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Report del consiglio grande e generale, sessione 13 febbraio – pomeriggio

Il riferimento del Segretario di Stato per le Finanze

Pubblicato:14-02-2019 09:53
Ultimo aggiornamento:14-02-2019 09:53

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Il riferimento del Segretario di Stato per le Finanze Eva Guidi, sul report conclusivo della missione articolo IV del Fondo monetario internazionale, apre i lavori consiliari e un dibattito in comma Comunicazioni in cui prosegue il muro contro muro di maggioranza e opposizione su ogni tema sollevato.

Nel riferimento, il Segretario Guidi ribadisce le criticità indicate dal Fmi sul settore finanziario e le raccomandazioni fatte. E compie un passaggio anche sull’eventualità di finanziamenti da parte dell’organismo internazionale: “Rimane aperta- spiega infatti- anche se non c’è stata alcuna concretizzazione, la possibilità di ricorrere all’assistenza finanziaria da parte del Fmi, per sostenere le azioni auspicate dal Fondo, lo sviluppo dell’economia, l’aumento delle riserve di liquidità di San Marino e la necessità di ricapitalizzazione degli istituti bancari”.

Nel corso del dibattito dall’opposizione si ripetono gli appelli per ‘ridare la parola ai cittadini’ attraverso il voto e concludere l’esperienza di un governo “stra-incapace”; dalla maggioranza invece si punta il dito contro una minoranza che, invece di fare sistema, solleva “teoremi e complotti internazionali”.


Sollecitato a intervenire sul recente incontro tra delegazioni di governo a Palazzo Chigi, prende la parola il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Nicola Renzi: “Mai come in questa legislatura- assicura anche alla luce del recente vertice- i rapporti con l’Italia siano stati intensi e produttivi”. E affronta anche la questione targhe: “Abbiamo fatto presente quanto sta diventanto insostenibile la situazione attuale- chiarisce- sappiamo che tra i ministeri italiani c’è discussione in corso per risolvere il problema e spero vivamente che alla soluzione si arrivi quanto prima”.

Non sono mancati i riferimenti sulla Giustizia: in primis, le critiche dell’opposizione per la nomina di Guzzetta alla dirigenza del tribunale, quindi la sentenza Brunelli sull’ordinanza Morsiani, temi che restano terreno di scontro aperto con la maggioranza.

L’Aula trova condivisione solo con la presentazione di un Ordine del giorno – sottoscritto da tutti i gruppi- da parte di Matteo Ciacci, C10. L’ordine del giorno è volto a istituire la Giornata internazionale dell’educazione alla cittadinanza il 15 marzo di ogni anno e ad impegnare il governo alla “realizzazione di pertinenti iniziative di carattere culturale ed istituzionale”. Il dibattito in comma comunicazione si interrompe e proseguirà in seduta notturna.

Di seguito un estratto della prima parte degli interventi del pomeriggio.

Comma n.1. Comunicazioni

Eva Guidi, Segretario di Stato per le Finanze

Sulla visita del Fmi a San Marino, dal 23 gennaio a 1 febbraio scorso, nell’ambito dell’articolo IV.

Nell’approfondire tutti i temi che ci pone sul tavolo il fondo monetario, ci terrei a ribadire che le indicazioni date vanno valutate nell’ambito di quella che è la mission del fondo, cioè rilevare in modo puntuale e competente sulla base di analisi di dati e statistiche quella che è la situazione

generale economica del nostro paese, indicando interventi da mettere in campo nei vari settori. Per cui la funzione del Fondo non è quella di dare voti e giudizi di alcun genere, ma solo ed

esclusivamente quello di fare un’analisi approfondita e di dare una serie di indicazioni e questo è lo spirito con cui deve essere affrontato il messaggio molto rigoroso che ci ha lasciato il Fondo e che ricalca quello che comunque è già stato anticipato nella precedente missione di novembre.

Ovvero, dopo aver accolto con favore tutti gli sforzi che sono stati fatti nei precedenti anni per individuare e identificare i problemi, cosa che il fondo aveva chiesto a più riprese in molti dei rapporti a partire dal 2013, oggi occorre procedere a con grande determinazione rispetto le azioni suggerite e senza ulteriori tagli, perché non c’è più tempo. Occorre agire tempestivamente per

sostenere il settore bancario, ripristinare le riserve dello Stato per far fronte ad eventuali criticità cui il nostro paese potrebbe andare incontro nel contesto globalizzato in cui è integrato. Gran parte dei problemi del sistema bancario e finanziario rappresentano un’eredità del passato e ne abbiamo parlato tante volte all’interno di quest’aula. Affrontarli nei tempi in cui via via si sono manifestati avrebbe dato la possibilità ad aggredirli con maggiori risorse finanziarie e avrebbe permesso anche una gradualità nell’approccio che a oggi purtroppo non è più possibile applicare.

