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Galletti e la speranza dei ‘Nativi Ambientali’. Cucinotta testimonial della campagna

"Giro girotondo, salva il mondo, salva la terra, niente giù per terra". Questo lo slogan della campagna 'Nativi

Pubblicato:14-07-2015 12:08
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:26

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“Giro girotondo, salva il mondo, salva la terra, niente giù per terra”. Questo lo slogan della campagna ‘Nativi ambientali’ promossa all’Expo dal ministero dell’Ambiente in collaborazione con Conai-Consorzio nazionale imballaggi e i sei consorzi di filiera per il riciclo dei materiali.

Ospite d’eccezione Maria Grazia Cucinotta, testimonial dello spot pilota dell’iniziativa, che verrà trasmesso in tv e in radio a partire da settembre. “Voi siete il futuro di questo Paese” ha detto il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ai bambini che hanno arricchito la conferenza con allegre coreografie: “Lo vedo coi miei figli- ha proseguito Galletti- i più piccoli hanno molta più dimestichezza di noi con il mondo che cambia, a partire dalle nuove tecnologie. Così anche per la salvaguardia del territorio: noi purtroppo siamo cresciuti in un mondo dove nessuno ci ha impartito un’educazione ambientale, però dobbiamo inculcare ai più giovani il rispetto per l’ambiente, nelle scuole come a casa”.
Per Cucinotta, addirittura, “più che inculcare noi l’educazione ai più piccoli dovremmo lasciarcela inculcare da loro. Secondo me siamo noi adulti il problema, siamo noi a dover apprendere. Mia figlia è molto più attenta di me per quanto riguarda la raccolta differenziata, e non esita a rimproverarmi al primo errore”.


Per gli aspetti più tecnici della questione, la parola è passata a Roberto De Santis, presidente del Conai, che ha confermato quanto l’Italia sia disomogenea nella gestione del problema della raccolta differenziata e del riciclo. L’attività di Conai e dei consorzi di filiera continua a svolgersi sul territorio grazie alle convenzioni attivate dai Comuni: nel 2014 sono state ritirate per essere avviate a riciclo circa 3.650.000 tonnellate di rifiuti di imballaggio, in crescita del 7,2% a livello nazionale e con alte percentuali di incremento nelle regioni del Centro-Sud. Ed è proprio il Centro-sud su cui si è soffermato De Santis, confermando il fatto che la virtuosità dei comuni è sì diffusa in maniera disomogenea, ma tra i dati negativi raccolti a livello regionale troviamo comunque un certo ritardo di regioni centro-meridionali nell’assorbimento delle politiche di smistamento e riciclo: “Non è un discorso tra Nord e Sud- ha proseguito De Santis- è un discorso di politiche regionali e comunali. È per questo che dobbiamo affidare il traino ai ‘Nativi ambientali’, ossia i consumatori più giovani, attraverso una corretta informazione che possa portarci a diffondere questa eccellenza che molti nostri comuni hanno nella tutela dell’ambiente, ed estenderla a livello nazionale”.

Anche perché se si esaminano i dati Conai relativi al 2014 si scopre come sia stato avviato a riciclo il 65,9% degli imballaggi immessi al consumo, per un totale di circa 8 milioni di tonnellate di rifiuti trasformati in materia prima seconda, per un tasso di recupero complessivo pari al 77,7%. Questo può offrirci una prospettiva confortante, soprattutto se si guarda lo sviluppo di una filiera del riciclo e del recupero in grado di generare anche nuova crescita economica e occupazione.

Di Nicola Mente – Giornalista

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