NEWS:

Distruggi l’ambiente? Puoi finire davanti alla Corte dei conti

FIRENZE - Una collaborazione sempre più forte

Pubblicato:13-04-2016 10:32
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:33

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

bambino_bosco

FIRENZE – Una collaborazione sempre più forte tra la procura regionale toscana della Corte dei Conti e il corpo forestale dello Stato “per promuovere la conoscenza, la sensibilizzazione e la divulgazione finalizzate a potenziare azioni comuni nella diffusione della cultura della legalità a , nonché per prevenire e contenere le aggressioni all’ambiente, al territorio, al paesaggio e alle risorse agroalimentari”. E’ questo l’obiettivo del protocollo d’intesa stipulato a Firenze tra il capo della procura contabile Andrea Lupi e Giuseppe Vadalà, comandante regionale per la Toscana del corpo forestale. La Legge 36 del 2004, spiegano, attribuisce alla forestale competenze in materia di difesa del patrimonio agroforestale italiano, dell’ambiente, del paesaggio e dell’ecosistema. Dall’altra parte il decreto del 28 aprile 2006 fissa nella Corte dei conti le magistratura competente in merito alla sicurezza agroalimentare del consumatore e di biosicurezza in genere.

Corte conti - forestaliPer questo motivo, allo scopo di potenziare le azioni comuni, in particolar modo nella definizione del danno erariale nei casi di reati ambientali, forestali e procura si scambieranno informazioni– come è scritto sul protocollo- ed integreranno le rispettive attività utili a ottimizzare la prevenzione e la repressione degli illeciti commessi in danno del patrimonio agroforestale e agroambientale toscane, nonché, più in generale, per contrastare il fenomeno del dissesto idrogeologico”. Infine, oltre alle attività formative comuni, verranno inoltre realizzati strumenti di comunicazione, educazione e sensibilizzazione sui temi della legalità, della sicurezza ambientale e agroalimentare nelle scuole e nelle Università”.


di Diego Giorgi, giornalista

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it