Le ricapitalizzazioni che sono state effettuate ad esempio per Cassa di Risparmio, con importi veramente considerevoli, non hanno sortito gli effetti sperati per la mancanza di un piano di rilancio determinato, finendo per vanificare gli sforzi che sono stati effettuati dallo Stato con le proprie risorse. Una doverosa riflessione su questi aspetti quindi è necessaria, la strada della trasparenza è stata percorsa in ritardo.

Per quanto concerne il settore bancario e finanziario, il Fondo monetario internazionale individua nei fallimenti bancari del passato, a cui non sono state date delle risposte esaurienti ed efficaci, la debolezza del nostro sistema economico e nella mancata crescita del credito, funzione basilare delle banche. Risulta quindi necessario procedere con una strategia complessiva e coordinata su tutti i livelli e in tutti i settori del sistema e che vada anche riguardare tutti gli attori del sistema economico, il governo, la Banca centrale, gli istituti bancari. I fattori su cui agire: il primo riguarda la ricapitalizzazione del sistema, a seguito dell’Aqr. Per il Fondo il sistema è sovradimensionato e sono necessari interventi di ricapitalizzazione, soprattutto nelle banche di interesse sistemico occorre agire in tempi molto rapidi per riportare in tal senso le banche ad erogare credito al sistema, a produrre reddito. Anche le ipotesi di fusione tra istituti di credito – che per essere efficaci, devono essere portati avanti su base esclusivamente volontaria- possono essere soluzioni per razionalizzare il sistema. Non paiono percorribili invece soluzioni di conversione dei crediti d’imposta. Secondo punto, la riduzione degli Npl accumulati nel corso del tempo, sebbene presenti in misura molto differente all’interno di ciascuna banca: A San Marino di Npls si comincia a parlare solo nel 2014, sebbene la proliferazione dei crediti dubbi complessivi nei bilanci delle banche ci fosse da parecchi anni: nel 2011 erano già un quarto e nel 2013 esplodono e arrivano al 47% per cento. I provvedimenti tampone applicati nei governi precedenti, di cui abbiamo parlato e che sarebbero dovuti essere fatti con modalità in questo senso ed associati ad altri interventi, si sono rilevati una strategia non valida nella superficiale considerazione che la ripresa dell’economia avrebbe risolto i problemi. Le proposte del comitato strategico recentemente attivato da Abs, inserite opportunamente nel contesto economico sammarinese, condivise con tutti gli attori del sistema, possono rappresentare una risposta concreta e immediata.

Altro punto è l’intervento tramite una forte riduzione di spesa. Si è dato l’obiettivo di procedere il 2019 ad una consistente razionalizzazione dei costi di gestione con particolare

riferimento al costo del personale, anche tramite dei contratti di solidarietà con il contenimento delle consulenze. Le partecipate sono invitate a presentare un progetto di riorganizzazione per la riduzione delle spese al Congresso che deve relazionare al Consiglio grande e generale gli esiti di

tali progetti. Il sistema pubblico dovrebbe concentrare le sue risorse su interventi di interesse sistemico che non mettono in dubbio la sostenibilità del bilancio, la ricostituzione delle riserve di bilancio finalizzata alla sostenibilità del debito pubblico, attraverso riforme da mettere in atto il prima possibile: riforma iva, riforma pensionistica, continuazione nella decisa riduzione della spesa pubblica, aumento degli strumenti di accertamento fiscale: questo è il programma dell’anno in corso che sappiamo di dover attuare senza indugi.

Con gli Spring Meeting di aprile ci sarà ulteriore occasione di confronto con i tecnici Fmi. Rimane aperta, anche se non c’è stata alcuna concretizzazione, la possibilità di ricorrere all’assistenza finanziaria da parte del Fmi, per sostenere azioni auspicate dal Fondo, lo sviluppo dell’economia, l’aumento delle riserve di liquidità di San Marino e la necessità di ricapitalizzazione degli istituti bancari. Importante sottolineare le considerazioni del Fondo anche sullo sviluppo dell’economia che presenta positivi segnali di sviluppo, che avrebbe ulteriore impulso attraverso interventi di semplificazione, razionalizzazione del sistema giudiziario, rinforzamento della liquidità delle banche per consentire il finanziamento al settore economico. Il Fondo ci richiama a portare l’economia sui livelli di sostenibilità attraverso una serie di azioni rientranti in una sorta di regia integrata che lega l’impegno totale di tutte le parti interessate.

Davide Forcellini, Rete
In questo comma comunicazioni voglio tornare su un argomento che ho accennato parecchie volte nei miei interventi ma che non ho mai approfondito. Da una notizia apparsa sul sole 24 ore del 13 dicembre scorso, si registra un aumento dei laureati italiani che si trasferiscono all’estero: nel 2017 sono stati quasi 28 mila, con un aumento del +4% rispetto al 2016.

