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Milanese (Osa): “Nuove sfide Ssn tra cooperazione e assistenza primaria”

Seminario alla Cattolica di Roma

Pubblicato:12-10-2018 16:51
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:40

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ROMA – ‘I primi 40 anni del Ssn: le nuove sfide per la cooperazione e l’assistenza primaria’. Questo il titolo del seminario tenuto oggi da Giuseppe Milanese, presidente di Osa e ConfcooperativeSanita’, e che rientra nel programma del master in Competenze e servizi giuridici in sanita’ promosso da Altems, l’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari e patrocinato da ConfcooperativeSanita’, in corso presso l’Universita’ Cattolica del Sacro Cuore a Roma. Una lezione che ha avuto il merito di mettere a fuoco le qualita’ ma anche le criticita’ di un sistema a vocazione universalistica che oggi e’ pero’ in affanno e che, in prospettiva, rischia sempre di piu’ di dare vita a disparita’ nell’erogazione delle cure non solo tra Nord e Sud ma anche all’interno della stessa regione e persino all’interno della stessa citta’. Serve, secondo quanto e’ emerso, un cambio di passo per rilanciare davvero la sanita’ del futuro e rispondere concretamente all’emergenza della cronicita’. Un cambio di passo che deve essere compiuto nel segno della cooperazione. “Abbiamo concluso una lezione importante con oggetto i 40 anni del Sistema sanitario nazionale, nell’ambito del master in svolgimento qui all’universita’ Cattolica- ha spiegato Milanese all’agenzia Dire- Secondo me oggi si e’ compiuto un processo importante perche’ bisogna ripartire dalla comprensione di cosa si puo’ fare oggi nell’ambito del Ssn. Bisogna comprendere quali sono gli elementi da reinventare, in particolar modo per cio’ che concerne l’assistenza primaria, oltre che attivare un nuovo processo culturale. E’ necessario insegnare ai giovani quali sono i problemi e le strade da percorrere per risolvere oggi il gap che ci allontana dai Paesi dell’Europa in ambito dell’assistenza primaria. Mi pare che oggi qui ci sia stata un’ottima risposta e presto, faccio una piccola anticipazione, nascera’ un progetto culturale sempre all’Universita’ Cattolica, che coinvolgera’ i giovani. C’e’ bisogno di loro per ripartire e diffondere quanto piu’ possibile la cultura della cooperazione nel senso del ‘gusto’ della comunita’, della democrazia che si esprime nell’ambito di un soggetto giuridico che vive di lavoro. Quindi noi ci impegneremo nei prossimi mesi”.

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