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Galletti: “Confermato eco-bonus”. E annuncia altre novità

BOLOGNA - Avanti con gli eco-bonus per l'efficienza energetica. Lo dice il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, intervenendo

Pubblicato:14-09-2015 07:06
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:32

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BOLOGNA – Avanti con gli eco-bonus per l’efficienza energetica. Lo dice il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, intervenendo oggi ad un convegno a tema all’Università di Bologna (“L’ingegneria per l’ambiente e il territorio e le nuove sfide della sostenibilità”). “Sono orgoglioso- dice il ministro arrivando al convegno- che Bologna sia sempre in prima fila nell’identificare le priorità del futuro. Oggi abbiamo forte bisogno di energia ambientale perché il futuro richiederà una maggior progettazione in tutto il Paese. Siamo di fronte ai cambiamenti climatici ormai evidenti, non a caso la scorsa estate è stata quella più calda della storia. Gli eventi climatici estremi sono sempre più frequenti. Tutto questo- sprona Galletti- ci impone di avviare un grande processo di manutenzione del nostro Paese. Accanto a questo, per il quale il Governo è impegnato a trovare le risorse necessarie, serve rivedere tutta la progettazione delle opere fatte perché rischia di non essere più sufficiente di fronte ai cambiamenti climatici. In questo senso è importante il convegno di questa mattina”. Nel merito degli incentivi, quindi, sottolinea il ministro bolognese: “Il Governo sta improntando un piano industriale per contrastare i cambiamenti climatici, all’interno di questo ci sono provvedimenti che verranno reiterati come l’eco-bonus per fare in modo che l’efficientamento energetico aumenti nelle nostre città”. E “accanto a questo ci saranno altre novità che presenteremo nei prossimi giorni”, annuncia Galletti.

G. Galletti

G. Galletti

Il ministro insiste dunque sui cambiamenti climatici ma, avvisa, alla prossima conferenza internazionale in programma, quella di Parigi, si rischia un altro nulla di fatto: “Siamo di fronte a cambiamenti che sono realtà, i conti li dovremo fare. L’estate più calda della storia non è per forza un sintomo del cambiamento, ma se sommata ad altri elementi ci impone di cambiare. A ‘Parigi 2015’, a novembre, si discuterà tra Paesi su come combattere i cambiamenti climatici: sono molto preoccupato– ammette il ministro parlando agli studenti- si sta avvolgendo attorno a considerazioni tecnico-scientifiche. Così non credo troveremo un accordo valido. Serve il fattore umano nel lavoro, non solo la scienza“.

di Luca Donigaglia


Giornalista professionista

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