Questi sono i dati dell’Istat in un report sulla mobilità interna e le migrazioni internazionali della popolazione italiana residente che riguarda appunto i giovani con una formazione medio alta. La fuga secondo l’Istat dipende «in parte dall’andamento negativo del mercato del lavoro italiano», ma anche dalla «nuova ottica di globalizzazione» che, secondo l’istituto di statistica, spinge i giovani più qualificati a «investire il proprio talento nei Paesi esteri in cui sono maggiori le opportunità di carriera e di retribuzione». La mia riflessione su questi dati sono molteplici. Prima di tutto, essi riguardano la realtà italiana e mi chiedo se questo fenomeno sia paragonabile a quello che avviene nel nostro Paese. In particolare, chiedo alla Segreteria agli Esteri se esiste un monitoraggio di queste chiamiamole fughe, che secondo me sarebbe meglio chiamare perdita di capitale umano. Se il fenomeno non è monitorato, io credo che sia d’obbligo per la Segreteria attivarsi in tal senso anche alla luce delle trattative che sembra, qui uso appositamente il beneficio di dubbio e non di inventario, siano in corso per l’accordo di cooperazione. Un altro aspetto importante è capire dove sono diretti i nostri emigranti dovendo considerare il grosso aggravante che non avendo un rapporto con l’Unione Europea sulla circolazione delle persone, sicuramente queste fughe saranno dirette preferibilmente verso paesi extra europei.In terzo luogo, si è parlato in quest’aula più volte e ricordo di essere stato veramente sconvolto dai dati della decrescita democrafica. Ma e sottolineo ma, se continuiamo a non tenere in debita considerazione l’entità di questo fenomeno e il valore dei nostri giovani che emigrano per trovare lavoro, è chiaro che la decrescita già fisiologica, si aggravi parecchio proprio perché si carica di un significato profondo veramente drammatico. Queste mie riflessioni vogliono quindi gettare un grido di allarme a quest’aula con la speranza che non cadano nel vuoto, ma possano essere da stimolo per il governo in primis e quindi tutto questo Parlamento ad occuparsi di questa sono convinto importante se non emergenziale questione sociale.

Federico Pedini Amati, Mdsi

Mi auguravo a inizio dibattito un riferimento anche del Segretario agli Esteri e che insieme al Segretario alle Finanze relazionassero anche dell’incontro a Roma di venerdì scorso avuto con il Sottosegretario Giorgetti e il Ministro Tria. Credo il parlamento debba essere messo a conoscenza di cosa si è discusso nel colloquio, il Paese è preoccupato per la situazione del sistema bancario finanziario. Ci aspettavamo dei risultati.

Il Fmi ci parla delle difficoltà del sistema bancario finanziario. Lei Segretario ci ha detto che le responsabilità arrivano dal passato, ma molte responsabilità nella sfiducia al sistema credo siano anche di questo governo, non è un caso che Simone Celli si sia dimesso. Non è un caso che sia stato fatto fare un bilancio da -534 mln di euro di Cassa, per nascondere- a mio avviso- tante nefandezze. Non è un caso che il Fmi ci ha detto che quella perdita non si può spalmare per tanti anni…

Ogni tre per due si dice che bisogna smettere di fare allarmismo, ma i cittadini fuori nel Paese vorrebbero sapere. La verità è che continuano a fuoriuscire i soldi dai confini. Perchè non siete venuti a farci un riferimento sul fondo pensioni allocato nel Cis che è commissariato? Quale tipo di soluzioni prevedete, al di là delle garanzie dello Stato? Ha parlato degli Npl, che per lei esistono solo dal 2014, ma si è guardata bene dal dire come è stata gestita la vendita degli Npl Delta. Questione targhe: vengono meno moltissime immatricolazioni e continua quell’esodo lì. Il problema targhe estere non si è risolto. Anche il Vaticano ha fatto un accordo per risolvere il problema. Ci si vanta di avere chissà quali rapporti con l’Italia, ma un problema così piccolo non si è riusciti a risolverlo.

Teodoro Lonfernini, Pdcs

Questa seduta consiliare è stata definita politica, perchè? La risposta è nell’ordine del giorno: senza contenuti necessari per svolgere una sessione consiliare in un momento come questo. Al Sds Guidi, sulla relazione Fmi, sono in imbarazzo istituzionale. O dovrei accusarla di aver omesso ciò che il Fondo monetario ha detto a tutti noi o dovrei aiutarla a non trasferire quel senso di panico che nella visita il Fmi ha trasmesso a tutte le istituzioni incontrate. E che lei ha omesso, onde evitare che attraverso le nostre parole si trasferisca, con i microfoni aperti, alla cittadinanza un timore eccesivo. Lei avebbe dovuto convocare tempestivamente l commissione Finnze e trasferire ai suoi membri un’analisi attenta di quello che il Fondo ci ha detto. Ma non lo fa. Siamo di fronte all’assenza totale di convocazione delle commissioni principali. Vi chiedo perché.

