NEWS:

Roma, sulla preferenziale di Portonaccio è caos: potenziali 150mila multe

E' nato anche un Comitato: class action con 8mila ricorsi

Pubblicato:14-07-2017 08:28
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:31

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA  – Oltre 150mila multe potenziali – da 80 euro l’una, 94 trascorsi 5 giorni – per i romani che a maggio sono transitati con la propria auto nella nuova corsia preferenziale tra via di Portonaccio e via Tiburtina.

Tante sono, infatti, le fotografie scattate dalle videocamere posizionate a guardia della corsia secondo l’accesso agli atti effettuato dal capogruppo di Fdi-An in Campidoglio, Fabrizio Ghera: informazioni ‘sommarie e da verificare’, visto che potrebbero comprendere anche i mezzi pubblici, ma che restituiscono il quadro della situazione, di cui l’amministrazione M5S ha già preso atto ammettendo l’insufficienza della segnaletica apposta e della comunicazione effettuata approvando una mozione in Assemblea capitolina che prevede il ritiro in autotutela delle sanzioni elevate agli automobilisti fino al 2 maggio.

LEGGI ANCHE Il Campidoglio ritira le multe sulla preferenziale di Portonaccio

ANCHE 80 MULTE A TESTA, AD ALCUNI VERBALI PER 7MILA EURO

Qualcuno, da solo, ha anche ricevuto 80 verbali ‘fiume’, a un altro cittadino sono state notificate multe per 4mila euro, ad altri anche 7-8 mila euro: ‘Stiamo pensando di fare il fermo amministrativo dell’auto, è più conveniente’, hanno ammesso. I dati sono emersi stamattina nel corso della seduta ad hoc della commissione Trasparenza di Roma Capitale, convocata dal presidente Marco Palumbo (Pd), a cui l’agenzia Dire ha assistito.


SU FACEBOOK NASCE COMITATO ANTI-MULTE: ‘CLASS ACTION 8MILA RICORSI’

Il Campidoglio, come detto, sta correndo ai ripari provvedendo a un nuovo piano di comunicazione e a installare una segnaletica orizzontale e verticale. ‘La segnaletica era evidentemente insufficiente, ora l’amministrazione ha messo una pezza con una segnaletica molto chiara ma la situazione resta confusa per quanto riguarda le multe già comminate’, ha commentato Palumbo.

Nel frattempo, però, in pochi giorni su Facebook si è costituito un Comitato spontaneo contro le multe di via di Portonaccio con quasi 6mila membri che hanno raccolto con ampia documentazione fotografica la situazione della segnaletica prima e dopo la riapertura della preferenziale: durante la scorsa settimana sono cominciati ad arrivare i primi verbali risalenti a inizio maggio, e ora i cittadini annunciano una class action con almeno 7-8mila ricorrenti. ‘O ci sono davvero migliaia di deficienti e masochisti oppure questa segnaletica è insufficiente e non è visibile: con un ricorso così si vince a mani basse’, hanno detto i rappresentanti del Comitato presenti in commissione.

FDI-AN: ‘OLTRE 150MILA FOTO VIOLAZIONI, COLPA MANCATA COMUNICAZIONE’

Per Ghera, che ha chiesto la convocazione della commissione, si tratta di ‘un tranello: abbiamo fatto un accesso agli atti e i verbali partono dal 2 maggio in poi, quelli dei primi 10 giorni di maggio sono già arrivati. Dalle informazioni sommarie che abbiamo raccolto, che sono da verificare perché potrebbero riguardare anche i bus, a maggio le fotografie fatte e che potenzialmente diventeranno verbali sono oltre 150mila, quasi 160mila. Chiederemo anche i dati di giugno e credo che arriveremo molto oltre quota 200mila verbali’. Secondo il consigliere capitolino ‘se si arriva a un numero così importante qualcosa non ha funzionato nell’avvisare la cittadinanza. Se l’obiettivo è quello di fare la preferenziale, la maggioranza decide e si fa: io non sono pregiudizialmente contrario, ma se si fa con una cartellonistica 2-300 metri prima con i lampeggianti e non nelle immediate vicinanze all’imbocco di via di Portonaccio con un piano di comunicazione con passaggi in radio, social, web, giornali e opuscoli in Municipi, Asl e posti di maggiore afflusso’.

Tutto questo per Ghera ‘non è stato fatto, c’è stato solo un articoletto piccolissimo il giorno prima su Leggo, che uno tra l’altro prende e legge quando va in metro e non in macchina: questa sarebbe la comunicazione fatta dal Comune’.

