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Scuola, a San Basilio la ‘Zaveria Cassia’ non chiude: si apre un nuovo ciclo

ROMA - L'entusiasmo è di quelli forti: "Se ci prendiamo per mano, nel rispetto dei ruoli di ciascuno, possiamo fare

Pubblicato:12-05-2018 09:59
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:53
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ROMA – L’entusiasmo è di quelli forti: “Se ci prendiamo per mano, nel rispetto dei ruoli di ciascuno, possiamo fare una bella esperienza”. La scuola di San Basilio Zaveria Cassia non chiude. Anzi, per certi versi raddoppia.

La notizia dello scorso dicembre, quando una riunione tra genitori e gestione della scuola, le Suore Sacramentine di Bergamo, annunciò l’intenzione di mettere la parola fine su oltre 70 anni di storia nel quartiere periferico di Roma, è ormai un lontano, lontanissimo ricordo. E pure sbiadito.

Difficile, quasi impossibile pensare di rinunciare ad una scuola che aveva insegnato, e che continua a farlo, rispetto, cultura e educazione a tantissimi bambini, moltissimi dei quali oggi genitori che a loro volta portano i figli nell’istituto di via Corridonia.


E continuerà a farlo. Perché grazie all’intraprendenza di molti genitori, una soluzione è stata trovata. Una soluzione che ha un nome, la Cooperativa sociale Kairos, che gestisce 25 scuole in tutta Italia. Si tratta di un’azienda certificata, specifica per servizi e infanzia, che opera in diverse regioni italiane, come Lombardia, Veneto, Umbria, Lazio e Puglia.

Alessandro Capponi, presidente del Consiglio di amministrazione di Kairos (“sono anche insegnante e pedagogista”), ha ripercorso le ultime settimane e ha fatto il punto della situazione con l’agenzia Dire, in vista dei nuovi Open Day in programma il 16 e il 20 maggio: “Siamo stati contattati da alcuni genitori- ha detto Capponi- sapendo che ci occupiamo di scuola e di gestione di servizi per l’infanzia, per chiedere se potevamo essere interessati. Abbiamo dato la nostra disponibilità, e abbiamo fatto una nostra proposta”.

Premettendo l’intenzione di mantenere “lo spirito religioso della scuola stessa”, la Kairos ha avuto “un intenso periodo di dialogo con la scuola. Al termine, è iniziato un dialogo sulla fattibilità, abbiamo anche fatto uno studio di tipo economico”. Da questo è emerso che “la scuola vive un periodo di grossa sofferenza, che deriva da costi del personale e manutenzione e gestione della scuola. Questo deriva dal fatto che ci sono anche delle rette molto basse”. Una volta completati “gli studi economici, verificata la fattibilità in generale, assicurata una seria organizzazione, abbiamo dato la nostra disponibilità totale. Da parte dell’istituto c’è stata anche una spinta entusiasta a prendere in carico il progetto”.

Iniziare un’avventura del genere non è certo semplice, ma disponibilità e caparbietà non sono mancati evidentemente in nessuno degli attori protagonisti. E così…”dal 1 settembre di quest’anno subentreremo nella gestione. Abbiamo incontro l’istituto e i rappresentanti di interclasse e abbiamo presentato un ampliamento dell’offerta formativa. Abbiamo infatti visto che questo non è sostitutivo ma amplia quella attuale”. L’obiettivo è quello di realizzare “un campus, di continuare a fruire di servizi educativi e scolastici pure dopo l’orario di uscita, le 15.30”. Si pensa a “studio assistito per i più grandi, ad un centro sportivo scolastico, a dare ai genitori la possibilità di tenere nel contesto SCOLASTICO E PROTETTO i figli”. E poi ancora “atletica, pallacanestro e collaborazione la parrocchia”.

Si lavora, quindi, sull’attività fisica, quindi sul centro sportivo, “ma pure sull’espressività, quindi una scuola di musica, ma pure sullo sviluppo artistico, e attività linguistica”, quindi sul trasformare la Zaveria Cassia in un “centro Trinity, quindi una sede di esame per la certificazione linguistica internazionale”.

Nella Zaveria Cassia che verrà “si farà il possibile per tenere contro della memoria della scuola, del proseguimento delle tradizioni che è anche un motivo per cui i genitori iscrivono i loro figli qui. Quindi è importante mantenere forte la memoria, condividerla è fondamentale”.

Oggi la Zaveria Cassia è una scuola paritaria dell’infanzia e primaria, la ‘nuova’ Zaveria Cassia potrebbe offrire anche altre interessanti novità, come le medie: “Abbiamo fatto una proposta di nuovi servizi di asilo nido già entro la fine di questo anno 2018. conferma il presidente del Cda di Kairos-  Ci sono all’interno della struttura delle aule non usate, quindi attiveremo il nido. E poi per il 2019/20 proponiamo una secondaria di primo grado paritaria.

Sarà anche una scuola aperta al mondo, con scambi e visite in altri paesi, scambi culturali, soggiorni estivi, insomma una scuola proiettata nel futuro”. E ancora: “Vogliamo anche fornire delle belle opportunità che non siano proibitive per una famiglia normale e allo stesso tempo dare tante opportunità”. Visto l’ampliamento dell’offerta formativa, “valuteremo anche le competenze dei docenti attuali in alcuni ambiti specifici. Loro avranno comunque la prelazione”.

Insomma nuova vita per la storica Zaveria Cassia, grazie a chi, con coraggio, ha dimostrato che in periferia si può anche investire. E per una volta San Basilio è meno abbandonata a se stessa.

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