La delegazione ha chiesto perché in questi due anni non abbiamo adottato una misura di quelle suggerite sul sistema bancario. E oggi ci troviamo l’omissione. Poi ci troviamo l’ex Segretario Celli che in una intervista dice che si dimette per gli attacchi ricevuti in Coniglio perché ha lavorato per rompere un potere. Quando ci sono interi atti giudiziari che sostengono che proprio chi ha lavorato in questi due anni, lo ha fatto per tutelare un altro ordine di potere, contrario a quelli della Repubblica. Allora è normale che le commissioni non si convoano e si convoca un Consiglio vuoto. E’ imbarazzante venire qui in Aula e vedere come sono condotte le istituzioni. Chiedo a voi di fermarvi, di legiferare per modificiare i tempi per andare alle elezioni, chiedendo mandato pieno e vero ai cittadini per la prossima legislatura.

Roger Zavoli, Rf

La piazza finanziaria, legata al segreto bancario e alle società anonime, e creata non certo da esponenti di Adesso.sm, è stata all’inizio una manna dal cielo, peccato che tra la mole di risorse arrivate, ve ne fossero anche di provenienza illecita e così ha narcotizzato i nosti cittadini e i politici che ci hanno portato in black list.

Oggi si critica il governo solo sulla base di teoremi, il tutto ben propagandato dai mezzi di informazione legati a personaggi oggetto di processi. Il tutto infuocato da leoni da tastiera. Camuffare e distorcere la realtà è il cavallo di battaglia dell’opposizione, si sorvola sugli allarmi lanciati anni fa sul sistema bancario. Ma Adesso.sm è responsabile di tutto quanto avvenuto in altre legislature. Governo e maggioranza si fanno carico degli errori commessi, ma sono ben altro dai fattori che hanno squassato il paese. Siamo autolesionisti, in momenti di difficotà non si fa sistema, ma si fa affondare il Paese.

Da parte mia sarebbe bello andare a casa sapendo che ci sia comunque chi sa portare avanti il paese. Andare a casa, se significa risolvere problemi, non mi spaventa, ma ragionevolmente non credo sia così, dopo due anni in cui si evita di affrontare problemi, gridando piuttosto ai complotti internazionali.

Elena Tonnini, Rete

Autonomia è una parola abusata qua dentro. Quando avete iniziato a parlarci di autonomia di Bcsm, lo avete fatto per dare potere illimitato a Savorelli e Moretti. L’autonomia è stato il lasciapassare per permettere a Savorelli alla sua banda di seguire le indicazioni esterne e al Cda montepaschi di mettere in atto il piano che ha messo in ginocchio la banca dello Stato. Sempre grazie all’autonomia, Moretti subito dà parere favorevole alla cessione di Banca Cis e Turki e gli apre un conto in Bcsm senza che sia previsto dalle legge e concede al Cis finanziamenti da decine di milioni di euro, utilizzando soldi pubblici che non rivedremo mai, più ignorando segnalazioni di Aif e organismi della vigilanza di Bcsm. Le somme concesse da Bcsm al Cis sono state date a Turki, per comprare la stessa banca? Si è cercato di vendere quella banca con i soldi di Banca centrale?

Una politica che rinuncia al proprio ruolo di indirizzo politico e di verifica e controllo sulla segnalazione che da più parti vi arrivavano e tuttora vi stanno arrivando, che facilita gli interessi di parte, non agisce in favore del popolo sammarinese, ma risponde a finanzieri di contrabbando o a giudici condannati, perseguendo il male del proprio paese e questa non è politica ma è becero servilismo politico.

Sul dirigente del tribunale: Guzzetta ha ottenuto dal congresso di Stato con propria delibera uno stipendio che va oltre il tetto dei centomila euro, pagandolo come se fosse magistrato quando magistrato non lo è, e come premio, ovviamente dopo aver svolto per ben otto

mesi illegalmente il suo ruolo di presidente del Collegio garante. Guzzetta ha ottenuto la dirigenza del tribunale grazie all’intercessione politica di Nicola Renzi e Mimma Zavoli ed è stato votato dai

membri di maggioranza, quando ancora svolgeva l’incarico al Collegio garante senza nemmeno attendere le sue dimissioni ufficiali, che sono venute cinque giorni dopo e mentre le sue incompatibilità erano note a tutti. Quindi a San Marino questo governo, Renzi e Zavoli in primis, hanno scelto per il tribunale una persona che non rispetta le leggi, lo ha votato mentre era incompatibile e poi lo pagherà con uno stipendio fuori legge. E siccome non basta, si pretende col

servilismo della politica di usare gli organismi di questo paese per fornire una schermatura di legittimità a tale percorso dividendo come avete fatto il tribunale in fazioni e prendendo le parti di una parte del tribunale, favorendo una fazione invece che un percorso di equilibrio all’interno di

questa struttura, favorendo una guerra nel tribunale che mina persino le capacità di indagine.

