NEWS:

Roma, Joan Baez sceglie le Terme di Caracalla per il tour d’addio

Il 6 agosto il concerto per presentare l'album 'Whistle down the wind'

Pubblicato:13-02-2018 13:42
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:28

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Ancora un extra per il cartellone di Caracalla 2018, a Roma: Joan Baez, lunedì 6 agosto, sul palcoscenico delle Terme presenterà il suo nuovo album ‘Whistle Down the Wind’. Dal 2008 questo è il primo album in studio dell’artista, registrato in soli dieci giorni a Los Angeles e prodotto da Joe Henry (vincitore di 3 Grammy Award) con interpretazioni di brani scritti da Tom Waits, Josh Ritter, Anohni, Joe Henry, Eliza Gilkyson, Mary Chapin Carpenter, Tim Eriksen.

Leggendaria protagonista della musica folk americana e della cultura del ’68, a cinquant’anni di distanza da quella straordinaria stagione, Joan Baez saluta con un ultimo tour il grande pubblico dei suoi appassionati. Poco dopo la sua entrata nella Rock & Roll Hall Of Fame nell’aprile 2017, Joan Baez aveva infatti annunciato che il 2018 sarebbe stato il suo ultimo anno di tournée ufficiali.

“Non vedo l’ora di essere in tour con un bellissimo nuovo album di cui sono davvero orgogliosa. Accolgo con piacere l’opportunità di condividere questa nuova emozione con i miei fan storici e il pubblico in tutto il mondo”, e ha annunciato che sta per intraprendere in Europa un lungo tour d’addio alle scene (Fare Thee Well) che toccherà anche l’Italia.


Joan Baez, tra musica e attivismo

Nel corso dei sessant’anni dalla leggendaria esibizione al Club 47 di Cambridge, Massachusetts, del 1958 e del successivo storico debutto del 1959 al Festival folk di Newport, numerosi premi, riconoscimenti e attività si sono succedute a ritmo frenetico per la cantautrice statunitense. Nell’ottobre 2011, le è stata conferita la prestigiosa Legion D’Onore, il più alto riconoscimento francese. La carriera di Joan Baez ha attraversato oltre 50 anni durante i quali ha marciato in prima linea nel movimento per i diritti civili, ha introdotto Bob Dylan nel mondo, musicale e non, nel 1963 e ha ispirato Vaclav Havel a combattere per la Repubblica Ceca.

L’artista rimane così una forza musicale di influenza incalcolabile. Ha marciato in prima linea nel movimento per i diritti civili con Martin Luther King, ha illuminato i riflettori sul movimento della parola libera, ha organizzato la resistenza alla guerra del Vietnam, ha sostenuto le Dixie Chicks per il loro coraggio di protestare contro la guerra in Iraq, è salita sul palco con il vecchio amico Nelson Mandela all’Hyde Park di Londra mentre il mondo festeggiava il suo 90esimo compleanno e, più recentemente, ha protestato per la costruzione in Dakota dell’oleodotto nella riserva Sioux di Standing Rock.

E continua a sostenere ancor oggi con passione le cause che abbraccia. Da più di 50 anni, Joan ha sempre raccontato tutto ai suoi fans, continuando a rinnovare i suoi concerti con passione, energia e vitalità, sempre alla ricerca di una buona canzone, di una giusta causa da sostenere, confermandosi un tesoro invidiabile per l’umanità. In questo mondo travagliato, parafrasando ‘Wings’, Joan Baez “continua a cercare un posto ove essere ascoltata mentre canta”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it