NEWS:

A 74 anni dalle caserme rosse Bologna ricorda il ‘lager’ della città

BOLOGNA - Bologna celebra le vittime delle Caserme rosse. A 74 anni dalla distruzione del lager bolognese, con il bombardamento

Pubblicato:13-10-2018 11:12
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:40
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

BOLOGNA – Bologna celebra le vittime delle Caserme rosse. A 74 anni dalla distruzione del lager bolognese, con il bombardamento della citta’ da parte degli Alleati, ieri pomeriggio al parco omonimo di via Corticella si e’ svolta la commemorazione di tutte le persone passate per le mani dei nazifascisti, che avevano occupato militarmente il complesso.

Lo trasformarono in un centro di detenzione, transito e smistamento di prigionieri, rastrellati dai tedeschi sia in citta’ che sull’Appennino, tra il 1943 e appunto il 12 ottobre 1944, giorno della sua distruzione per mano delle bombe alleate. Li’ furono imprigionate e deportate decine di migliaia di prigionieri, di cui 35.000 nell’arco di soli tre mesi tra giugno e settembre 1944. I primi furono i Carabinieri che si rifiutarono di effettuare i rastrellamenti nel ghetto ebraico di Roma. Le Caserme rosse furono teatro anche della fucilazione di 270 partigiani, avvenuta il 27 febbraio 1944.

Con la deposizione di corone di alloro e un momento di ricordo e raccoglimento promossi da Anpi Bolognina nella figura di Armando Sarti e Comitato antifascista del Quartiere Navile, la citta’ ha ricordato le vittime, ascoltando la testimonianza del sopravvissuto Bruno Sarti, che dalle Caserme rosse riusci’ a fuggire.


Presenti alla cerimonia anche don Marco Pieri, parroco di Gesu’ Buon Pastore, il rabbino capo di Bologna Alberto Sermoneta, il poeta Roberto Dall’Olio, il presidente del Quartiere Navile Daniele Ara e il consigliere regionale Stefano Caliandro, mentre il Comune era rappresentato dal consigliere Claudio Mazzanti. Nella celebrazione e’ stato ricordato anche il “prete del lager” don Giulio Salmi.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it