NEWS:

Sant’Anna di Stazzema, 74 anni fa lo “spaventoso eccidio nazifascista: orrore tra gli orrori”

Mattarella: "In questo giorno di ricorrenza, desidero esprimere il rinnovato dolore per le tante vite innocenti così crudelmente martoriate"

Pubblicato:12-08-2018 12:58
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:27
Autore:

Santanna-di-stazzema
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Sant’Anna di Stazzema è nel cuore degli Italiani. Lo spaventoso eccidio nazifascista, compiuto il 12 agosto di settantaquattro anni fa, costituisce uno dei vertici di più sconvolgente disumanità che la guerra seppe toccare, destando orrore tra gli orrori. Al tempo stesso la fermezza e la dignità mostrate dalla popolazione di Sant’Anna nel ricostruire la comunità dopo l’immane tragedia e nel trasmettere ai giovani il ricordo e i valori fondamentali della vita hanno consentito di accumulare tesori preziosi per il Paese intero, il suo tessuto democratico, la sua cultura di pace. In questo giorno di ricorrenza, desidero esprimere il rinnovato dolore per le tante vite innocenti così crudelmente martoriate, e insieme i sentimenti di vicinanza ai familiari delle vittime, ai discendenti, a tutti coloro che oggi partecipano alle celebrazioni di Sant’Anna di Stazzema”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 74esimo anniversario dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema (Lucca).

Il commosso saluto della Repubblica “si unisce a quello di tutti gli italiani e di tutti gli europei che considerano irrinunciabile quel patrimonio di libertà, di diritti, di solidarietà che, dopo la Liberazione, i nostri popoli sono riusciti a costruire e che siamo sempre chiamati a difendere da ogni minaccia- aggiunge il Presidente – Una spietata ferocia si accanì allora su bambini, donne, anziani inermi, spezzando sentimenti e speranze, oltraggiando i loro corpi, occultando ogni segno di umanità negli stessi aguzzini. A tanto può giungere la violenza, l’odio, la smania di dominio: questa memoria consegna alle nostre coscienze un monito che mai può essere cancellato. Sta ora al nostro impegno e alle nostre responsabilità, personali e collettive, rafforzare nei tempi nuovi la cultura della vita, la pace tra uomini e popoli liberi, la solidarietà necessaria per dar vita a uno sviluppo davvero condiviso e sostenibile”.


Ti potrebbe interessare:

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it