È inutile parlare anche del Fondo monetario, Guidi ci dice che continua a darci le stesse indicazioni, per forza non è stato fatto nulla. Occorre ristabilire la tripartizione dei poteri dello Stato che è saltata. Faccio appello ai consiglieri di maggioranza: quando la politica riuncia a fornire indirizzi, nascondendosi dietro al paramento dell’autonomiai, o non si sa che pesci si stanno prendendo o c’è una bussola esterna. E chi ha in mano una bussola ha l’intero Paese in ostaggio.

Una volta finito il governo di Alleanza popolare qualcuno dovrà rispondere al paese delle ingerenze subite.

Mariella Mularoni, Pdcs

La delegazione del Fmi ha effettuato la consueta visita annuale, non è stata altro che un confronto esterno per definire le linee di intervento per rilanciare l’economia e per dare prospettive occupazionali e di crescita. Il Fondo ha effettuato la radiografia del sistema Paese, in declino rispetto l’anno passato, evidenziando nel report punti di debolezza e strategie necessarie per uscire dalla recessione economica. Già l’anno scorso aveva sollecitato interventi e registrato il rallentamento dell’economia rispetto al 2016 dall’insediamento del governo di Adesso.sm. Purtroppo non è stato in grado di gestire l’emergenza bancaria, smettete di accusare i governi precedenti, due terzi dell’attuale maggioranza erano anche nel precedente governo e Ap lo è da 10 anni.

Il Fondo monetario boccia l’attuale governo, anche se non lo volete capire, critica il rallentamento sul piano delle riforme, ci dice che siamo a rischo di shock sistemico. Non bisogna trovare alibi o dare colpe ad altri, ma individuare soluzioni e mettere in atto un piano operativo che si muova sull’asse pubblico e privato. Serve un atto di responsabilità per chi non ha operato nell’interesse del paese. Dichiarate una volta per tutte il fallimento delle politiche messe in atto fino ad oggi, non potete pretendere il confronto.

Spero qualcuno all’interno della maggioranza capisca la gravità e prenda le distanze da questa deriva. È arrivato il momento di dare la parola ai cittadini.

Mimma Zavoli, C10

Questa è un’Aula che deve trattare temi politici, su cui trovare confronto, mi chiedevo quali erano le motivazioni che portano il consigliere Lonfernini a criticare la definizione di Consiglio ‘politico’. Quindi l’intervento di Tonnini che non può mancare di fare la sua sparata ben consapevole di essere coperta dall’immunità parlamentare. Dietro le sue sparate, Tonnini non fa politica, fa semplicemente azioni militari, utilizzando le parole. Un modo che rifiuto. Il suo bruttissimmo intervento il consigliere Tonnini l’ha fatto come se l’Aula fosse vuota, ma fuori dall’aula ci sono persone che non possono difendersi dalle sue offese. Avete la pretesa di tenere la verità in mano. Anche il consigliere Mularoni ci delizia con i suoi interventi con affermazioni gravi, accusando noi di essere tutti influencer negativi e di interferire. Fossi in lei, collega Mularoni, darei un’occhiatina al passato del suo partito a proposito di interferenze. E da lei questa lezione non l’accetto.

Stefano Canti, Pdcs

La settimana scorsa il governo ha emesso una serie di decreti, su questi dove è stato il confronto? Le forze di opposizione sono state messe al corrente della loro emanazione dopo la loro pubblicazione. Sul decreto n.24, relativo alla revisione del Testo unico, sollecitai il confronto nella commissione preposta, ma il Segretario mi ha detto solo che ci stava lavorando. Vorrei capire allora cosa intende la maggiroanza per confronto. Il confornto sul Prg non lo chiede il consigliere Canti ma la cittadinanza. E c’è invece un uomo solo al comando che fa il Prg. Mai un confronto si è avuto, si è fatto dare le linee di indirizzo dal comitato tecnico.

Infine, l’ultimo incarico a Boeri per il nuovo campo scolastico a Fonte dell’ovo rimarrà nei cassetti della Segreteria: non abbiamo i 30 mln di euro per fare il campus. Faccia chiarezza Segretario, credo infatti l’incarico a Boeri sia stato dato per rispondere a sua richiesta di ‘integrazione’.

