ROMA – Le accuse di calpestare i valori dell‘Unione Europea e, al contrario, quelle di distruggere la sicurezza e la cultura del continente hanno segnato oggi l’avvicinamento al vertice dell’Ue in programma in Slovacchia da venerdi’.
I protagonisti dello scontro sono stati i governi di Lussemburgo e Ungheria. In riferimento alla politica nei confronti dei migranti, all’indipendenza della magistratura e alla liberta’ di stampa, il ministro degli Esteri del Granducato Jean Asselborn ha dichiarato in un’intervista al quotidiano tedesco ‘Die Welt’ che Budapest “non puo’ essere presa sul serio” e deve essere espulsa o sospesa dall’Ue.
“L’Ungheria – ha concluso il dirigente lussemburghese – non e’ lontana dall’ordinare di aprire il fuoco sui rifugiati”. Nel pomeriggio la risposta di Budapest, affidata al ministro degli Esteri Peter Szijjarto: i politici del Granducato sarebbero “classici nichilisti” decisi a distruggere la cultura e la sicurezza dell’Europa.
“Solo gli ungheresi – ha concluso il ministro – hanno il diritto di decidere con chi vogliono vivere”.
di Vincenzo Giardina, giornalista professionista
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