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Ue, Oettinger: “Colmare divario sociale o l’Europa finisce”

Oettinger è intervenuto di fronte alle Commissioni bilancio e politiche europee di Camera e Senato.

Pubblicato:13-09-2018 13:02
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:33
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ROMA – La coesione in termini sociali e di reddito tra gli Stati e le regioni del continente è uno degli obiettivi chiave della proposta di quadro finanziario per il periodo 2021-2027 all’esame di Bruxelles: lo ha detto oggi Gunther Oettinger, commissario Ue per il Bilancio e le risorse umane.

Secondo Oettinger, sulla coesione si giocherà il futuro del continente.

“Il reddito pro capite nei singoli Stati è in media di 28mila euro” ha detto il commissario: “L’Italia è nella media, ma la Svezia è a quota 50mila mentre la Bulgaria non supera i 6.500”. Secondo Oettinger, “se continua questo divario sarà la fine dell’Europa”.


Il commissario ha ricordato che nella proposta elaborata dall’esecutivo Ue il bilancio per il periodo 2021-2027 prevede spese per 160 miliardi l’anno. Circa 50 quelli che sarebbero assorbiti dai fondi di coesione.

Oettinger è intervenuto in parlamento, di fronte alle Commissioni bilancio e politiche europee di Camera e Senato.

MIGRANTI. OETTINGER (UE): IN BILANCIO AIUTI AI PAESI PIÙ ESPOSTI

L’Unione Europea intende fare più sforzi, in un spirito di solidarietà, per “sostenere” i Paesi che come l’Italia sono più investiti dai flussi migratori: lo ha detto oggi Gunther Oettinger, commissario europeo per il Bilancio e le risorse umane, illustrando in parlamento il nuovo quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027.

“Vogliamo fare più sforzi” ha detto Oettinger rispetto al tema delle migrazioni. “Quando avevamo 30 o 40mila persone che chiedevano asilo in Europa era fattibile per la Spagna, l’Italia e la Bulgaria, sulla base del Regolamento di Dublino, ma ora dobbiamo capire che ogni migrante o profugo che arriva costituisce una sfida europea che non riguarda solo l’Italia o la Grecia”.

Secondo Oettinger, tra le priorità della proposta di bilancio ora all’esame di Parlamento e Consiglio Ue c’è “l’aiuto ai Paesi più toccati in prima battuta”.

“Questa – ha concluso il commissario – sarebbe solidarietà vissuta a livello europeo”.

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