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Silvio Berlusconi andrà ad Hammamet? Stefania Craxi: “Non credo”

Berlusconi "credo non abbia in programma viaggi all’estero impegnato com’è in prima linea a dare il proprio contributo all’Italia"

Pubblicato:14-01-2018 15:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:21
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ROMA – Silvio Berlusconi sarebbe intenzionato a recarsi ad Hammamet a rendere omaggio alla tomba di Bettino Craxi nell’anniversario della morte del leader socialista, il 19 gennaio. Lo riporta stamani il quotidiano ‘La Repubblica’, ma la figlia Stefania smentisce.

“Leggo stamane, senza stupore di sorta, che ‘La Repubblica’, il cui gruppo nutre una passione morbosa per Berlusconi ed ogni sua vicenda, riporta addirittura i dialoghi di un presunto colloquio del Presidente con la mia famiglia. Seppur superfluo, mi corre l’obbligo di precisare, per dovere di cronaca, che il Presidente Berlusconi non ha chiesto alcun permesso per una sua eventuale presenza ad Hammamet, se non altro perché non c’è nessun permesso da richiedere”, commenta Stefania Craxi, già sottosegretario agli Esteri e presidente della Fondazione Bettino Craxi.

“Infatti, chiunque in questi anni abbia inteso rendere omaggio al leader socialista ha sempre trovato ‘porte aperte’; figurarsi se proprio Berlusconi, un sincero amico che non ha mai mancato in tutti questi anni di testimoniare la sua vicinanza attraverso messaggi, lettere pubbliche e dichiarazioni varie – e non certo a ridosso di occasioni elettorali – debba chiedere autorizzazioni preventive o altro. Berlusconi, in questa fase delicata della politica italiana, credo non abbia in programma viaggi all’estero impegnato com’è in prima linea, in vista delle imminenti scadenze elettorali, a dare il proprio contributo all’Italia e ad evitare pericolose derive populiste e giustizialiste che hanno origine proprio con la ‘falsa rivoluzione’ di Mani pulite”.


Pertanto, “l’enfasi de ‘La Repubblica’ è incomprensibile. Tanto stupore e clamore, infatti, andrebbe semmai riservato se, come mi auguro, qualche leader ed esponente di certa sinistra ‘vecchia’ e ‘nuova’, ancora senza bussola e senza storia, decidesse, diciotto anni dopo la scomparsa di Craxi, di recarsi ad Hammamet e fare i conti con la sua eredità politica e culturale. Se si cercavano colpi ad effetto si sarebbe potuta riservare la prima pagina altre chiamate, queste sì vere, come quella del Signor Debenedetti, in cui emergerebbe tutta la sua passione ‘sinistra’ per le banche popolari”, conclude.

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