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Placido: “Provenzano era convinto di fare il proprio dovere”

ROMA - 'Binnu u tratturi' non c'è più.

Pubblicato:13-07-2016 15:05
Ultimo aggiornamento:13-07-2016 15:05

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placido

ROMA – ‘Binnu u tratturi‘ non c’è più. Se ne è andato a 83 anni Bernardo Provenzano, malato da tempo, nel reparto ospedaliero del carcere di San Vittore, a Milano. Considerato il boss dei boss, la sua figura è avvolta dal mistero, dalla quarantennale latitanza al mancato arresto, fino a quello avvenuto nel 2006. Una figura così controversa, che racchiudeva chissà quali e quanti segreti, che ha ispirato una serie tv, L’ultimo Padrino, prodotta da Taoude e trasmessa da Mediaset nel 2008. Protagonista scelto per interpretare ‘Zio Binnu’, Michele Placido.

ultimo padrino“Grazie a Dio fu catturato- la prima reazione dell’attore pugliese all’agenzia Dire, che lo ha contattato-. Che ricordo posso avere di un personaggio così? Era un mafioso, un pensiero magari posso averlo per le vittime della sciagura dei treni nella mia regione”. Quando ha interpretato Provenzano, Placido ha cercato “di dare un perché alla sua vita di personaggio misterioso”, ha detto ancora Placido. Per il quale, quando si pensa a Provenzano, si deve cercare “di sciogliere l’enigma, capire se c’è stato o meno un solido mistero, un accordo tra servizi segreti, capire se è stato lasciato dall’alto latitante per un calcolo preciso, capire se lui si è lasciato prendere apposta”. Placido ha parlato di “un mistero tutto italiano, quando la mafia è connessa alla politica” e “di una sorta di legame, di patto”. Quando aveva appena accettato il ruolo, Placido disse “Scandalosamente posso affermare che questo personaggio è a metà strada tra il Padre Pio, che ho già interpretato, e la diabolica figura che ho incarnato nel nuovo film di Giuseppe Tornatore, La sconosciuta“. Oggi, spiega: “Mi riferivo al fatto che molti personaggi mafiosi avessero un credo religioso molto forte e il pensiero di essere nel giusto e amministrare il proprio potere in ambito di ‘Stato’ nello Stato”. Nel particolare Provenzano conduceva “una vita miserabile. L’assurdo è questo, aveva una bibbia e un credo molto forte“.


provenzano2L’attore protagonista di una serie di successo come La Piovra lo definisce “diavolo. Lui si sentiva una persona che faceva il proprio dovere, un padrino importante. Credeva di avere una sorta di giustizia e morale, nulla a che vedere con l’etica”. Placido, in quanto meridionale, si definisce “avvantaggiato rispetto ad altre persone su questa tipologia di umanità che non riguarda solo la Sicilia ma tutto il Meridione, mentalità tipo ‘una mano lava l’altra‘ che dimostra l’assenza del senso dello Stato e del senso civico”. Ma anche “del buon senso delle cose del mondo: lì non esiste. Tutt’ora esiste solo l’idea di non aver fiducia nello Stato e di farsi giustizia non da soli, perché la mafia non lo permetterebbe, ma attraverso uno Stato ‘creato’ apposta”. In quanto meridionale “conosco questa mentalità, molto legata al potere. L’ignoranza è vasta e si manifesta anche quando nelle processioni c’è ‘l’inchino’ di un santo o di una madonna ad onorare il boss del paese“. Quando ha recitato ne ‘L’ultimo Padrino’ ha ‘indossato’ “quell’ignorare i beni più alti che ci sono nella vita di tutti noi per una società più giusta. Ho indossato un aspetto ignorante, malvagio“.

di Adriano Gasperetti, giornalista professionista

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