NEWS:

E’ la Giornata della gentilezza, piccoli e grandi gesti dal mondo

L'iniziativa nata da un'idea di diversi gruppi umanitari e dalla loro 'Dichiarazione della gentilezza' del 13 novembre 1997, esattamente vent'anni fa

Pubblicato:13-11-2017 11:44
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:53

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA  – Si celebra oggi, 13 novembre, la Giornata mondiale della gentilezza. Un’iniziativa nata da un’idea di diversi gruppi umanitari e dalla loro ‘Dichiarazione della gentilezza’ del 13 novembre 1997, esattamente vent’anni fa. Da allora, la data è stata scelta a livello internazionale per celebrare questo valore attraverso gesti concreti: regalando libri, cibo o vestiti.

Per l’occasione, Babbel, la app che consente di apprendere in modo veloce nuove lingue, ha raccolto piccoli e grandi gesti di gentilezza da tutto il mondo.

La ricorrenza viene, infatti, celebrata negli Stati Uniti, in Italia, Emirati Arabi, India, Singapore, Nigeria, Giappone, Australia e Canada. In ogni luogo, però, ad essere al centro dell’attenzione sono sempre i piccoli gesti, come aprire la porta a uno sconosciuto, aiutare un vicino, lasciare al partner il controllo del telecomando per una sera o pagare il caffè a un amico.


IN ITALIA

Risale a un centinaio di anni fa la tradizione, tutta napoletana, de ‘o cafè sospeso, il ‘caffè sospeso’. In cosa consiste? Ci si prende un caffè al bancone, poi si va alla cassa e se ne pagano due invece che uno. In questo modo, chi non può permetterselo può entrare al bar e chiedere se per caso ci sia un ‘caffè in sospeso’, disponibile e gratuito. Le due persone coinvolte non si incontrano mai, è vero, ma in qualche modo gustano un caffè assieme. D’altronde, chi è di Napoli lo sa: ‘na tazzulella ‘e cafè è un piacere che unisce tutti, ricchi e poveri. Da qualche anno poi, con l’inizio della crisi, questa bella tradizione sembra essersi diffusa in tutta Italia, approdando addirittura nei bar di altri paesi europei.

IN GIAPPONE

La ‘senbetsu’ è la tradizione nipponica di fare un regalo a qualcuno alla vigilia di un viaggio. Allo stesso modo, però, è anche un dono d’addio per chi se ne sta andando o sta cambiando lavoro. Dietro questo gesto c’è la consapevolezza della difficoltà che ogni grosso cambiamento comporta. Un mazzo di fiori, quindi, ha il compito di addolcire il passaggio alla prossima tappa. Non è solo un atto di gentilezza, ma anche un buon augurio per il futuro.

IN ISRAELE

La tradizione del Mishloach Manot (‘dare una porzione’) prevede che, in occasione di Purim, ogni persona di religione ebraica che abbia già celebrato il suo Bar o Bat Mitzvah doni almeno due diversi tipi di pietanze per la festa. A finire nel cesto di Purim sono solitamente vino e dolci, specialmente i biscotti triangolari chiamati hamentashen. Grazie a questa mitvah (‘buona azione’) tutti hanno così abbastanza da mangiare in occasione della festa.

IN MYANMAR

Circa l’1% della popolazione del Myanmar è formata da monaci buddisti. La loro sopravvivenza dipende in gran parte dalle donazioni, siano queste in forma di cibo o denaro. I monaci condividono poi il cibo ricevuto con i poveri, offrendo ciotole di riso al curry ai più bisognosi. Questo circolo del dare e ricevere è valso al Myanmar il titolo di ‘Nazione più caritatevole del mondo’, conferitogli dalla Caf (Charities Aid Foundation) ed è la dimostrazione che, nonostante l’elevato tasso di povertà che contraddistingue il paese, la generosità non ha a che fare solo con la ricchezza: è tutta una questione di buon cuore.