Fabrizio Perotto, Rf

Vorrei presentare all’Aula una situazione oggetto di una mia di interrogazione sulla scuola al Sds Podeschi che si è subito detto disponibile. Segnalo la problematica nata per decisione del governo italiano nel 2005, per cui, tra i docenti, coloro che si laureano in facoltà italiane, devono svolgere tirocinio presso scuole pubbliche italiane. Questo porta a un problema non indifferente per il nosro paese. Fino al 2005 il tirocinio poteva infatti essere svolto nelle nostre scuole. Questo non è più possibile e ciò riduce la disponibilità anche per le supplenze. I laureandi cercano di completare il percorso di studi per arrivare all’iscrizione in graduatoria che permette di accedere a incarichi annuali. Spesso i laureati nelle graduatorie di insegnamento arrivano ad una posizione senza che la famosa gavetta si faccia più e si accede direttamente a carichi annuali, senza aver maturato la necesssaria esperienza. Mi auguro Segretario possa affrontare questa problematica.

Il recente incontro a Roma con i nostri Segretari di Stato, il ministro Tria e il sottosegretario Giorgetti, testimonia i buoni rapporti del nostro governo con quello italiano. Per alcuni mesi le nostre forze di opposizione hanno sempre sostenuto che il nostro Paese sia tagliato fuori dai rapporti di buon vicinato, l’incontro dimostra invece che i rapporti sono in essere.

Quindi la decisione del Giudice Brunelli che ha smontato l’ordinanza Morsiani su Banca Cis: mi aspettavo dei riferimenti, visto che tutti i consiglieri di opposizione hanno citato lungamente questa ordinanza, questo perché si prendono ordinanze come sentenze definitive. Ma oggi non è stata nemmeno citata la sentenza Brunelli.

Infine la promozione di San Marino da parte dei ministri esteri dell’Ue: grazie a un decreto che ha introdotto nuove norme finalizzate alla fruizione di incentivi previsti per investimenti di beni intellettuali per le aziende sammarinesi.

Grazia Zafferani, Rete

Credo che l’incapacità di questo governo di dare quella stabilita politica e istituzionale al paese oggi più che mai è concreta, anche perché proprio il Fondo monetario internazionale conferma questa cos, e non voglio pensare che saremo condannati all’improvvisazione ancora per molto tempo. Però nel frattempo ci dobbiamo subire pure le difese, che io trovo assurd,e che questo governo ogni giorno ripete come un mantra. Dite di aver scoperchiato tutto il marciume dei vecchi governi e invece avete portato alla luce ciò che vi faceva più comodo. Dite che finalmente il Paese al corrente del debito accumulato dai vecchi governi, però omettete di dire che, oltre averlo fatto emergere, lo avete peggiorato ed aggravato in soli in soli due anni. Dite che non si è mai vista un’opposizione così aggressiva, non ammettendo che le forzature che questo governo mette in atto ormai quotidianamente sono molto più aggressive di qualsiasi atteggiamento o parola che possa arrivare nei vostri confronti, di quelle forzature aggressive che incidono nella cittadinanza e nella stabilità del sistema. Vi fate portatori di rinnovamento della politica, ma siete semplicemente una brutta copia dei governi precedenti. Dite e ammettete che avete fatto degli sbagli, ma come ho avuto già modo di dirlo, non siete più nelle condizioni di essere compresi, gli sbagli di cui si parla sono troppo gravi per cavarsela con delle scuse. Pochi visi e tante maschere circondano questa pseudo espressione di governo straincapace e strafottente, stapresuntuosa, straballante, stavittima del suo stesso operato antipolitico, eppure c’è sempre chi stravince.

Nicola Renzi, Segretario di Stato Affari Esteri

La prima cosa che volevo comunicare all’Aula è la notizia data nei giorni scorsi io e la collega Guidi sull’Ecofin che ha promosso la Repubblica di San Marino. Tempo fa si è discusso della possibile lista grigia delle autorità europee che avrebbe incluso San Marino, noi abbiamo chiarito che non si poteva parlare di list grigia ma che si dovevano implementare interventi per arrivare a lista bianca. La Segreteria Esteri e Finanze esprimono profonda soddisfazione per il riconscimento ricevuto. Qua c’è tutti il percorso fatto in materia Ocse e Beps, lavoro duro svolto da nostre amministrazioni. Non è un caso che citi questa cosa, perché un negoziato dell’accordo di associazione con l’Ue e dei rapporti solidi con la Repubblica italiana non sarebbero possibili se non avessimo dimostrato piena volontà di fare un percorso di allienamento ai parametri internazionali. Come ho sempre detto, questo percorso non è patrimonio esclusivo di questo governo, ma di forze politiche anche storiche che si sono impegnate a tracciare questa traiettoria.

Non deve esserci la rincorsa a dipingere il nostro paese peggio di quello che è, solamente per togliere reputazione a questo governo o a questa o quella maggioranza. E’ un gioco al massacro. Andiamo fieri e compartecipiamo piuttosto ai successi. Dico questo perché ho sentito parlare tante volte un po’ a sproposito dei rapporti con l’Italia e voglio citare solo questi dati: mai come in questa legislatura i rapporti con l’Italia siano stati intensi e produttivi.

