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Brescello paese sommerso, evacuate mille persone

Questa mattina il fiume Enza è tracimato in provincia di Reggio Emilia. Problemi anche in montagna e stalle sommerse

Pubblicato:12-12-2017 17:57
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:59

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REGGIO EMILIA – Un bilancio “decisamente pesante”. Così la Provincia di Reggio Emilia definisce i danni provocati dall’ondata di maltempo di questi giorni, in primis l’esondazione dell’Enza di questa mattina, che ha reso necessaria l’evacuazione di un migliaio di persone a Lentigione, frazione di Brescello. In montagna, si legge invece in una nota, “sono le frane a preoccupare“, e nella Bassa “non è percorribile la Sp 62 nel tratto tra Lentigione e Brescello, completamente sommerso, mentre il ponte di Sorbolo, chiuso da ieri, potrebbe essere riaperto al traffico in serata”.

Già riaperto nel primo pomeriggio, invece, il sottopasso della Sp 51/85 a Rubiera. Ma la situazione più delicata “è ovviamente quella di Lentigione, dove stiamo collaborando con Prefettura e Protezione civile nella gestione dell’evacuazione, in particolare per individuare le strutture di accoglienza“, spiega il presidente della Provincia, Giammaria Manghi. Nel dettaglio, afferma Manghi, “circa 240 persone saranno accolte nel centro del volontariato e nella palestra ‘Kaleidos’ di Poviglio, e altre 200 nella palestra di via Sant’Andrea a Castelnovo Sotto. L’obiettivo, conclude il presidente della Provincia, è “cercare di concludere l’evacuazione prima che faccia buio“.


ALLERTA ANCHE IN MONTAGNA PER LE FRANE

La situazione, scrive poi la Provincia, è “pesante anche in montagna, dove diverse frane hanno causato la chiusura della Sp 91, interrotta in località Vaglie, i cui abitanti per gli spostamenti da e per Ligonchio devono usare la strada comunale per Cinquecerri e la Sp 18, e della Sp 15″, dove i movimenti franosi “sono tre, di cui quello più problematico in località Miscoso di Ramiseto, con la frazione isolata negli spostamenti verso valle, possibili solo risalendo verso il passo del Lagastrello, usando la viabilità del Parmense e la Sp 103 verso Ramiseto”.

CAMPI E STALLE SOTT’ACQUA (O SCOPERCHIATE)

Gli allagamenti per l’esondazione del fiume Enza, gonfiato dalla abbondanti piogge delle ultime ore, hanno toccato “centinaia di ettari” di campagna in provincia di Reggio Emilia, in particolare nei Comuni di Boretto e Brescello. Sott’acqua sono finite soprattutto decine di ettari coltivati a cereali ed erba medica, ma anche diversi ettari di vigneto nella zona di Lentigione. Allagata anche una stalla con una settantina di vacche da latte. Il quadro lo fornisce Coldiretti Emilia-Romagna parlando di “situazione preoccupante in quanto è annunciata un’onda di piena che dovrebbe arrivare nella parte bassa del bacino dell’Enza oggi pomeriggio.

“La salvezza dei seminativi negli ettari allagati- sostiene Coldiretti- dipenderà dalla velocità con cui verrà allontanata l’acqua dalle campagne, in modo da scongiurare l’asfissia delle radici. Anche la sopravvivenza delle viti dipenderà dalla velocità con cui si riuscirà a riportare i terreni all’asciutto”. Campagna emiliana flagellata anche dal vento che nel bolognese, sempre informa Coldiretti, ha imperversato sulle zone del crinale appenninico con raffiche da 180 chilometri orari. In Valsamoggia, nelle zone di Monte San Pietro, Vedegheto, Monte Pastore, Badia, e nella vallata del Reno, nei comuni di Sasso Marconi, Marzabotto, località di Lagune, Mongardino, Medelana, il vento ha scoperchiato stalle e fatto volare gronde e tegole di case e aziende agricole. I tecnici di Coldiretti sono già in campo per i rilevamenti dei danni e per valutare l’eventuale richiesta di stato di calamità.

DA REGGIO EMILIA VIGILI IN AIUTO A BRESCELLO

“Manderemo alcune pattuglie della Polizia municipale in supporto delle comunità colpite dall’alluvione e siamo in contatto con gli amministratori locali”. Lo annuncia il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, commentando la situazione di Lentigione di Brescello, invasa dall’acqua ed evacuata. “Vicinanza e solidarietà” ai cittadini e alle imprese, viene espressa non solo dal sindaco, ma anche dal presidente della Camera di commercio Stefano Landi.

di Mattia Caiulo, giornalista professionista

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