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Venezia, Brugnaro: “Roma consenta l’istituzione di una tassa di sbarco”

Il sindaco di Venezia è convinto che una tassa di sbarco- pagata da tutti i turisti che visitano la città senza pernottarvi- sarebbe molto più efficace della tassa di soggiorno

Pubblicato:13-11-2018 15:50
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:46

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VENEZIA – Una “tassa di sbarco” che sia alternativa alla tassa di soggiorno e venga quindi pagata da tutti i turisti che visitano Venezia senza pernottarvi. La vuole istituire il sindaco Luigi Brugnaro, che però non ha il potere di farlo senza un intervento del governo nazionale. “L’ho chiesto anche l’altro giorno a Toninelli, serve un emendamento in Parlamento”, afferma il sindaco, oggi a Mestre a margine della presentazione delle 13 nuove auto della polizia locale acquistate dall’amministrazione.

Si tratta di “una tassa di scopo alternativa alla tassa di soggiorno“, prosegue Brugnaro, “chi risiede in albergo paga unicamente la tassa di soggiorno e ha già l’accessibilità a Venezia. Chi arriva col treno, con le navi, passa solo in giornata e non risiede in città, paga una tassa di sbarco per pagare le pulizie”.


La tassa permetterebbe di “aiutare tutta la città metropolitana, anche le isole, i luoghi più distanti” e “non costeremmo niente allo Stato”, continua il sindaco. “I turisti sarebbero contenti di pagarla, stiamo parlando di qualche euro e in cambio avrebbero servizi igienici, mappe, informazioni, la sicurezza e anche un operatore che risponde senza andare ad aprire uffici”.

L’IDEA BRUGNARO: NUMERO UNICO E L’APP DELLA CITTÀ

Un numero di telefono unico per tutti i servizi del Comune, e un’app con tutte le informazioni utili e la possibilità di acquistare i servizi, come biglietti dell’autobus o dei musei, che sia funzionale sia per i residenti che per i turisti.

“Stiamo aggregando tutti i call center delle varie strutture, Avm, Veritas, Polizia locale per fare qualche esempio, per fare un numero unico. Abbiamo cominciato a lavorare insieme su un’unica piattaforma informatica, li abbiamo uniformati, e a rispondere in lingua. Così chiunque, cittadino o turista, può comunicare con l’amministrazione attraverso un unico numero, per poi essere indirizzato verso i contatti giusti. L’obiettivo nostro è questo, di dare un luogo unico. È una sfida ambiziosa, non ce l’ha nessuno in Europa“, spiega Brugnaro. “Abbiamo già iniziato a fare l’addestramento di questo personale e tra l’altro efficientiamo anche molto perché se il numero è unico abbiamo dei risparmi”.

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