Oggi discutiamo della questione targhe, quando fino a solo 2-3 anni fa l’Italia nei nostri confronti metteva in campo provvedimento come scudi fiscali o voluntary disclosure o metteva in atto provvedimenti fatti senza tenere conto una possibile collaborazione con San Marino.

In questa legislatura invece sono stati avviati tavoli e dossier che vanno nella logica dell’interesse mutuo e reciproco, non a discapito dell’uno o dell’altro. Sono fiero di aver seminato per raccogliere questi risultati. Ricordatemi poi nella storia recente quando a Palazzo Chigi si è tenuto un incontro con la delegazione del governo di San Marino e la presenza che doveva essere di due ministri e un sottosegretario.

Invece di infondere fiducia nella popolazione, dimostrando quanto sono buoni quei rapporti, invece qui si tenta di macchiarli con incidenti di percorso come il caso targhe. Purtroppo è una problematica che ha toccato da vicino anche altri Stati, come il Vaticano e la Confederazione svizzera. Aspettiamo di avere una risoluzione.

Abbiamo fatto presente quanto sta diventanto insostenibile la situazione attuale, sappiamo che tra i ministeri italiani c’è discussione in corso per risolvere il problema e spero vivamente che alla soluzione si arrivi quanto prima. Da parte nostra è già stato convocato l’ambasciatore d’italia per far presente la cosa e stiamo valutando di dare forza alle nostre richiese perché quello che stiamo vivendo è fortemente lesivo per le nostre aziende e paradossalmente per i lavoratori italiani nelle aziende di San Marino.

Infine, il rapporto sul negoziato Ue del membro del parlamento europeo Lopez che ha depositato presso la Commissione esteri è un documento che ci dà molte speranze. Ad oggi il rapporto è stato discusso in commissione esteri del Parlamento europeo e credo arriverà nei primi giorni di marzo in discussione in Assemblea. Questo il motivo per cui calendarizzare in marzo un riferimento sull’accordo di associazione, perché credo che il documento che il parlamento adotterà ci potrà dare notevoli spunti anche di soddisfazione. Sono state aggiunte tematiche chiave per il futuro del nostro Paese. Il Rapporto è stato frutto di un lavoro continuo di settimane e mesi, su cui abbiamo lavorato alacramente in silenzio per portare qua i risultati del lavoro.

Mi è stato detto che polemiche sono state fatte anche sulla figura del Prof. Guzzetta. Voglio tagliar corto e credo lui stesso saprà chiedere giustizia per gli attacci mossi. Riportiamo il dialogo nelle sedi opportune. La lunga diatriba che abbiamo sentito sulle supposte incompatibilità del prof. Guzzetta sono risolvibili nelle facoltà di chiunque operi nelle istituzioni. Il modo di conoscere o meno le incompatibiità è semplicemente quello di rivolgere la domanda al prof. Guzzetta, direttamente nel consiglio giudiziario plenario.

Marco Gatti, Pdcs
Nessuno investirà mai un euro in un Paese senza stabilità finanziaria e senza giustizia, dove le leggi sono interpretate da chi le dovrebbe seguire. E questo è cominciato il giorno in cui in Commissione Giustizia si è smesso di decidere all’unanimità. Sono iniziati una serie di atti che hanno messo in tilt il tribunale, si è revocato un dirigente senza poterlo revocare, e si è nominato un dirigente incompatibile e lo era già nel Collegio dei garante. Se per voi può essere, allora tutto va bene, ma per legge non può essere dirigente pubblico un amministratore di una società. Per me uno che è incompatibile e non lo dice per non essere rimosso, non è moralmente a posto. Ieri c’è stato Consiglio giudiziario plenario, ma non mi risulta lo abbiate mandato a casa.

Sentenza Brunelli: in quell’Odg di revoca del magistrato dirigente si è detto che aveva riferito fatti gravi che non stavano in piedi. Guarda caso le dichiarazioni del magistrato dirigente si riferivano ai fatti rilevati da Morsiani. E secondo voi, un giudice che ha firmato l’odg di revoca sul presupposto che i fatti indicati erano privi di fondamento, può dire il contrairo ora? Credo siano avvenuti fatti gravi, sono molto preoccupato di questo. Abbiamo metà magistratura che ha firmato quell’odg, questo è stato l’errore della politica. Tutti hano detto che quei fatti non ci sono, allora come possono prendere oggi in mano quel fascicolo? Poi Brunelli la sentenza l’ha fatta.

C’è un problema a monte: la politica ha deciso l’invio dei verbali della commissione giustizia ai giudici contro legge. Quei verbali non dovevano uscire dalla commissione. Era chiaro, c’era una parte della politica non a posto nei confronti di un potentato economico che lavorava contro gli interessi della Repubblica. Da quel giorno lì, vi rendete conto che ogni cosa che fate è una forzatura? Come si fa a collaborare di fronte a tutto questo? Non è il male di un magistrato, le denunce arrivano da più parti. L’opposizione ha preso le distanze in modo netto da certi personaggi, la maggioranza lo deve ancora dimostrare. E’ ora di fermarsi a riflettere che stiamo portando avanti un percorso non sano.

