NEWS:

A Padova 4 ustionati in acciaieria. Fratoianni: “E’ in corso una guerra civile”

Gravissimo incidente sul lavoro alle Acciaierie venete di Padova. La Fiom attacca: "Non è fatalità"

Pubblicato:13-05-2018 12:39
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:53
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Grave incidente sul lavoro questa mattina nello stabilimento delle Acciaierie venete nella zona industriale di Padova: quattro operai sono rimasti gravemente ustionati (due con ustioni su tutto il corpo) a causa del cedimento di alcuni supporti su cui poggiano i tubi in cui scorre l’acciaio fuso, incandescente. L’allarme è scattato alle 7.50.

FRATOIANNI: IN CORSO UNA VERA E PROPRIA GUERRA CIVILE

“In Italia è in corso una guerra civile. E le vittime sono quei lavoratori, quei precari, che ogni giorno perdono la vita o vengono gravemente menomati sul posto di lavoro“. Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, di Liberi e Uguali.

“Poco fa – prosegue il leader di SI – a Padova 4 feriti, di cui cui due gravissimi in un’acciaieria. L’11 maggio un morto a Carrara, 2 feriti gravi a Lucca e a Siracusa, il 9 maggio 1 morto e un ferito in Friuli Venezia Giulia, il 3 maggio 1 morto e un ferito in Campania, il giorno della Festa del Lavoro 1 morto in Calabria e uno in Liguria. Come si può definire altrimenti una simile mattanza?”


“Non si muore certo – insiste l’esponente di Leu – per colpa del destino cinico e baro. Serve estendere in tutti i luoghi di lavoro una cultura della prevenzione, permettere ed estendere i controlli, aumentare gli ispettori del lavoro tagliati nel corso di questi anni. Ma evidentemente questo non è sufficiente , servono a questo punto atti forti e significativi: le aziende che non rispettano o che non fanno rispettare le regole della sicurezza devono essere chiuse. Chi non rispetta le regole – conclude Fratoianni – non rispetta la vita delle persone”.

FIOM: ACCIAIO SCHIZZATO DAPPERTUTTO, NON E’ FATALITA’

“Un gravissimo incidente è avvenuto questa mattina, poco prima delle 8, nello stabilimento delle Acciaierie Venete di Padova, azienda che lavora a ciclo continuo Da una prima ricostruzione pare si sia trattato di un cedimento strutturale avvenuto tra il carroponte e la siviera, enorme recipiente di oltre 100 tonnellate con cui viene trasportato l’acciaio fuso. La caduta della siviera ha causato una sorta di enorme deflagrazione, dovuta sia all’impatto di questa col suolo sia alle tonnellate di acciaio liquido schizzato dappertutto, che hanno investito due lavoratori dell’acciaieria, Marian Bratu e Sergio Todita, e due lavoratori della ditta in appalto Hayama Tech, Simone Vivian e Davide Natale”. Lo dice la Fiom Cgil in una nota.

“Molto gravi le condizioni di almeno tre dei quattro lavoratori, con ustioni su tutto il corpo, ricoverati negli ospedali di Padova, Cesena e Verona. Come Fiom, nello stringerci alle famiglie dei lavoratori coinvolti, condanniamo da subito l’accaduto, di cui faremo le valutazioni del caso, ricordando che nel recente passato avevamo già richiesto che non ci fosse promiscuità tra la movimentazione delle siviere e i dipendenti. Purtroppo quello che non doveva succedere è accaduto. In nessun caso si può parlare di fatalità. E’ necessario che la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sia la priorità in ogni ambiente di lavoro, in tutto il paese”, aggiunge la Fiom Cgil.

FURLAN (CISL): È UNA CARNEFICINA CONTINUA

“Ancora un terribile incidente sul lavoro. È una carneficina senza soluzione di continuità che ci addolora e ci indigna come sindacato. La politica ponga il tema del lavoro e della garanzia di sicurezza tra le priorità dell’azione di governo. Servono più controlli, più investimenti, più prevenzione”. Lo scrive su twitter la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, sul grave incidente sul lavoro nelle acciaierie venete a Padova, esprimendo vicinanza alle famiglie dei lavoratori gravemente feriti.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it