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Sociale, la Regione Lazio salva il centro antiviolenza ‘Giorgio Fregosi’ dallo sfratto

Il Centro Fregosi aveva interrotto l'attività terapeutica il 3 gennaio per la mancata conferma della concessione dei locali da parte della Città Metropolitana di Roma

Pubblicato:14-07-2017 16:02
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:31

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ROMA – Sono stati riattivati i servizi del Centro ‘Giorgio Fregosi’ di Roma per minori vittime di maltrattamento e abuso. “Questa è una giornata di festa”, è stato il pensiero comune di tutti i partecipanti all’incontro che si è svolto presso il Centro situato nel cuore del quartiere San Lorenzo, a Roma, per ufficializzarne la riapertura avvenuta lo scorso 26 giugno.

Il Centro Fregosi aveva interrotto l’attività terapeutica il 3 gennaio a causa della mancata conferma della concessione dei locali da parte della Città Metropolitana di Roma, proprietaria della struttura che ospita i servizi. Ottenuta dall’ex ente provinciale l’assegnazione degli spazi, la Regione Lazio ha finanziato una prima proroga di quattro mesi dell’attività e ha pubblicato un bando per la costruzione di una rete regionale di centri specialistici per la prevenzione e il contrasto al maltrattamento e all’abuso dell’infanzia e dell’adolescenza.


Per ora, in attesa del bando, il Centro resterà aperto fino al 3 novembre e sarà gestito, com’è stato dal 2010 ad oggi, dalla Cooperativa sociale Cospexa, aggiudicataria di 4 bandi di gara pubblica. In attesa del bando “a cui concorreremo- fanno sapere dalla Cooperativa- abbiamo già avuto 26 incontri e ne sono previsti altri”.

Dall’1 ottobre 2010 al 3 gennaio 2017 il Centro ha accolto quasi 500 famiglie, comprensive di circa 1.000 utenti tra adulti e bambini. Sono state 490 invece le famiglie accolte. Dalla riapertura avvenuta lo scorso 26 giugno sono ripresi i trattamenti e le attività di sostegno ai genitori.

A coordinare la rete regionale sarà proprio il Centro Fregosi. Le risorse messe a disposizione dalla Regione Lazio per il 2017 ammontano complessivamente a 240 mila euro. “È importante che ci sia continuità- ha detto Jacopo Marzetti, garante dell’Infanzia e dell’adolescenza del Lazio, presente anche lui all’incontro per la riapertura del servizio per ragazzi abusati- Quando chiudono centri che funzionano è un fallimento. Speriamo che questo sia il primo passo di un percorso”.

La riapertura del Centro Fregosi “era un atto doveroso nei confronti dei tantissimi bambini e ragazzi che in questi anni hanno trovato sostegno e cure dopo aver subito un abuso”, ha affermato nel suo intervento Rita Visini, assessore regionale alle Politiche sociali.

“La Regione- ha spiegato- non poteva permettere che un cavillo burocratico disperdesse un patrimonio riconosciuto di eccellenza terapeutica in un settore così delicato. Per questo ci siamo subito attivati per ottenere dalla Città metropolitana di Roma la soluzione del problema relativo agli spazi e abbiamo deciso di farci carico direttamente dei costi per riattivare i servizi e garantirne il funzionamento per il futuro”.

Visini conclude: “Grazie alla Regione Lazio il Fregosi diventerà il centro capofila della nuova rete regionale antiabuso, con funzione di coordinamento e promozione di tutte le azioni per la protezione dei minori maltrattati. Il Lazio diventa sempre di più una regione a misura dei bambini e dei ragazzi”.

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