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Alitalia, c’è un preaccordo: la palla passa ai lavoratori. Camusso: “Ora salviamo l’azienda”

Dopo 17 ore di confronto, nella notte, è stato firmato un verbale di confronto

Pubblicato:14-04-2017 08:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:07

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ROMA – Si apre uno spiraglio concreto nella complicata vertenza Alitalia. Nella notte, dopo 17 ore di confronto, azienda, sindacati e associazioni professionali hanno firmato un preaccordo, un verbale di confronto, che dovrà passare ora al vaglio del referendum tra i lavoratori. Tra le misure previste la riduzione degli esuberi tra il personale di terra a tempo indeterminato da 1.338 a 980, e la riduzione del taglio degli stipendi all’8%. L’azienda ritiene di avere sfruttato ogni flessibilità negoziale rispetto a quanto deciso dal cda. Mentre i sindacati e le associazioni professionali giudicano quanto contenuto nel verbale come quello che è stato possibile raggiungere nel lungo negoziato. Soddisfazione emerge anche dal governo.

“Abbiamo fatto il massimo sforzo possibile per avvicinare le parti. Ed abbiamo ottenuto più aeromobili, meno esuberi e di tenere le attività di manutenzione all’interno dell’Alitalia, riducendo al minimo il taglio dei salari”, ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio. Il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda, a Radio 24, ha sottolineato i benefici in termini di competenze per lo stato nel caso in cui fallisse l’accordo. “L’amministrazione straordinaria, se questa manovra fallisse, butterebbe sullo stato italiano tutti costi della gestione Alitalia e della liquidazione, e sarebbero costi altissimi: solo l’amministrazione straordinaria costerebbe oltre 1 miliardo di euro“. Lo Stato in ogni caso assicura 200 milioni di garanzia, che scatterebbero nel caso in cui a meta’ 2018 ci fosse un discostamento dal piano previsto dall’intesa. Anche Etihad ha garantito la copertura delle proprie spettanze. La firma definitiva dell’accordo ci sara’ solo dopo il referendum tra i lavoratori.


CAMUSSO: RIDOTTE PRETESE ORA SALVIAMO L’AZIENDA

“Abbiamo provato a fare un lavoro importante di grande riduzione delle pretese che aveva l’azienda di scaricare sui lavoratori le conseguenze di una crisi generata dalla loro gestione”. Così la leader della Cgil, Susanna Camusso, sul pre accordo raggiunto nella notte su Alitalia.


“La preoccupazione che abbiamo e vogliamo trasmettere ai lavoratori- osserva a margine della firma del memorandum contro la povertà a palazzo Chigi- è che bisogna provare a salvare un’azienda che, così, è sull’orlo della chiusura. Questo è lo sforzo che abbiamo fatto, sapendo bene- conclude la sindacalista- che ancora una volta si chiedono sacrifici ai lavoratori e questi sacrifici devono essere ricompensati da scelte vere sul piano industriale e di rilancio perchè il mantenimento dello status quo non serve”.

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