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Merola: bis da sindaco? Non decide il Pd nazionale

[caption id="attachment_2346" align="alignleft" width="300"] V. Merola[/caption] In vista delle elezioni

Pubblicato:13-05-2015 09:35
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:19

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V. Merola

V. Merola

In vista delle elezioni amministrative del 2016, “non esiste che un (livello) nazionale dica cosa bisogna fare” a Bologna “perchè vivaddio c’è un’autonomia, spero, delle federazioni” del Pd. Così il sindaco Virginio Merola replica al’idea di una certa freddezza, da parte dei dirigenti nazionali del Pd finora passati per Bologna, rispetto alla sua intenzione di correre per il bis. “Quello che posso aggiungere- dichiara Merola, stamattina ai microfoni di Radio Città del Capo- è che io non sono uno che sta nel gruppo, io ho le mie idee”. Considerazione che il sindaco fa in merito al suo rapporto con il premier e segretario Matteo Renzi: “Ho detto a un certo punto della situazione che non restava che Renzi” e a quel punto “mi hanno accusato di fare il traditore”, ma “dopo si sono accodati tutti, una volta ottenuti i posti per questa loro adesione”.

Piazzata la stoccata, il sindaco assicura: “Sono autonomo. Ho le mie idee e rappresento la mia città. Anche con il governo Renzi, mi spiace- sottolinea Merola- ma ho dovuto fare battaglie perchè ritenevo e ritengo ingiusti i tagli fatti sulle città. Bisogna che si rassegnino: se uno vuol fare il sindaco, deve rappresentare l’interesse generale della propria città, non fare lo ‘yes man’ a seconda del leader di turno”.

Per quanto riguarda il partito a livello locale, Merola si toglie più di un sassolino dalle scarpe nei confronti dei suoi critici, come il parlamentare Andrea De Maria o il sindaco di Castenaso, Stefano Sermenghi. Il primo cittadino non fa nomi, ma dice: “C’è la cattiva abitudine di identificare il partito con qualcuno che fa delle dichiarazioni. Francamente il mio riferimento è il segretario” provinciale Francesco Critelli, “che ha dichiarato di essere per la mia rielezione e se è possibile per evitare le primarie, così il segretario cittadino e così la direzione. Dopodichè, se ci sono persone che parlano dicendo ‘il partito’, dovrebbero meglio specificare che stanno parlando a titolo personale”. E poi: “Siamo in una città dove pochi parlano delle cose fatte” e “noi ne abbiamo fatte tantissime”, rivendica Merola, a differenza di quei “pochi autoreferenziali che si occupano di politica di partito in senso stretto”. Anche nel Pd? “Esatto”, mette in chiaro il sindaco.


“A volte mi sembra di tornare alla prima volta che mi sono candidato alle primarie e da questo punto di vista non mi pare che stia cambiando l’atteggiamento. Ci sono gruppi dirigenti della città- conclude il primo cittadino- fermi un po’ a questa frase: ‘Si poteva fare prima e si poteva fare meglio’. Ora, non l’hanno fatto prima e non l’hanno fatto meglio”.

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