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Leggere fa bene e il Parlamento lo stabilisce per legge

Leggere fa bene e la lettura va tutelata e diffusa. Se ne occupa da molti anni anche il Parlamento che prepara una nuova legge

Pubblicato:14-03-2019 18:26
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:14
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ROMA – Leggere fa bene e la lettura va tutelata e diffusa. Se ne occupa da molti anni anche il Parlamento che prepara una nuova legge ‘Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura’, all’esame della commissione Cultura della Camera. Già presentata nella scorsa legislatura, è stata poi ripresa in questa. Il legislatore ha fatto riferimento ai dati dell’Annuario statistico italiano 2018 dell’Istat, dai quali risulta che sono i giovani tra gli 11 e 19 anni ad avere le quote di lettori più elevate: il 55,9% dei ragazzi di 11-14 anni, il 54,4% dei ragazzi di 15-17 anni e il 53,9% dei giovani di 18-19 anni.
I più piccoli, la popolazione di 6 anni e più che nel 2017 si è dedicata alla lettura di libri (per motivi non strettamente scolastici o professionali) nell’arco degli ultimi 12 mesi è pari al 41,0%, in continuità con il valore registrato nel 2016 (40,5%).
La quota di lettori di libri nel tempo libero diminuisce al crescere dell’età e le donne, in tutte le fasce di età, mostrano un interesse maggiore degli uomini per la lettura (il 47,1% contro il 34,5% dei maschi).
Tra chi si dedica alla lettura, poco meno della metà (il 47,6%) legge al massimo 3 libri nell’anno – in particolare i giovani – mentre solo il 13,4% legge più di un libro al mese (lettori forti). Tra i lettori forti si distinguono gli adulti dai 55 anni in poi (la percentuale supera il 15%) e le donne (14,2% contro il 12,2% dei maschi) di tutte le età.
Geograficamente, la distanza tra nord e sud nell’abitudine alla lettura di libri è piuttosto ampia: si dichiarano lettori nel tempo libero il 28,3% e il 30,4% dei residenti, rispettivamente, nel sud e nelle isole, mentre la quota sale a 44,5% nel centro, a 48,0% nel nordovest e a 49,0% nel nord-est.
Il dato delle isole è caratterizzato da un valore elevato di lettori in Sardegna (44,5%) e basso in Sicilia (25,8%).
Come si legge nei documenti allegati, la proposta di legge è volta alla promozione e al sostegno della lettura quale mezzo per lo sviluppo della conoscenza, la diffusione della cultura e la promozione del progresso civile, sociale ed economico della nazione. A tal fine, dispone anche un incremento delle risorse rispetto a quanto stabilito a legislazione vigente.
Sono previsti interventi di diversa natura, riguardanti, tra l’altro, incentivi alla digitalizzazione delle opere e disposizioni in materia di promozione della lettura nelle scuole e di prezzo di vendita dei libri.

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