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Mafie, Bindi: “Toscana nel mirino di ‘ndrangheta e Cosa nostra”

La Toscana di recente" è diventata una realtà interessante anche per il riciclaggio denaro", dice la presidente della commissione Antimafia

Pubblicato:13-02-2017 17:32
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:54

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FIRENZE – “La Toscana non è ignorata dalle organizzazioni mafiose. È all’attenzione di Cosa Nostra, della ‘ndrangheta. Lo è come tutte regioni in cui ci siano una economia fiorente e una qualità della vita dignitosa e accettabile che ha incrociato una crisi economica e, quindi, una realtà nella quale ci sia possibilità di fare affari e questo è l’interesse principale di tutte organizzazioni mafiose, che non ignorano nessuna realtà pubblica o privata dove ciò possa avvenire”. Lo afferma nel corso di una conferenza stampa a Firenze, al termine di giro di consultazioni dei prefetti e della Dda della Toscana, Rosy Bindi presidente della commissione Antimafia.

“Siamo ancora una bella realtà, lo dico da toscana- aggiunge- fino a qualche tempo fa i mafiosi compravano qui loro beni, venivano in qualche modo a godersi i frutti del loro lavoro, ora siamo diventati una realtà interessante anche per il riciclaggio denaro oltre che per altre attività”. D’altro canto, “dire che la Toscana è a rischio dell’infiltrazione della mafia non si fa del male- precisa- ma si fa del bene perché si creano gli anticorpi, la vigilanza per tenere le mafie fuori da nostra vita, dalla nostra economia perché dove arrivano le organizzazioni mafiose fanno molto male”.

di Carlandrea Poli, giornalista


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