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M5s. I ‘Pizza boys’ in Parlamento pensano a un Movimento alternativo

Tra i dissidenti lo strappo di Pizzarotti alimenta la visione di un'alternativa alla creatura di Grillo e Casaleggio

Pubblicato:14-05-2016 10:03
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:43

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parlamento_monteROMA – Un Movimento Cinque Stelle ‘democratico’? Tra i dissidenti lo strappo di Pizzarotti alimenta la visione di un’alternativa alla creatura di Grillo e Casaleggio. In Parlamento il sindaco di Parma conta gia’ dei fedelissimi, ma se desse vita a un progetto politico, potrebbe raccogliere ulteriori consensi. Allo stato e’ un ragionamento con molti ‘se’: Se Pizzarotti rompesse definitivamente con il Movimento. Se intendesse proporsi come leader di un progetto politico e non solo come amministratore comunale. Se il sistema costruito intorno al direttorio mostrasse quelle crepe che in molti vedono, ma che allo stato non si sono ancora aperte. Certo e’ che tra gli ex dissidenti M5s, espulsi e ora collocati variamente nei gruppi parlamentari, Pizzarotti troverebbe una prima pattuglia di interessati.

Sono tanti gli ex M5s che in un ramo e nell’altro del Parlamento, hanno condiviso critiche alla gestione centralista del M5s. A molti di loro Pizzarotti ha parlato quando, nel dicembre del 2014, ha riunito a Parma amministratori e militanti. Al Senato Maria Mussini e’ considerata tra i parlamentari piu’ vicini, e non a caso oggi commenta lo ‘strappo’ con una foto che la ritrae accanto a Pizzarotti. Lorenzo Battista, Francesco Campanella, Fabrizio Bocchino, Laura Bignami, Serenella Fucksia, Francesco Molinari, Ivana Simeoni, Giuseppe Vacciano, Francesco Campanella… E’ lunga la lista dei dissidenti che hanno sostenuto le ragioni del ‘Pizza’ quando e’ stato messo sotto accusa dal quartier generale. Anche alla Camera, gli ex M5s sono tanti: Massimo Artini, Marco Baldassarre, Eleonora Bechis, Samuele Segoni, Tancredi Turco, Alessandro Furnari, Cristian Iannuzzi, Vincenza Labriola, Mara Mucci, Aris Prodani, Tommaso Curro’… per citare quelli che prima di essere espulsi si sono schierati con il primo cittadino di Parma quando si e’ trattato di rivendicare piu’ democrazia nel Movimento. Ma basta questa consonanza per immaginare un progetto politico insieme a Pizzarotti? “Io con lui ho condiviso diverse posizioni. Ma forse il tempo per creare qualcosa di alternativo ai Cinque Stelle e’ scaduto, sarebbe stato meglio farlo un anno fa”, risponde alla Dire Aris Prodani, oggi nel gruppo misto. “Pizzarotti- spiega- dovrebbe dare vita a una proposta politica molto forte, elaborare un progetto dotato di appeal a livello di persone e di idee. Solo in presenza di queste condizioni si potrebbe creare un’alternativa ‘democratica’ ai Cinque stelle. Ma stando bene attenti a una cosa: un movimento, una nuova forza politica che nasce dall’alto, non funziona. Deve partire invece con grande fatica dal basso. Lo spazio politico c’e’. Ma c’e’ anche un punto di domanda: che cosa fara’ Pizzarotti?” .

Non vuole parlare di un’interlocuzione politica con il sindaco di Parma Massimo Artini, oggi in Alternativa Libera Possibile. “In questo momento non e’ il caso”, spiega, sottolineando che “la sospensione di Pizzarotti viene da Bologna, da quel Bugani che teme di fare brutta figura se messo a confronto con chi e’ piu’ capace e ha piu’ consenso. Non a caso gli ha ‘bocciato’ le liste a Rimini e Ravenna…”. Mara Mucci, anche lei nel gruppo Misto, si considera invece molto vicina alle posizioni del sindaco ‘ribelle’. “E sono a disposizione, da deputata, per ogni atto o iniziativa che intenda proporre in Parlamento”, sottolinea. “Ma non nascondo che spero che Pizzarotti resti sindaco di Parma e che sia ricandidato. Lo dico perche’ lo considero un ottimo amministratore e perche’ spero che il M5s cominci finalmente a ragionare come un partito di governo. Quanto a un progetto politico comune, questo non e’ un discorso che possiamo fare noi. Tocca a lui. Noi possiamo solo rispettare le sue scelte”. Maria Mussini, senatrice eletta in Emilia Romagna, ha pochi dubbi: “Come dimostrano le tante espulsioni in Emilia Romagna, il M5s si e’ trasformato in un partito. Vive una crisi di rappresentanza testimoniata dal fatto che non riesce a convivere con le migliori esperienze delle sue amministrazioni. E’ necessario che qualcuno recuperi i valori di rappresentanza che erano alla base del Cinque Stelle e che non sono proprieta’ di Grillo, ne’ di Di Maio. Io credo- spiega Mussini alla Dire- che Pizzarotti abbia tutte le qualita’ per rappresentare questo movimento alternativo. Lui e la sua squadra. Lui, inoltre, essendo a capo di un’amministrazione importante, ha in piu’ una visibilita’ che puo’ aiutare nell’impresa. Ma se non lo fa lui, ci pensera’ qualcun altro, perche’ bisogna tirar su la testa e non rassegnarsi“.


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