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Legalità, i giovani e l’usura a Palazzo Lascaris

TORINO - “La parola usura non appartiene ancora abbastanza al lessico

Pubblicato:14-03-2016 14:46
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:23

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regione-piemonte-palazzo-lascarisTORINO – “La parola usura non appartiene ancora abbastanza al lessico quotidiano ma è di fondamentale importanza che, soprattutto, tra i giovani, si diffonda una cultura consapevole del significato di questo fenomeno”. Così Nino Boeti, vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, è intervenuto in apertura della prima conferenza di preparazione al concorso “Cultura della legalità e dell’uso responsabile del denaro”. Giunto alla IV edizione, il concorso è realizzato dall’Osservatorio regionale sull’usura ed è rivolto alle scuole superiori del Piemonte.
“Un ringraziamento particolare – ha proseguito Boeti – va agli insegnanti che accompagnano i ragazzi in questa avventura, per la loro grande opera di sensibilizzazione. Oggi si stima che in Piemonte circa seimila persone siano vittime dell’usura e la cifra che annualmente gravita intorno a questo fenomeno è di circa 700 milioni di euro. Anche la piaga del gioco d’azzardo contribuisce a rimpinguare le tasche di chi presta illecitamente denaro alle persone in difficoltà, i piemontesi spendono infatti quasi 8 miliardi all’anno per questa attività, l’equivalente della spesa sanitaria necessaria a curare i cittadini”.
Nel corso della conferenza Antonio Caielli, vicepresidente dell’Associazione Articolo 47 Liberi dal debito, ha evidenziato l’obiettivo del concorso che propone di dare voce ai giovani, stimolando la sensibilità e la predisposizione a tematiche sociali e di grande attualità.
Le undici conferenze propedeutiche toccheranno tutte le province piemontesi, fino al 6 aprile. Per partecipare al concorso gli studenti dovranno presentare all’Osservatorio un elaborato sul tema proposto entro il 13 aprile.
I vincitori saranno premiati con un soggiorno culturale di due giorni a Milano, nel quale potranno visitare i luoghi più significativi legati al concorso, ripercorrendo, in particolare, la vicenda storica di Giorgio Ambrosoli.
 L’Osservatorio, allo scopo di impedire che l’usura rimanga una piaga nascosta, svolge attività di studio e divulgazione, attraverso convegni, borse di studio, pubblicazioni e una costante opera di informazione nei confronti degli studenti degli Istituti scolastici del Piemonte sull’educazione a un uso legittimo e responsabile del denaro.
   Il Consiglio regionale negli ultimi anni ha dato particolare importanza alle politiche di Open Government, un modello di governo della Pubblica Amministrazione basato su azioni, strumenti e tecnologie che consentono alle amministrazioni di essere aperte e trasparenti nei confronti dei cittadini.
Accanto alle classiche modalità di comunicazione del Progetto, quest’anno sarà possibile interagire e collaborare con il Consiglio e l’Osservatorio attraverso i principali social network. Le varie tappe del concorso, dalla presentazione degli elaborati fino alla premiazione e ai viaggi, troveranno ampio spazio nella pagina Facebook istituzionale “Consiglio regionale del Piemonte” a cui tutti gli studenti e insegnanti possono iscriversi.

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