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Istat: 1,4 mln di donne vittime di molestie sul lavoro. L’81% non ha mai parlato

L'Istat ha presentato il rapporto 'Le molestie e i ricatti sessuali sul lavoro - Anni 2015-2016'

Pubblicato:13-02-2018 10:47
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:28
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ROMA – Si stima che siano un milione e 404 mila (8,9%) le donne che hanno subito molestie fisiche o ricatti sessuali sul posto di lavoro: 425 mila (2,7%) negli ultimi tre anni. Lo rileva l’Istat nel rapporto ‘Le molestie e i ricatti sessuali sul lavoro – Anni 2015-2016’.

Con riferimento ai soli ricatti sessuali sul luogo di lavoro si stima che, nel corso della vita, un milione e 173 mila donne (7,5%) ne sono state vittima per essere assunte, per mantenere il posto di lavoro o per ottenere progressioni nella carriera. Sono 167 mila le donne che hanno subito queste forme di ricatto negli ultimi tre anni (l’1,1%); al momento dell’assunzione ne sono state colpite più frequentemente le donne impiegate (37,6%) o le lavoratrici nel settore del commercio e dei servizi (30,4%). La quota maggiore delle vittime, inoltre, lavorava o cercava lavoro nel settore delle attività professionali, scientifiche e tecniche (20%) e in quello del lavoro domestico (18,2%). Nell’11,3% dei casi le donne vittime hanno subito più ricatti dalla stessa persona e il 32,4% dei ricatti viene ripetuto quotidianamente o più volte alla settimana.

La grande maggioranza delle vittime (69,6%) ritiene molto o abbastanza grave il ricatto subito. Ciononostante, nell’80,9% dei casi, le vittime non ne hanno parlato con alcuno sul posto di lavoro. Quasi nessuna, inoltre, ha denunciato il fatto alle Forze dell’Ordine.


8,8 MLN DONNE VITTIME MOLESTIE SESSUALI, 3,7 MLN GLI UOMINI

Si stima che siano 8 milioni 816mila (43,6%) le donne fra i 14 e i 65 anni che nel corso della vita hanno subito qualche forma di molestia sessuale e si stima che siano 3 milioni 118mila le donne (15,4%) che le hanno subite negli ultimi tre anni. Questo il dato generale contenuto nel rapporto ‘Le molestie e i ricatti sessuali sul lavoro – Anni 2015-2016’ dell’Istat. Considerando solo le tipologie di molestie sessuali rilevate anche nell’indagine del 2008-2009, il fenomeno risulta in sensibile diminuzione.

La stima delle donne che hanno subito molestie sessuali nei tre anni precedenti alle indagini è passata da 3 milioni e 778 mila (18,7%) nel 2008-2009 a 2 milioni e 578 mila (12,8%) nel 2015-16. Per la prima volta sono rilevate le molestie a sfondo sessuale anche ai danni degli uomini: si stima che 3 milioni e 754 mila uomini le abbiano subite nel corso della loro vita (18,8%), un milione e 274 mila negli ultimi tre anni (6,4%).

Gli autori delle molestie a sfondo sessuale risultano in larga prevalenza uomini: lo sono per il 97% delle vittime donne e per l’85,4% delle vittime uomini.

Le molestie verbali sono la forma più diffusa sia nel corso della vita (24% delle donne e 8,2% degli uomini) sia nei tre anni precedenti all’indagine. Le molestie con contatto fisico, ovvero le situazioni in cui le vittime sono state accarezzate o baciate contro la loro volontà, sono state subite nel corso della propria vita dal 15,9% delle donne e dal 3,6% degli uomini. Nella maggior parte dei casi, il 60%, questo tipo di molestie sono perpetrate da estranei o da persone che si conoscono solo di vista (15,8%).

Considerando l’intero corso della propria vita, avvengono più frequentemente sui mezzi di trasporto pubblici per le donne (27,9% dei casi) mentre per gli uomini nei locali come pub, discoteche, bar (29,2%). La percezione della gravità delle molestie fisiche subite è molto diversa tra i generi: il 76,4% delle donne le considera molto o abbastanza gravi contro il 47,2% degli uomini.

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