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VIDEO | Tampon Tax, Bossio (Pd): “Tartufi detassati al 5%, le donne valgono meno?”

La Camera boccia la proposta di abbassare l'Iva sugli assorbenti

Pubblicato:14-05-2019 17:12
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:27

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ROMA – “Ce l’avevano gia’ bocciato in legge di bilancio dicendo che c’era bisogno di concordare la misura con l’Europa. E’ una falsita’”, sbotta Enza Bruno Bossio, deputata del Pd, a proposito della bocciatura in aula alla Camera dell’emendamento al ddl fiscale che chiedeva la riduzione al 5 per cento dell’Iva sugli assorbenti. “In quella stessa legge di bilancio- aggiunge- e’ stato detassato al 5 per cento il tartufo. Ora niente in contrario a detassare il tartufo, ma non si capisce perche’ non detassare anche i prodotti per l’igiene femminile, come avviene in tutta Europa”, aggiunge Bruno Bossio che ricorda come “si tratti anche di un problema di salute, visto che la tassa piu’ alta porta a comprare prodotti piu’ scadenti”.

La deputata del Pd osserva che “in Italia in alcune universita’, sulla spinta delle studentesse, si stia facendo la distribuzione gratuita degli assorbenti. C’e’ una sensibilita’ che in verita’ in Parlamento appariva trasversale, anche da parte delle forze di maggioranza. Ma poi ci hanno bocciato l’emendamento, e non hanno voluto nemmeno accogliere il nostro ordine del giorno, se non con una riformulazione che e’ una presa in giro”. Bruno Bossio si rivolge a Di Maio: “C’e’ un miliardo e mezzo di risparmi dal reddito di cittadinanza. Utilizzi una parte piccolissima di quel miliardo e mezzo per fare un regalo alle donne”. Secondo i calcoli della Ragioneria, riferiti dalla presidente della commissione finanze Carla Ruocco, la misura sarebbe costata 300 milioni di euro.

OK DELLA CAMERA A SEMPLIFICAZIONE FISCALE

Nessun voto contrario al ddl di semplificazione fiscale che ora va al Senato. 265 i voti favorevoli della Camera, 188 gli astenuti, tra cui i gruppi delle opposizioni di centrosinistra Pd e Leu.  Il provvedimento prevede misure di “alleggerimento” degli obblighi fiscali. Tra questi l’abrogazione degli obblighi informativi per i contribuenti forfettari; l’abolizione della comunicazione dati relativi al quarto trimestre di liquidazione Iva. Tra le norme piu’ attese quella che stabilisce l’inefficacia alle richieste documentali fatte dall’ufficio rispetto a dati gia’ in possesso. Gli uffici non possono piu’ chiedere informazioni che gia’ possiedono. E ancora: viene esteso il modello di versamento F24 per pagare i tributi, anche in sostituzione di bollettini postali. Viene inoltre posticipato al 30 novembre il termine del 30 settembre per l’invio delle dichiarazioni dei redditi-Irap.
Altre misure prevedono la soppressione dell’obbligo di comunicare la proroga della cedolare secca sulle locazioni, la semplificazione sui modelli per gli indici sintetici di affidabilita’ fiscale degli studi di settore. Anche in questo caso passa il principio della non replicabilita’.


L’aula di Montecitorio ha visto le opposizioni contestare il mancato accoglimento da parte della maggioranza dell’abbassamento dell’Iva sugli assorbenti, la cosiddetta ‘tampon tax’, dal 22 al 5 per cento. Una misura chiesta dal Pd e sulla quale sembravano convergere tutti i gruppi. Salvo poi il dietro front della maggioranza che ha bocciato l’emendamento, proposto a prima firma dalla deputata Enza Bruno Bossio del Pd.

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