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Formazione, Irecoop festeggia 40 anni e 10.000 corsi: l’80% trova lavoro in 6 mesi

L'ente di formazione di Confcooperative ha festeggiato i 40 anni di attività: dal 2007 ha formato 47.600 lavoratori e 3.800 operatori sociosanitari. Tagliato il traguardo dei 10.000 corsi in 40 anni

Pubblicato:13-05-2019 13:52
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:27

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BOLOGNA – Fondato nel 1979 a Bologna per rispondere alle esigenze delle coop (di Confcooperative), è stato tra i primi enti di formazione ad aprirsi sulla scena internazionale grazie a un ufficio ad hoc sulle relazioni con l’Unione europea. Ma è stato anche precursore nella produzione di audiovisivi, sempre finalizzati a formazione e divulgazione, senza dimenticare gli ambiti principali di azione: agroalimentare, socio-assistenziale e sanitario. È il profilo di Irecoop Emilia-Romagna, l’ente di formazione di Confcooperative che festeggia oggi i suoi primi 40 anni nella sede di Conserve Italia a San Lazzaro. Nel frattempo, dai settori più ‘tradizionali’, il raggio d’azione di Irecoop si è allargato a logistica, educazione scolastica, credito e assicurazioni, e poi ancora privacy, formazione manageriale, servizi per il lavoro.

Superati i 10.000 corsi in 40 anni

Maurizio Gardini

Tagliato il traguardo dei 10.000 corsi in 40 anni, solo nell’ultimo triennio sono stati prodotti in Emilia-Romagna oltre 2.000 corsi di formazione, aggiornamento e specializzazione professionale rivolti a 40.000 persone, tra cui, appunto, numerosi disoccupati o persone con disabilità, comunque fragili. È soddisfatto il presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini, che a margine e alla fine dei lavori osserva: “Oggi diamo uno sguardo alle nostre storie, intrecciate di donne, di uomini e di aziende. Abbiamo lavorato per costruire un percorso importante, quindi rendiamo loro merito. Sul futuro, con Irecoop dobbiamo dare continuità al lavoro generato: la formazione è un asset strategico e più che mai strategico. Vogliamo dare a tutti la possibilità di accesso e di uso di strumenti e tecnologie– scandisce- che significa non escludere nessuno dai processi economici. C’è bisogno di formazione e ce ne sarà sempre più, basta vedere i nuvoloni che abbiamo davanti ad esempio sulla riforma della normativa sulla crisi d’impresa”.

Le storie di successo

In sala si parte dalle testimonianze di alcune esperienze di successo in Emilia-Romagna: raccontano la propria storia ‘allargata’ Anna Grazia Giannini, presidente della coop sociale Il Cigno di Cesena, tra le più solide, che fra l’altro a breve aprirà due case di residenza per anziani a Bellaria e a Rimini attorno ai sei milioni di euro l’una, il consigliere della coop sociale Coress di Reggio Mauro Ponzi, Roberta Dall’Olio di Ater, la presidente di Eureka Silvia Quarati.



Pensa poi ad aggiornare il quadro europeo del settore della formazione Mita Talenti, policy assistant su Occupazione, affari sociali e inclusione della Commissione europea, che ripercorre tutto il quadro dei finanziamenti e sprona i formatori sul fondo sociale europeo plus: “La formazione è sicuramente molto importante nell’affrontare le sfide che abbiamo davanti. C’è grande spazio per sostenere azioni di innovazione sociale- sottolinea Talenti- visto nei prossimi 10 anni l’economia e la società conosceranno rapide trasformazioni, tra cambiamenti demografici e migrazioni”.

In tutto questo Irecoop potrà essere di nuovo protagonista, soprattutto dopo aver messo alle spalle i momenti più difficili negli ultimi anni, nei quali sono stati superati anche problemi interni non banali, come riconosce dal palco il presidente di Confcooperative Emilia-Romagna Francesco Milza. Con lui, alla tavola rotonda finale prima della chiusura di Gardini, che premia alla fine della giornata tutti gli ex amministratori Irecoop, ne parlano Morena Diazzi della Regione, Leonardo Lorusso della Conferenza delle Regioni, il consigliere Foncoop Andrea Fora, il direttore dell’ufficio scolastico Stefano Versari, che incoraggia Irecoop: “Diventate una scuola di prima opportunità con l’apprendistato, non solo di seconda”.

Dal 2007 formati 47.600 lavoratori

Pierlorenzo Rossi

“Il traguardo dei 10.000 corsi- dice aprendo i lavori il presidente di Irecoop Emilia-Romagna Pierlorenzo Rossi– fa emergere con chiarezza il contributo che il nostro istituto ha dato e dà per la crescita professionale, sociale e culturale di tutta la regione”.

Ripercorrendo l’attività degli ultimi anni, dal 2007 Irecoop ha formato 47.600 lavoratori consentendo di accedere a 16 milioni di euro di formazione finanziata, con il coinvolgimento di 1.385 imprese. Vanno aggiunti i 3.800 operatori socio-sanitari formati, i 2.900 tirocini, le 6.250 formalizzazioni di competenze conseguite.

Dopo la formazione, l’80% dei non occupati ha trovato lavoro in 6 mesi

Sulla qualità della formazione, emerge un 92% di qualifiche professionali ottenute dai partecipanti ai corsi, con l’80% di non occupati che hanno trovato lavoro entro sei mesi. E soprattutto, dal 2014 Irecoop ha formato 6.600 disoccupati e oltre 1.000 persone con disabilità, “favorendo l’inserimento o il reinserimento nel mondo del lavoro a chi difficilmente ce l’avrebbe fatta”, evidenzia Rossi in sala.

Nove sedi provinciali e 1000 docenti

Morena Manni

Il lavoro dei formatori targati Confcooperative si è fatto più intenso in questi anni, salendo a 80 dipendenti distribuiti in nove sedi provinciali e una centrale, oltre 1.000 docenti e un fatturato di 10 milioni di euro. Lo ricorda emozionata in sala Morena Manni, direttore generale Irecoop: “Siamo stati precursori in tutti questi anni nell’innovare la formazione, aprendo ai progetti internazionali e lanciando iniziative inedite, come il centro di produzione di audiovisivi”.

Nell’attuale fase di grandi cambiamenti, così, l’appello generale a formatori e cooperatori è quello di riscoprire la spinta pionieristica degli esordi intercettando nuove esigenze di lavoratori e imprese, puntando sull’innovazione sociale e aperta, sulla nuova autoimprenditorialità. Insomma, non basta mettere in fila certificati e qualifiche, se poi non si danno alle imprese i nuovi strumenti per essere (più) competitive.

Bonaccini: “Formazione è prioritaria per la Regione”

Apprezza il lavoro e manda un messaggio al convegno di San Lazzaro il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini: “State festeggiando e ricordando 40 anni di attività molto importanti. La formazione e la formazione professionale hanno un posto particolare nella politiche pubbliche della Regione, dal punto di vista sia degli investimenti diretti, coi vari centri che fanno attività e garantiscono opportunità, sia della spesa dei fondi europei dedicati”.

Rimarca Bonaccini ai cooperatori: “L’Emilia-Romagna è stata indicata dal Governo due mesi fa come quella più capace di programmare e di mettere a disposizione le risorse in questione, con 2,5 miliardi di euro dal 2014 al 2020 di cui una parte proprio sulla formazione professionale. Il vostro ruolo è molto importante, abbiamo bisogno di competenze per tornare alla piena e buona occupazione”.



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