Lorenzo Lonfernini, Rf

Il cosigliere Gatti ha istituito qui dentro un quarto grado della giustizia, lo ritengo pericoloso.
Sull’ordinanza dei Garanti sul ricorso al conflitto di attribuzioni per la trasmissione dei verbali in commissione Giustizia. Si fa chiarezza sull’attribuzione dei singoli organi e va rispettata in toto, ma c’è una premessa che viene fatta dal Collegio garante che ha ritenuto inamissibile il ricorso. Emerge da questa ordinanza una pervicacia dei legali dell’Ufficio di presidenza nel continuare a mettere in discussione la legittimità di costituzione del Collegio dei garanti. Dalle parole scritte nella sentenza emerge anche una certa irritazione. Chi ha dato ai legali questo mandato?

Sul riferimento del Segretario Guidi sul Fmi: molte indicazioni inserite nel report ricalcano quelle degli anni precedenti. Sono cose che conosciamo da tempo e su cui non abbiamo ancora inciso in modo soddisfacente. Il Fondo non dà diktat, ma dà indicazioni.

Senza iniezioni di capitali freschi non si risolve il problema finanziario, ma lo si rimanda nel tempo. Purtroppo il nostro sistema bancario è figlio di concessioni date a banchieri improvvisati e altre date nel corso degli anni a grandi speculatori edilizi. Ora per risolvere le criticità occorre coniugare rigore con una grande necessità di sviluppo che abbiamo e su cui occorre il coinvolgimento di tutte le forze politiche e sociali della Repubblica.

Dalibor Riccardi, Gruppo Misto

Ho ascoltato il riferimento Segretario Guidi sul report Fmi. Se ci ascoltassero i tecnici, penserebbero che abbiamo problemi di comprensione, visto che ribadisce le stesse indicazioni degli anni passati. Interventi per riduzione spesa pubblica e per le partecipate, indicazioni per la ricapitalizzazione della banca di sistema, si chiede poi un progetto di rilancio rispetto essa, e da tenere conto l’urgenza nell’effettuare tali riforme. Sulla riduzione della spesa pubblica: da quando Adesso.sm è insediato ha ridotto gli stipendi dei dipedenti pubblici del’1,5%, in modo forzoso e senza confronto con i sindacati, per ridurre una percentuale impercettibile su bilancio dello Stato. Sulle partecipate, ci ha detto che entro settembre 2020 il governo relazionerà al Consiglio grande e generale. Mi sembra un termine che dice tutto e fa capire quanto governo e maggioranza ritengono urgente intervenire. Sulle riforme strutturali sembra che si parli di aria fritta. A dimostrazione dell’ inconcludenza di questa maggioranza e della sua presunzione di voler restare al proprio posto a discapito del Paese. Ricapitalizzazione delle banche: Guidi dice che quelle precedenti non hanno portato a risultati perché non vi era un progetto di rilancio della banca sistemica, a me risulta non esista neanche oggi. Tra trenini volanti e ‘scie’, credo questo governo abbia perso contatto con la realtà. Dopo una serie di scelte scellerate non si è risolto nulla, il governo precedente vedeva una crescita che si attestava all’1,5%. Oggi la situazione è ben diversa. Occorre un cambiameto culturale di un paese che lo affronta in modo sistemico e responsabile. Questo govenro si ponga nelle condizioni di capire che è giunto al termine e che il paese ha bisogno di altro, che qualsiasi riforma non si può fare con la maggioranza di 32.

Marco Podeschi, Sds per l’Istruzione

Sulla possibilità attivare tirocini nella scuola sammarinese, se ne sta discutendo proprio oggi in un incontro a Roma tra funzionari della scuola.

Altro tema più generale: continuate a dirci che siamo arroganti e prepotenti, non mi sembra di avere un atteggiamento veramente diverso dal passato. Si parla di scontro tra giudici, si criticano le nomine. Chi è al governo non è infallibile, ma voler vedere sistematicamente il dolo e darci ad ogni atto dei criminali che vogliono favorire i potentati esterni…. Poi vengono dati giudizi pesanti sul magistrato dirigente, quando si parla di difesa dei poteri e rispetto dei poteri. Allora si fa fatica a parlare di giustizia con i cittadini che hanno cause ferme in tribunale da anni. C’è un limite che, se ci riteniamo uno Stato serio, ci deve essere. Improvvisamente siamo tutti una manica di matti e non abbiamo relazionicon nessuno: non è così, le relazioni sono state portate avanti in continuità, dai nostri funzionari. Ci sono dei temi che vanno affrontati con equilibrio, accetteremo anche critiche gravi, ma non credo che daremo grande esempio a tutti.

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