NEWS:

Porto Venezia, Rixi: “Grandi navi più sicure dentro la laguna”

Crociere strategiche in città. In ogni caso "le grandi navi non potranno stare nell'abitato di Venezia".

Pubblicato:12-11-2018 14:30
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:46

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

 
 

Condividi l’articolo:

VENEZIA – Entro “qualche settimana o qualche mese” dovranno essere prese delle decisioni sul tema grandi navi a Venezia, “il 16 già sarà convocato un tavolo con le autorità portuali, non solo per analizzare la situazione di Venezia ma per dare anche delle linee guida a livello nazionale”. Lo afferma il viceministro ai Trasporti Edoardo Rixi, oggi in visita al porto di Venezia, dove lo hanno accolto il governatore del Veneto Luca Zaia, il presidente dell’Autorità di sistema portuale Pino Musolino, la giunta regionale e molti deputati veneti di Lega e Movimento 5 stelle. “È chiaro che il tema delle crociere su Venezia è un tema cruciale per l’intero Paese, le due mete principali crocieristiche sono Roma e Venezia, chiudere Venezia vorrebbe dire rinunciare alle crociere su tutto l’Adriatico, e quindi bisogna compatibilizzare il sistema crocieristico a un ambiente delicato come quello della laguna ed in particolare all’abitato veneziano”, prosegue Rixi. Al momento “si stanno studiando le varie ipotesi, però è l’ora di passare a scegliere, per cui è utile vedere le cose, per capirle di più”, e in particolare “abbiamo anche l’inserimento di un altro tema, che è quello del Mose, su cui si sta riflettendo”, aggiunge il vice ministro. “Anche questo è un elemento che bisogna coniugare con le esigenze di un porto, quello di Venezia, che soprattutto mettendo all’interno della laguna le crociere, ha dei vincoli relativi all’apertura e la chiusura del Mose, visti anche gli errori di progettazione che sono stati fatti negli accessi”.


In ogni caso, “le grandi navi non potranno stare nell’abitato di Venezia”. Per quello che riguarda la laguna, invece, “si può studiare e capire se è meglio farle entrare utilizzando parte del porto industriale, che comunque deve essere riconvertito” e quindi “se non entrano navi da crociera entrano altre navi”. Insomma, prosegue Rixi, “non è che il tema è che non entrano navi, a meno che non si decida di eliminare un porto industriale, che vuol dire riportare il nordest a una situazione preindustriale e credo non sia possibile”. Comunque, “se ci sono alternative per la crocieristica bisogna valutarle dal punto di vista della sicurezza per i passeggeri e di gestione di tutte le condizioni meteo- precisa Rixi-. Noi abbiamo il porto di Venezia che a volte rimane chiuso anche per condizioni di cattivo tempo. Cosa diversa è avere le navi in banchina in un porto sicuro o avere le navi fuori dalla laguna esposte ai marosi. Per cui anche il tema del Lido ha delle criticità da questo punto di vista”. Ad ogni modo “credo che l’utilizzo di una parte industriale, se compatibile con i transiti delle navi mercantili è un elemento di riqualificazione di un’area”. Quindi, precisa, “io sono per utilizzare aree industriali dismesse più che creare nuove opere che comunque vanno a danneggiare il litorale”. L’unica vera criticità della soluzione prospettata dal comitatone, con le grandi navi a Marghera e le navi più piccole in marittima attraverso il canale Vittorio Emanuele, “è la compatibilità col Mose”. Venezia sarà infatti “come i porti europei accessibili ad orari, con la differenza che li le maree sono prevedibili mentre al’acqua alta di Venezia lo è meno, e bisogna continuare a studiare modelli matematici”.

La risposta arriverà “nei più brevi tempi possibili- prosegue Rixi-, perché Venezia non può aspettare ma neanche gli armatori possono più aspettare così come tutti quei lavoratori che comunque lavorano in questo settore e devono avere delle rassicurazioni. Più di 100 navi entreranno in linea nei prossimi anni e gli armatori si chiedono in quali destinazioni le devono portare. È chiaro che se noi non diamo delle certezze rischiamo di non avere più navi nei prossimi anni”. L’intesa tra Lega e Movimento 5 stelle “si otterrà con il buonsenso, la cosa più importante è scegliere, perché la cosa più sbagliata che hanno fatto i governi precedenti è non scegliere”, conclude Rixi.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it