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Giovani: non sono bamboccioni, il 72% ha avuto un’esperienza lavorativa

La ricerca, che ha raggiunto 11 città italiane, è stato presentato nella sede universitaria della Sapienza di Villa Mirafiori a Roma

Pubblicato:13-03-2018 12:04
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:37

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ROMA – Il 72% degli studenti ha avuto nel corso della scuola secondaria superiore almeno un’esperienza nel mondo del lavoro. Di questi il 52% attraverso ‘l’Alternanza Scuola-Lavoro’ e il 44% attraverso esperienze autonome. Una percentuale che cala si si guarda al lavoro retribuito: il 40% dei ragazzi intervistati ha dichiarato di aver percepito un compenso per la propria attività. Questa è solo una delle fotografie scattate dalla ricerca ‘Teen’s Voice: valori, contesti e lavoro’ realizzata dal Campus Orienta-Il Salone dello Studente insieme ai professori Pietro Lucisano ed Emiliane Rubat Du Mérac del dipartimento di Psicologia dei processi di sviluppo e socializzazione dell’Università degli studi di Roma La Sapienza. Lo studio è giunto alla sua terza edizione, coinvolgendo solo nello scorso anno accademico (2016/17) 2.300 studenti provenienti da tutta Italia e iscritti agli ultimi anni della scuola secondaria di secondo grado. La ricerca, che ha raggiunto 11 città italiane, è stato presentato questa mattina nella sede universitaria di Villa Mirafiori a Roma.

I giovani non trascorrono tutto il loro tempo sui social

“In questi tre anni l’assetto base delle risposte e il profilo dei ragazzi viene sostanzialmente confermato. Un assetto molto dissimile dai cliché che di solito si ascoltano: i giovani non trascorrono tutto il loro tempo sui social, che al contrario si trovano all’ultimo posto del rapporto ‘Giovani e Rete'”,commenta Domenico Ioppolo, Coo di Campus Editore e a capo del Salone dello Studente. “Incontriamo circa 250 mila ragazzi delle scuole superiori, tra i 17 e i 20 anni ogni anno, e 3.000 scuole- prosegue- è uno spaccato della gioventù incredibile di cui è doveroso approfittarne per intervistare e capire i giovani. Mi auguro che questo studio possa servire al mondo della scuola, della ricerca e dei Media, perché i giovani di oggi hanno fortissimi valori, ma anche tanti problemi”.

Non ci sono bamboccioni se nei licei è il 37% a dichiarare di aver avuto esperienze di lavoro retribuito


“Il lavoro nel corso degli studi secondari è in generale più diffuso nell’area disciplinare degli istituti tecnici (55%) e professionali (72%), tra gli studenti di genere maschile (51%) e tra gli studenti dell’Italia centro-settentrionale (centro 47%, nord 46% e sud 38%)”, si legge nella ricerca. Guardando al futuro, gli studenti chiedono un lavoro che, prima di tutto, sia “stabile (91%), lasci tempo per la famiglia (88%), si svolga in un ambiente confortevole (82%) e lasci tempo libero per una qualità di vita migliore (81%)”. In generale, quindi, è mutata la condizione dello studente: “Il 40% ha avuto un lavoro retribuito. Non ci sono bamboccioni, dunque, se nei licei è il 37% a dichiarare di aver avuto esperienze di lavoro retribuito. All’università- fa sapere Lucisano- sono stati almeno il 20% degli studenti a fare esperienze di lavoro continuativo durante il periodo degli studi. Abbiamo ragazzi che lavorando ritardano di almeno 1 anno nel percorso universitario rispetto a chi non lavora”.

Al Nord c’è maggiore facilità nel fare esperienze lavorative

Sull’Alternanza scuola-lavoro “dobbiamo capire come interferisce sugli studi, soprattutto sulle competenze nei licei, se il 28% degli studenti ha fatto solo scuola. Inoltre- conclude il professore della Sapienza- ricordo che la distribuzione delle esperienze lavorative è distribuita male nel paese: al Nord c’è maggiore facilità nel fare esperienze lavorative- conclude- mentre al Sud una grossa fetta di allievi fa esperienza solo di scuola”.

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