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Sanità, Emiliano: “Corruzione costo enorme che va frenato”

BARI - “Questo non  è il solito progetto al quale

Pubblicato:14-03-2016 16:22
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:23

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emilianoBARI – “Questo non  è il solito progetto al quale si aderisce e basta, da oggi comincia una guerra alla corruzione ed è una guerra che deve cominciare chiedendo all’avversario di arrendersi senza combattere perché il mondo è cambiato, perché il denaro disponibile non è infinito e perché i diritti delle persone non sono più compatibili con gli abusi delle altre persone, di quelli cioè che hanno pensato che la loro vita dovesse girare sempre allo stesso modo. Questa guerra verrà sperimentata dalla Asl di Bari, che è una delle più complesse d’Italia, e quando avremo consapevolezza che il metodo funziona, verrà applicato alle altre Asl con grande celerità perché la corruzione è un costo enorme che va frenato subito. Noi pensiamo che questo sia l’unico metodo possibile per combatterla senza fare retorica”.
Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che questa mattina, insieme con il direttore del Dipartimento Salute della Regione Giovanni Gorgoni e il direttore generale della Asl di Bari Vito Montanaro, ha presentato alla stampa il progetto “Curiamo la corruzione”, un progetto di Transparency International Italia in collaborazione con CENSIS, ISPE Sanità e RiSSC. Insieme si sono attivati sul territorio con lo scopo di contrastare la corruzione in sanità ed hanno scelto, in questa prima fase di sperimentazione, oltre alla Asl di Bari, azineda pilota del progetto, altre tre aziende sanitarie italiane: l’ASST di Melegnano e della Martesana (MI), l’ASP di Siracusa e l’ASSP di Trento.
“Il metodo di lavoro e di studio è la trasparenza – ha continuato Emiliano – aprire cioè alla conoscenza di chiunque ed in modo strutturato tutto ciò che è a nostra disposizione. Noi individueremo il meccanismo di certificazione della spesa e di verifica della utilità della stessa, non solo alla luce della legge italiana, ma anche alla luce delle esperienze che questo gruppo di lavoro avrà individuato. Siamo di fronte ad un cambiamento epocale che oggi passa anche attraverso la nostra volontà di scambiare le buone pratiche e di farci  esaminare. Noi stiamo aprendo le porte a Trasparency e stiamo dicendo, venite e guardate come funziona il nostro sistema, che è un sistema che non funziona e che va cambiato”.
Emiliano si è particolarmente compiaciuto del fatto che sia stata la stessa direzione generale della Asl di Bari a chiedere all’organizzazione internazionale Transparency di aderire volontariamente al progetto, in qualità di azienda pilota.
La lotta alla corruzione è durissima – ha aggiunto il Presidente – ed è molto rischiosa perchè quando vai a chiudere i rubinetti delle persone, queste reagiscono”.
Emiliano ha infine sottolineato come “classifiche universalmente riconosciute accreditino la Puglia come una delle regioni a più alto tasso di corruzione con riferimento specifico alla sanità”.
“Poiché – ha concluso Emiliano – a noi questa storia non ci sta bene, nel senso che non ci sta bene che la Puglia stia in queste condizioni, non ci sta bene che la corruzione venga considerata come un fatto ineluttabile, come un costo aziendale, noi accettiamo la sfida cominciando oggi dalla Asl di Bari. Sono molto curioso e molto interessato ai risultati di questa operazione che vede la Asl di Bari azienda pilota di un progetto che mira ad  acchiappare quanti più gaglioffi è possibile”.

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