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Riforme. Pd-M5s, nella notte la cronaca di una rissa annunciata

Non e' mancato anche lo scontro fisico tra un deputato del Pd e uno di Sel. E il presidente del Consiglio Matteo Renzi dopo l'una spunta nell'emiciclo di Montecitorio

Pubblicato:13-02-2015 15:16
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:07

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rissa alla cameraROMA – Un’altra notte di insulti, cori, espulsioni, deputati in piedi sui banchi. E il presidente del Consiglio Matteo Renzi che dopo l’una spunta nell’emiciclo di Montecitorio. Lo scontro tra Pd e M5s sulle riforme non si e’ fermato. Non e’ mancato anche lo scontro fisico tra un deputato del Pd e uno di Sel.
Intorno alle 23, a sorpresa, il M5s ha lanciato una proposta di mediazione con Riccardo Fraccaro: “Votiamo tutti insieme gli emendamenti e accantoniamo solo l’articolo 15 che e’ quello che riguarda i referendum. Lo votiamo a marzo, insieme al voto finale e agli ordini del giorno”. Su twitter il relatore al ddl Riforme Emanuele Fiano (Pd) ha commentato positivamente: “Dibattito notevole in corso alla Camera tra democrazia parlamentare e democrazia referendaria. Dovrebbe essere sempre cosi'”.

Ma e’ durato poco. A chiudere la porta e’ stato il capogruppo Pd Roberto Speranza: “No a ricatti, no a un Parlamento sotto scacco. E’ inaccettabile”. Il presidente di turno Roberto Giachetti, in ogni caso, ha spiegato che la proposta M5s di accantonare l’art. 15 sara’ messa ai voti dopo l’ok all’art. 36. Passa poco tempo e allo scoccare della Mezzanotte i deputati 5 stelle scatenano il caos in aula. Lavori sospesi. Alla ripresa della seduta il clima ormai e’ di scontro. I deputati M5s che gridano “onesta’, onesta’”. Parlamentari in piedi sui banchi. E’ bagarre con un deputato Pd che si scaglia contro un deputato di Sel. Alcuni deputati grillini, tra cui Di Battista e Ruocco, vengono espulsi dall’aula.

A questo punto il relatore Fiano ha provato a raffredare il clima e si e’ detto favorevole alla mediazione proposta dai 5 stelle. Apertura che e’ stata respinta al mittente da Carlo Sibilia: “La proposta e’ superata dagli episodi incresciosi accaduti in Aula”.


Ennesima sospensione e si riparte all’1.30 con una sorpresa: il premier Matteo Renzi spunta in aula. Una presenza per dare un segnale di fronte all’ostruzionismo e all’atteggiamento dell’opposizione. Questa mattina poi, intorno alle 13, ci sara’ l’assemblea dei deputati del Pd con il premier. La seduta prosegue e nella notte viene decisa una pausa tecnica. I lavori riprenderanno alle 10.30.

Sui social network, nel frattempo, i 5 stelle scatenano l’inferno con tanto di foto e video. Mirella Liuzzi (M5s): “Espulsa dalla Boldrini per aver gridato onestà, onestà! Non è mai successo prima che la maggioranza cambiasse la costituzione di notte e in tutta fretta perché Renzi deve fare l’annuncio alla stampa”. Gianluca Vacca (M5): “Espulsi per aver ripetuto ‘onestà onestà onestà’. La mia seconda espulsione, la mia seconda medaglia! Sono quasi le 4 ma non abbandoniamo gli altri cittadini guerrieri che sono ancora in aula”.

Giuseppe Brescia (M5s): “Alle 3.20 abbandono l’aula espulso dalla Boldrini (che ha scelto 5 deputati a caso del m5s)”. Patrizia Terzoni (M5s): “Difficile da spiegare cosa sia successo. Una riforma che rappresenta il cuore della democrazia in Italia è portata avanti a suon di irregolarità, e senza nessuna discussione democratica. Il Pd, Boschi, Renzi e Boldrini saranno ricordati nella storia Italiana, ma come i terroristi della carta costituente”.
Roberta Lombardi (M5s): “Ecco a voi l’assemblea costituente del parlamento Italiano e mentre noi urlavamo onestà onestà, gli altri si picchiavano alla Camera. E ora ci scappa anche la Rissa del Pd con Sel”. Giulia Sarti (M5s): “Come si riforma la Costituzione: i deputati del Pd hanno preso a pugni uno di Sel. Tre portavoce del M5S sono stati espulsi per aver urlato ‘onestà’. Il Vice Presidente Roberto Giachetti ci ha urlato fascisti. Il deputato Sanna del Pd ha definito ‘donna di strada’ la nostra collega Carla Ruocco”. Giachetti (Pd) ha replicato su twitter: “Non ho dato dei fascisti a Grillini. Ho detto testuale: ‘solo nei tempi fascisti non si poteva esprimere la propria opinione’ e lo confermo”.

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