‘Decine di migliaia di romani saranno stati disattenti, ma l’obiettivo dell’amministrazione deve essere quello di fare le preferenziali e non fare cassa sulla scarsa attenzione derivata dalla scarsa comunicazione preventiva. Quando i bus si incolonnano per il cittadino è impossibile vedere che lì inizia la preferenziale’, ha concluso il capogruppo di Fdi-An, secondo il quale ‘oggi sarebbe prudente per l’Ufficio contravvenzioni almeno per primo mese andare verso la revoca in autotutela, ma l’amministrazione dovrebbe ragionare anche su un incremento del periodo di sospensione. Al momento però la posizione del Campidoglio è quella di andare avanti con i verbali, come ha detto pubblicamente su Facebook il presidente M5S della commissione Mobilità, Enrico Stefano’.

DIPARTIMENTO MOBILITÀ RESPINGE ACCUSE: ‘FATTO TUTTO SECONDO CODICE STRADA’

Il dipartimento Mobilità del Campidoglio, però respinge le accuse al mittente: ‘Noi abbiamo istituito la preferenziale nel risperto del Codice della strada mettendo i cartelli di preavviso e tutto il necessario- ha assicurato Alessandro De Vito- Il cartello sotto agli alberi lamentato da alcuni cittadini era preesistente e non c’entra nulla con la nuova disciplina istituita. Un cartello è stato abbattuto e rimpiazzato, inoltre la corsia si vedeva benissimo anche se era usurata e per questo abbiamo rifatto la verniciatura, ma era molto ben visibile. Anche i cartelli sono molto ben visibili e di formato 135 per 90’.

Anche secondo l’assessorato alla Mobilità, rappresentato da Carla Celestini, ‘gli uffici hanno lavorato e la comunicazione c’è stata sia sul sito del Comune che sul TG3 che su Buongiorno Regione. Oltretutto la preferenziale è stata aperta il 20 aprile e dovevano partire anche le fotografie e invece l’assessore Meleo ha fatto posticipare al 2 maggio per dare più tempo ai cittadini per assimilare la nuova disciplina di traffico’.

Per Massimo Borrazzo, ufficiale del IV Gruppo della Polizia locale di Roma Capitale, ‘in questi casi la Polizia locale non ha molta voce in capitolo. Quello che posso dire è che come IV Gruppo Tiburtino e come Gpit dal 20 aprile al 13 maggio abbiamo fatto ben 32 presidi, ci siamo posizionati sotto i cartelli per dare maggiore risalto alla segnaletica. È impensabile, come detto da alcuni cittadini, fermare macchina per macchina per dare indicazioni fermando il traffico. Faccio una domanda da cittadino: oggi siamo al 14 luglio, fino a quando vanno annullate le contravvenzioni visto che anche oggi le macchine ci passamo? Ricordo che la segnaletica orizzontale è stata fatta il 19 aprile’. Immediata la replica di Ghera: ‘La preferenziale va bene, il lavoro è stato fatto, ripeto: se obiettivo è fare le contravvenzioni va tutto benissimo, ma se era fare comunicazione per istituire una nuova disciplina di traffico allora no’.

APERTURA M5S: ‘DISPONIBILI A VERIFICARE, IN UNA SETTIMANA RISPOSTE’

Di diverso avviso la consigliera capitolina del Movimento Cinque Stelle, Monica Montella: ‘Ma come si fa a non vedere questi cartelli? Parliamo di Codice della strada, o lo rispetti o no. Ma i cartelli, anche quelli luminosi sulla A24, come si fa a non vederli?’.

Dall’esponente della maggioranza pentastellata arriva però un’apertura nei confronti dei cittadini: ‘La soluzione è andare a vedere dove noi siamo stati carenti dal punto di vista amministrativo, non vogliamo che i cittadini si mettano a fare cause visto che rappresentano un onere anche per l’amministrazione: ora verificheremo per ricostruire tutta la situazione vedendo se e quali inadempienze del Comune ci sono state. Chiedo intanto ai comitati di aiutare i cittadini informandoli anche loro che lì c’è una nuova disciplina traffico. Detto questo, siamo disponibili a verificare tutto’, ha concluso Montella, annunciando ‘risposte in una settimana’ dopo aver consultato gli uffici presenti, per tentare di evitare l’inizio dei ricorsi, che sono possibili entro 30 giorni dalla notifica delle contravvenzioni.

PALUMBO (PD): ‘MAGGIORANZA INTERVENGA PER USCIRE DA CUL DE SAC’

‘È un problema molto sentito che riguarda centinaia di migliaia di persone, una problematica oggettiva. Noi come commissione Trasparenza verificheremo gli atti e la loro regolarità, ma deve essere la maggioranza ad affrontare il tema e uscire da questo cul de sac. Intanto sentiremo l’Ufficio contravvenzioni’, ha concluso Palumbo.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it