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L’attacco di Cantone: “Riforma del Titolo V ha favorito la corruzione”

"La ripartizione tra poteri centrali e locali deve essere chiara"

Pubblicato:13-01-2017 11:34
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:47

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ROMA – La riforma del titolo V della Costituzione “ha favorito la corruzione”. Lo dice il presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, parlando durante un convegno all’università Orientale di Napoli. Il numero uno dell’Anac sostiene che siano stati “spostati dei centri di spesa” senza però “creare un coordinamento e questo ha finito per generare un sacco di problemi“.

Alla luce delle numerose indagini di Rimborsopoli nelle Regione, “magari qualcuno ha interpretato l’attribuzione di nuove competenze come un criterio semplicemente per fare nuove spese”. Per Cantone, “la ripartizione tra poteri centrali e locali deve essere chiara. Non è possibile- aggiunge- che la Corte costituzionale intervenga decine di volte. Il tema vero è che quella riforma avrebbe dovuto avvicinare i cittadini alle istituzioni e viceversa ma è diventato un sistema che ha semplicemente moltiplicato le spese. Non si mette in discussione la necessità di tutelare le autonomie locali ma i confini devono essere chiari“.


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