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Ricerca, Robot che dirige orchestra incanta il teatro Verdi di Pisa

[video width="640" height="480" mp4="http://www.dire.it/wp-content/uploads/2017/09/robotica-bocelli-Donna_mobile_x264.mp4"][/video] PISA - L’esperimento è riuscito. L’idea di far guidare un’orchestra a un robot sufficientemente

Pubblicato:13-09-2017 11:04
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:41

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PISA – L’esperimento è riuscito. L’idea di far guidare un’orchestra a un robot sufficientemente ammaestrato, per quanto ardita, è stata coronata da un solfeggio pressoché perfetto e da applausi convinti del pubblico al teatro Verdi. Il concerto di beneficenza ‘Breath of hope’ del tenore Andrea Bocelli a Pisa è stato il penultimo atto del festival internazionale della robotica. Un evento che a sua volta ha consentito agli organizzatori di mietere incassi ed entusiasmi oltre quanto preventivato.

In un teatro riempito in ogni settore, è stato svelato per la prima volta al grande pubblico dal vivo Yumi, uno strano umanoide. Concepito dall’azienda tecnologica Abb è un robot collaborativo, al punto tale che la sua prima funzione uscito di fabbrica è stata quella di preparare i caffè. Martedì sera, invece, dinanzi a centinaia di persone fra istituzioni locali, rappresentanti del mondo accademico e il vasto pubblico ha svelato un’altra delle sue potenzialità: guidare un’intera filarmonica rispettando perfettamente le istruzioni che aveva ricevuto nella fase di programmazione. È stata la prima volta di un evento simile nel mondo.

La serata si è aperta, invece, con un tributo di Bocelli ai morti di Livorno nell’alluvione che ha flagellato la città portuale fra la notte di sabato e domenica scorsi ai quali ha dedicato l’Ave Maria di Schubert. Il tenore, a sua volta, si è esibito nella ‘Donna è mobile’ facendo affidamento sulla filarmonica di Lucca, coordinata proprio dal robot della linea Yumi.


Una performance che non ha lasciato spazio a imperfezioni, tanto da instillare nei più il dubbio che uno strumento simile possa in un futuro non troppo remoto creare nuovi disoccupati, proprio fra i direttori di archi e violini. Ma ci sono due dettagli che palesano l’improbabilità di questo scenario: il robot nasce in una veste di aiutante dell’uomo, soprattutto per la vita domestica.

Inoltre, Andrea Colombini il direttore d’orchestra che ha pazientemente addestrato Yumi, ha chiarito intervistato dai due conduttori, Renato Raimo e Ilaria Della Bidia che “per 6 minuti di performance sono state necessarie 17 ore di lavoro. Non perché non sia capace, ma perché non è l’uomo- ha evidenziato- Anche se ci va molto, molto vicino”. E non a caso pur essendo un pezzo di plastica e acciaio è riuscito a entusiasmare non poco gli umani presenti in sala. “Il principio essenziale- ha aggiunto- è che un prodotto del genere aiuta, collabora. Non ci sostituisce”.

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