IN SPAGNA

Le persone che ogni anno percorrono, in tutto o in parte, i circa 800 chilometri che formano il Cammino di Santiago compiono uno dei pellegrinaggi più popolari della tradizione cattolica. Lungo il tragitto, sono numerosissimi i gesti di gentilezza che vengono abitualmente destinati ai pellegrini: dai rifugi a basso costo o gratuiti; agli abbracci gratis, dati e ricevuti; fino all’offerta di acqua pulita. Bodegas Irache, un ex monastero lungo la strada, si spinge però ancora più in là, offrendo a camminatori e ciclisti del vino ‘per fare un brindisi alla felicità’.

IN SUDAFRICA

L’Ubuntu è una filosofia sudafricana, molto nota e seguita anche in Malawi e Zimbabwe, che definisce il senso di umanità attraverso i rapporti umani e la gentilezza che dimostriamo al nostro prossimo. Ci ricorda, infatti, che ogni essere umano è parte di un legame universale e che quindi siamo più forti quando lavoriamo assieme piuttosto che da soli. Per questo motivo, chi segue l’Ubuntu accoglie sempre con benevolenza anche i viaggiatori sconosciuti che si avventurano in quella regione del mondo. Commemorando Nelson Mandela, l’ex presidente americano Barack Obama ha utilizzato la parola Ubuntu per descrivere il modo in cui Mandela ha vissuto la propria vita: nel segno del perdono, della compassione e dell’amore per gli altri, anche per quelli che gli avevano fatto del male. Regola di vita basata sul rispetto e gentilezza, l’Ubuntu continua a crescere e a diffondersi in tutta l’Africa e nel mondo.

NELLE FILIPPINE

Nella lingua locale esiste una parola per definire l’azione di aiutare coloro che si trovano in una situazione di bisogno temporaneo. Il termine tulong può però assumere molte forme diverse: dalla condivisione di cibo, alle offerte in denaro o di un letto per dormire. Pur essendo nato come un gesto solidale tra membri della stessa famiglia (per esempio, in seguito alle migrazioni interne tra un’isola e l’altra), con il passare del tempo il suo significato si è evoluto includendo diversi tipi di sostegno, oltre che regali ai non appartenenti alla famiglia. Per esempio, il Tulong-aral è un gesto di aiuto specifico che riguarda l’istruzione. Il tulong ha inoltre giocato un ruolo tangibile dopo l’ondata di disastri naturali (i recenti tifoni, terremoti ed eruzioni) che hanno provocato disagi a migliaia di persone nelle diverse isole dell’arcipelago filippino.

IN CINA

Il Mudita è l’esatto opposto dell’invidia e della meschinità. È la felicità che proviamo quando qualcun altro è baciato dalla fortuna e, secondo la tradizione buddista, è la pratica della gioia altruistica. Anche il termine yiddish naches ha un significato simile. Praticare il mudita attraverso la meditazione e la consapevolezza porta a un apprezzamento degli altri come esseri ‘ricchi di sfumature’ ed è uno dei prerequisiti per raggiungere l’Illuminazione. Le manifestazioni del mudita includono la celebrazione della realizzazione personale di un amico oppure l’atto di trasmettere conoscenze ai propri sottoposti in ambito lavorativo.

ONLINE, INTERNAZIONALE

Reddit’s Random Acts of Pizza è un sito da cui si può ordinare e far consegnare a casa di qualcuno del cibo, senza alcun motivo specifico. A volte il donatore ottiene qualcosa in cambio, per esempio un’opera d’arte creata da chi ha ricevuto la pizza. L’idea di fondo, però, è quella di donare semplicemente perché ce lo si può permettere. È davvero semplice e, cosa ancora più sorprendente, dimostra che gli sconosciuti su internet sono capaci di compiere atti di gentilezza.

LA GIORNATA DELLA GENTILEZZA NELLE LINGUE DEL MONDO

Italiano: Giornata della Gentilezza

Tedesco: Welt-Nettigkeitstag

Spagnolo: Día de la Bondad

Francese: Journée de la gentillesse

Portoghese: Dia da Bondade Svedese: Snällhetsdagen

Turco: Dünya Iyilik Günü

Indonesiano: Hari Kebaikan Dunia

Russo: Den’ dobroty

Danese: Venlighedsdag

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it