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‘L’altra faccia della medaglia’, il Sud visto da Dorina Bianchi

ROMA  - Un libro ottimista e propositivo, che racconta di quella parte di Sud d'Italia che non è

Pubblicato:12-11-2015 08:46
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:34

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ROMA  – Un libro ottimista e propositivo, che racconta di quella parte di Sud d’Italia che non è solo dati economici negativi ma è anche eccellenze. Quella parte del Sud fortemente sviluppata e che, nella disattenzione di molti, ha saputo mettersi in gioco creando uno spazio di mercato in espansione. E’ “Sud, l’altra faccia della medaglia. Il Mezzogiorno che ce la fa”, il nuovo libro di Dorina Bianchi, vice presidente del gruppo Ap-Ncd alla Camera, presentato a Palazzo Madama con la partecipazione del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, i capigruppo di Area popolare, Renato Schifani e Maurizio Lupi e il vicepresidente di Confindustria con delega al Mezzogiorno Alessandro Laterza.

Intervistata dall’Agenzia Dire, la parlamentare calabrese, che è anche consigliere comunale a Crotone spiega: “Il libro dà l’immagine di un Sud diverso attraverso il mio viaggio da donna del Sud e attraverso l’immagine di imprenditori che ce la fanno e che sono la realtà nel Sud. Allo stesso tempo ho voluto dare una lettura verso il futuro e creare qualcosa di nuovo, che sia attrattivo non solo per il Sud ma per tutto il Paese, convinta che l’Italia senza il Sud non è l’Italia“.


L’esponente dell’area centrista del governo aggiunge: “E’ un Sud che esiste, che non è un’utopia ma una realtà. Sono imprenditori che hanno creato imprese innovative, che hanno creato ricchezza. Secondo me da qua bisogna ripartire per proporre un Sud che funziona e che ce la fa. Noi che facciamo politica abbiamo il dovere di guardare a questo Sud e di valorizzarlo proponendo delle soluzioni. In questi giorni si vota la legge di stabilità, noi abbiamo proposto dal credito di imposta alla detassazione al cento per cento del lavoro nel Sud, ma questo non basta. Secondo me l’approccio del premier Renzi di iniziare a lavorare su un Masterplan che significa programmazione strategica per il Sud è una giusta direzione”. Il libro, continua Bianchi, “parla di un mio viaggio nel Sud che è un po’ il viaggio della mia vita e durante questo viaggio racconto l’incontro con una serie di imprenditori, dalla Sardegna alla Sicilia alla Calabria fino all’Abruzzo. Imprenditori che hanno dato davvero molto alle loro Regioni e ai loro territori”. Nello stesso la parlamentare di Ap offre soluzioni attraverso interventi di detassazione, incentivazione, agevolazioni del territorio. “Una di queste, che potrebbe essere interessante sia per il Sud ma anche per l’Italia- spiega Bianchi- è quella delle ‘free zone'”, ‘zone franche’ o Zes (zone economiche speciali), sul modello di quelle asiatiche ma anche europee. Free zone “non significa soltanto detassazione ma significa burocrazia zero e un sistema di arbitrati che in qualche modo ci faccia superare le questioni della giustizia che in Italia sono ancora un problema”.

Le free zone, conclude, “sono uno strumento per cui non soltanto investimenti nazionali possono essere garantiti e aumentati ma soprattutto investimenti internazionali perché non c’è dubbio che oggi l’italia soffre di un problema che pochi investimenti dall’estero sono presenti nel nostro Paese”.

di Maria Carmela FiumanòGiornalista professionista

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