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Banche, Renzi: “Chi strumentalizza la morte delle persone mi fa schifo”

FIRENZE - "Noi non abbiamo nessuno scheletro nell'armadio, lo

Pubblicato:13-12-2015 13:11
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:42

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renzi_leopoldaFIRENZE – “Noi non abbiamo nessuno scheletro nell’armadio, lo dico a nome del governo, del Pd e anche a titolo personale“. Cosi’ Matteo Renzi alla Leopolda sul caso banche. “E’ il momento di rimboccarsi le maniche, di modificare cio’ che va modificato, a partire dalle banche di credito cooperativo, di cui siamo orgogliosi, ma che sono troppe. E ci sono troppi cda, troppi direttori generali. C’e’ troppa gente che prende una prebenda e non ce lo possiamo permettere. Si dice da anni, ma adesso noi lo facciamo”.

Il Premieri interviene, quindi, sul decreto salva-banche: “Rifarei quel decreto. Senza quel decreto ci sarebbero 7.000 persone licenziate, senza quel decreto non avremmo risparmiato gli italiani. La verita’ e’ piu’ forte delle chiacchiere. Chi ha sbagliato, chi ha truffato paghera’, sara’ individuato. Non ci saranno intoccabili. Un intervento “fatto prima dai governi precedenti avrebbe impedito alcune delle vicende di queste ore. Ma non si piange sul latte versato“.

Poi, “chi pensa di strumentalizzare la vita delle persone deve fare pace con se stesso, ma chi strumentalizza la morte delle persone, personalmente mi fa schifo. Le polemiche politiche si fanno a viso aperto, non strumentalizzando i suicidi”, conclude Renzi riferendosi al suicidio del pensionato/risparmiatore della Banca Etruria.


“Non ho mai avuto paura di confrontarmi, ma questo governo ha un secondo elemento da dire: il sistema bancario e’ uno dei piu’ solidi, non lo dico per difendere scelte personali, avrei fatto diversamente perche’ la Merkel ha messo 247 miliardi di euro quando ancora si potevano mettere. Noi siamo arrivati tardi, perche’ un intervento fatto prima avrebbe impedito alcune delle vicende di queste ore. Il sistema bancario italiano e’ piu’ forte di quello tedesco, la verita’ verra’ fuori anche su questo”.

PADOAN: FIDUCIA IN BANKITALIA E CONSOB, MA VEDERE RESPONSABILI – Il fondo per ristorare i risparmiatori delle 4 banche popolari salvate dal governo e’ sufficiente? Non ci sono responsabilita’ del vecchio decreto in questa vicenda? “Quello che stiamo facendo e’ definire i criteri per l’ammissibilita’, criteri che, come e’ stato scritto nell’emendamento, sono di indirizzo verso individui e imprese individuali, a patto che vengano individuate situazioni che hanno danneggiato i risparmiatori, e quindi devono essere risarciti”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan a margine della stazione Leopolda. Sulle mancanze presunte di vigilanza ha aggiunto: “Innanzitutto sgombriamo il campo da un equivoco- ha affermato- la fiducia nei confronti dei vertici di Banca d’Italia e Consob e’ assolutamente confermata. Per quanto riguarda questo episodio, e’ chiaro che bisognera’ vedere eventuali individuali, singole, responsabilita’ dal punto di vista degli operatori bancari: lo faremo caso per caso. Questo ci servira’ sia per individuare le responsabilita’, che per decidere i termini del risarcimento“. Sui criteri che, invece, saranno adottati nell’indennizzare i risparmiatori-obbligazionisti delle banche popolari coinvolte nel bail-in- ha fatto sapere: “Tutti questi criteri saranno stabiliti con precisione: dobbiamo raccogliere informazioni, definire i criteri, definire il collegio arbitrale. Ci sara’ quindi eventualmente un principio arbitrale- ha sottolineato- e, come ho gia’ detto, questa misura e’ indirizzata ai risparmiatori individuali, persone fisiche, e imprese individuali. Altri investitori istituzionali evidentemente non sarebbero compresi”.

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