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Sulle tracce di Lady Diana, arriva la guida-biografia con 15 itinerari

Ultimo lavoro di Marina Minelli dedicato alla Londra della principessa triste

Pubblicato:13-11-2017 11:08
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:53

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ROMA – ‘Sulle tracce di Lady Diana, 15 itinerari a Londra e dintorni nei luoghi della principessa di Galles’. È il titolo dell‘ultimo lavoro della royal blogger Marina Minelli. Il libro, a metà fra la guida e la biografia, propone un percorso nella Londra di oggi alla ricerca di Lady Diana, delle sue vicende intime e personali, delle sue origini aristocratiche, della sua vita come membro della Royal Family, attraverso i luoghi che ha amato e hanno segnato, nel bene e nel male la sua breve ma intensa esistenza.

Gli itinerari

La guida contiene 15 itinerari fra Londra, alcune località dei dintorni e due destinazioni in Scozia, 15 cartine, moltissime idee e consigli su cosa visitare nei dintorni delle mete dedicate a Diana e, in più, informazioni sui trasporti e tanti indirizzi su dove mangiare e dormire. Nella capitale britannica, dove i riferimenti ai re e alle regine sono davvero a ogni angolo di strada, dietro alle facciate dei palazzi, nei giardini e persino sulle insegne dei pub, non è facile ricostruire un itinerario dedicato a Lady Diana, la principessa di Galles.

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Nonostante siano passati esattamente vent’anni dal tragico incidente dell’Alma a Parigi, Diana è ancora presente in molti luoghi londinesi perché la figlia del conte Spencer amava molto la capitale, dove ha vissuto intensamente dai 17-18 anni fino alla morte. E a volte i luoghi che una persona ha amato (o detestato) dicono di lei più di tante parole e i ricordi sono ancora lì impressi nelle pietre, che aleggiano nelle piazze, nelle strade, nei giardini.


I luoghi che hanno segnato la vita di Lady Diana

La vita della principessa di Galles si dipana attraverso tutta la città, da quella più frenetica e alla moda, fra negozi e atelier degli stilisti in voga, ai palazzi dove si svolgeva la sua vita ufficiale. A Clarence House, per esempio, che all’epoca era la residenza della Queen Mum, Diana passa, in totale solitudine, la notte che precede il fidanzamento e poi la vigilia delle nozze. Da qualche anno questo edificio in stile Regency è aperto al pubblico per circa un mese in estate e conserva ancora l’atmosfera dell’epoca. La cattedrale di Saint Paul, invece, una delle mete cult del turismo londinese, è indissolubilmente legata all’immagine della giovane sposa mentre sale l’immensa scalinata con il vento che le scompiglia il velo e il lunghissimo strascico.

Tanti gli aneddoti e le storie meno note, legate soprattutto all’infanzia e alla giovinezza di una ragazzina che diventerà la principessa di Galles. Diana si trasferisce a Londra poco prima dei 18 anni ma nasce e passa tutta l’infanzia in una proprietà della Regina, una villa edoardiana nel Norfolk che è stata trasformata un bellissimo hotel per le vacanze, completamente accessibile ai disabili. Nel profondo e più caratteristico countryside inglese la giovane lady parla per la prima volta con il principe Carlo e in una splendida dimora dell’Hampshire la neo sposa trascorre i primi giorni di quella che sarà un’infelice luna di miele.

Quasi tutte le residenze sono aperte al pubblico compreso il giardino di Highgrove, la casa del principe Carlo nel Gloucestershire, un luogo incantevole dove però il matrimonio dei principi di Galles si disgrega inesorabilmente e definitivamente. Diana detesta la pacifica campagna delle Cotswolds anche perché Highgrove è pericolosamente vicina all’abitazione di Camilla Parker Bowles. Il libro di Marina Minelli è uscito in formato ebook su Amazon.it ed è già prenotabile nella versione cartacea.

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