NEWS:

Prato, studente perde falange in officina durante l’alternanza scuola-lavoro

A segnalare il caso è la rete degli Studenti medi insieme alla Fiom Cgil di Prato

Pubblicato:14-06-2018 10:35
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:15

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

PRATO – Uno studente di 17 anni in alternanza scuola lavoro si ferisce alla mano sinistra, mentre lavora in un’officina a un macchinario che gli amputa la falange dell’anulare. È successo a Montemurlo (Prato). A segnalare il caso è la rete degli Studenti medi insieme alla Fiom Cgil di Prato.

Le due organizzazioni ricordano come non sia un fatto isolato, dal momento che già un mese fa in un’azienda specializzata a Udine uno studente friulano si è ferito a una mano, durante l’utilizzo di un impianto.

Mancanza di formazione e scarsa cultura della prevenzione caratterizzano l’intero mondo del lavoro e non solo i percorsi di stage

Secondo la rete degli Studenti medi e Fiom Cgil questi episodi paleserebbero “una mancanza di formazione e una scarsa cultura della prevenzione” che caratterizzano l’intero mondo del lavoro e non solo i percorsi di stage.


“Il progetto di alternanza scuola lavoro- affermano gli studenti, in una nota- dovrebbe essere un percorso didattico alternativo, che dovrebbe educare al valore del lavoro”. Invece, sottolineano, “mettere gli studenti in situazioni rischiose o in condizioni di sostituzione di mano d’opera non fa che accentuare una formazione basata sullo sfruttamento e sulla precarietà”.

Emilio Testa, segretario generale della Fiom Cgil di Prato, rincara: “Serve maggiore accortezza, le regole vanno rispettate scrupolosamente e deve essere sempre presente un tutor che segua i ragazzi soprattutto quando si tratta di ambienti e lavori potenzialmente rischiosi”. Inoltre, aggiunge, “è importante sensibilizzare sia le scuole che le aziende: tutti dobbiamo provare a dare il nostro contributo perché ci siano controlli rigorosissimi”.

Ti potrebbe interessare:

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it