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Forza Nuova a Milano marcia contro l’aborto

La manifestazione prevista per sabato 13. Il Movimento 5 Stelle: "La legge 194 non si tocca"

Pubblicato:12-10-2018 18:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:40
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ROMA – “Condanniamo su tutta la linea la manifestazione contro l’aborto indetta per sabato da Forza Nuova a Milano. La Legge 194 è sacrosanta e ribadiamo con fermezza che, con il nostro Governo, su questo diritto garantito non faremo nessun passo indietro”. Così Monica Forte, consigliera regionale del M5s Lombardia, condanna il corteo ‘Legge 194. Omicidio di Stato’ organizzato per domani da Forza Nuova a Milano.

Per il M5s lombardo “il problema è opposto” dice Forte, che spiega come il Movimento sia “al lavoro perché questa legge trovi finalmente piena attuazione a quarant’anni dalla sua approvazione”.

Purtroppo a detta di Forte “sempre più spesso le donne a causa dell’obiezione di coscienza non trovano nelle strutture ospedaliere l’assistenza che meritano”. In fondo “abortire è una decisione molto difficile- ricorda la consigliera grillina- un’enorme sofferenza e un trauma. Le donne che decidono di intraprendere questo percorso meritano di trovare nei nostri ospedali assistenza e persone capaci di assistenza vera, e non di subire sofferenze ulteriori”, chiude Forte.


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“Vorrebbero riportarci al Medioevo e cancellare una legge, la 194, che 40 anni fa ha segnato un punto di approdo fondamentale nel riconoscimento dei diritti alle donne, e che è garanzia di uno stato civile e democratico. Per questo non può che essere netta la condanna alla manifestazione indetta dai neofascisti di Forza Nuova, questo sabato a Milano”. Lo afferma oggi, tramite una nota, il segretario Pietro Bussolati esprimendo la condanna del Pd Milano Metropolitana al corteo “Legge 194. Omicidio di Stato” organizzato per domani da Forza Nuova a Milano.

Per Bussolati si tratta di “una manifestazione che è ancora più pericolosa perché gode del sostegno del governo. Una ‘crociata’ non per la vita, come loro sostengono, ma anzi contro una legge che invece tutela maternità e diritti, portata avanti da esponenti leghisti, come Pillon e il ministro Fontana, che vorrebbe addirittura il carcere per donne e medici”.

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