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Obiettivo carbone zero nel 2030: l’Italia prepara la ‘Strategia energetica nazionale’

Superamento del carbone ed incremento delle rinnovabili oltre i livelli degli accordi internazionali gli obiettivi del Sen

Pubblicato:13-06-2017 08:41
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:20

centrale a carbone
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ROMA – Obiettivo: Carbone zero ed almeno il 50% del fabbisogno di energia elettrica coperto da fonti rinnovabili nel 2030. Sono questi i punti principali del Sen, Strategia energetica nazionale, come spiegato nella nota congiunta tra il ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico, firmata dai ministri Galletti e Calenda.

Nel settore elettrico, scrivono i rappresentanti del Governo, è “possibile rafforzare l’impegno nazionale per la decarbonizzazione, definendo e avviando rapidamente gli interventi che consentiranno di azzerare l’utilizzo del carbone nel settore elettrico al massimo entro il 2030“.


“Gli obiettivi che stiamo proponendo mettono il settore elettrico alla prova di un vero e proprio cambio di paradigma– spiegano Calenda e Galletti- garantire sicurezza e flessibilità a un sistema nel quale la quota di rinnovabili potrà diventare preponderante, e che, al contempo, vedrà da un lato crescere le configurazioni di generazione distribuita ed elaborare nuovi assetti, come le comunità locali dell’energia, e dall’altro aumentare l’interconnessione coi sistemi europei e sovranazionali”.

Secondo i ministri, “il gas dovrà svolgere un ruolo essenziale per la transizione, nella generazione elettrica, nella fornitura di servizi al mercato elettrico e negli altri usi, tra cui il Gnl nei trasporti pesanti e marittimi”. Di fronte a “un contesto geopolitico complesso, per salvaguardare la sicurezza degli approvvigionamenti saranno quindi messi in campo interventi per diversificare le rotte di provenienza, ed eliminare il gap di costo con gli altri Paesi europei“, spiegano Calenda e Galletti.

Dovrà comunque “proseguire il percorso di razionalizzazione del settore downstream petrolifero, andando verso le bioraffinerie e l’uso di biocarburanti sostenibili al posto di quelli derivanti dal petrolio, in particolare sviluppando le filiere nazionali del biometano e l’economia circolare”.

La Strategia energetica nazionale in corso di elaborazione conferma, sul tema delle rinnovabili, “un ruolo di leadership dell’Italia e dando al Paese obiettivi al 2030 che in alcuni casi sono ancor più sfidanti di quelli europei”. L’Italia, infatti, “ha storicamente manifestato una grande attenzione alle fonti rinnovabili, all’efficienza e al risparmio energetico come strumenti per ridurre la dipendenza e mitigare gli effetti ambientali e climatici del ciclo energetico”.

Si tratta di “un traguardo importante per definire una base più solida su cui costruire il percorso verso la totale decarbonizzazione del sistema energetico“, dicono Calenda e Galletti. Sebbene le analisi di scenario eseguite a supporto di questa proposta di strategia “evidenziano che l’Italia rispetterebbe gli impegni europei al 2030 con una quota di rinnovabili del 24%, riteniamo che si possa e si debba andare oltre e abbiamo indicato per le rinnovabili un obiettivo minimo del 27%, che si tradurrà, per il settore elettrico, nella copertura di almeno la metà del consumo con fonti rinnovabili”.

“Pur a seguito di un percorso talvolta accidentato, nel complesso abbiamo oggi costruito un sistema energetico basato principalmente su gas e rinnovabili, con il petrolio ancora indispensabile essenzialmente per i trasporti: un assetto verso il quale solo adesso sembrano iniziare a tendere anche altri Paesi europei impegnati nella riduzione del ruolo del carbone e del nucleare, che favorirà la convergenza dei prezzi”, proseguono i ministri.

“E’ bene dire chiaramente che se la sfida di avere tecnologie verdi con costi di generazione ormai prossimi a quelli delle fonti tradizionali è stata sostanzialmente vinta”, segnalano i due ministri, oggi, tuttavia, “siamo a un’ulteriore svolta: i progressi tecnologici compiuti sulle fonti rinnovabili, sui mezzi di trasporto, sui sistemi di accumulo, sull’efficienza energetica, sulle tecnologia della comunicazione offrono una rinnovata possibilità di risolvere il conflitto tra prezzi concorrenziali dell’energia e sostegno alla decarbonizzazione“.

Tali obiettivi “si pongono in continuità con quelli fissati a livello globale nel dicembre del 2015 dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e declinati nel nostro Paese dalla Strategia Nazionale per lo sviluppo sostenibile in corso di approvazione- dicono Calenda e Galletti- la strategia energetica rappresenta, infatti, un tassello importante per l’attuazione della più ampia Strategia Nazionale per lo sviluppo sostenibile, contribuendo in particolare all’obiettivo della de-carbonizzazione dell’economia e della lotta ai cambiamenti climatici”.

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