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Referendum Polo moda, Ap: “Troppa disinformazione”

[caption id="attachment_48872" align="alignleft" width="288"] Nicola Renzi[/caption] SAN MARINO - "Informiamoci, condividiamo

Pubblicato:14-04-2016 15:54
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:34

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Renzi Nicola_Ap

Nicola Renzi

SAN MARINO – “Informiamoci, condividiamo e scegliamo”, questo il titolo della campagna di informazione che Alleanza popolare lancia sul polo del lusso, anche in vista del referendum del 15 maggio prossimo. Dalla sede del partito, Nicola Renzi, coordinatore, affiancato dal consigliere Matteo Fiorini e da Massimo Albertini, ci tiene a precisare di non voler dare alcuna indicazione di voto fino all’avvio della campagna referendaria vera e propria, rispettando la normativa in materia. Piuttosto, al momento “vogliamo informare nella maniera più completa possibile tutta la cittadinanza– sottolinea il coordinatore- per risolvere molti dubbi che si stanno ingenerando”.

In questa direzione, sul sito internet di Ap sarà disponibile tutta la documentazione relativa al progetto: dalla convenzione siglata tra investitori e Stato alle varianti di Prg previste. Non solo: è stata creata anche una mail, “polodellusso@alleanzapopolare.net”, per chi vorrà chiedere approfondimenti. “Ci rendiamo conto che sta viaggiando molta disinformazione”, motiva Renzi. Al contrario, il coordinatore sottolinea il valore del progetto: “Un investimento così consistente- spiega- ci ha messo alla prova su nuove modalità di realizzazione: trasparenza, massima pubblicità e decisione finale di tutto il Consiglio grande e generale”. Pratica “che si discosta tantissimo- precisa- da quanto fatto in passato, quando le convenzione restavano in pochi cassetti”.

A chi punta il dito contro l’impatto ambientale, Renzi ricorda la scelta di compensazione che ha trasformato la destinazione di aree più pregiate in aree verdi. Quindi, si evidenzia il valore dell’investimento, portato avanti da un gruppo imprenditoriale riconosciuto a livello internazionale. Non da ultimo, Renzi mette sul piatto i posti di lavoro, stimati in “varie centinaia tra diretti e dall’indotto”. A riguardo, il coordinatore plaude alla costituzione di un’associazione di imprese artigiane, quasi una trentina, unite “per riuscire a fare un’offerta agli investitori e poter aggiudicarsi la commessa per tutti i lavori”. Il consigliere Matteo Fiorini tira le conclusioni del discorso: “Se non è bastato tutto quello che abbiamo fatto per far trovare le porte aperte agli investitori esterni- manda a dire- si rischia di inviare un segnale negativo a tutti i futuri investitori”.


Massimo Albertini offre le cifre del valore dell’investimento: oltre 100 milioni di euro che equivalgono al 7-8% del Pil nazionale. Ciò significa, spiega, che con una sola opera potrebbe dare un incremento del Pil di quella portata. Il polo del lusso potrebbe portare alla ripartenza del nostro ciclo economico ad oggi fermo e ingessato“, chiosa. Infine, sugli effetti politici del risultato del 15 maggio, Fiorini ammette il rischio che sia un referendum “pro-contro governo”. Però richiama i cittadini alla responsabilità: “Qui non c’è una pagella da dare al governo- sottolinea- ma il dovere di dare risposte al Paese”.

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