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Eni-Val d’Agri, Pittella chiede un tavolo di crisi

POTENZA - Dopo l’incontro di ieri con il sottosegretario

Pubblicato:12-05-2016 14:35
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:43

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PittellaPOTENZA – Dopo l’incontro di ieri con il sottosegretario allo Sviluppo economico, Antonio Gentile, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha oggi formalmente chiesto all’Unità Gestione Vertenze del Ministero dello Sviluppo Economico la convocazione, nelle prossime ore, di uno specifico Tavolo di Crisi sulla vertenza Eni-Val D’Agri.

“La richiesta- spiega il presidente Pittella nella missiva inviata al sottosegretario Gentile- viene formulata per venire incontro alle sollecitazioni che continuano a giungerci quotidianamente, con toni allarmati e preoccupati, dai sindaci delle comunità dell’area, oltre che dalle parti sindacali e datoriali della Basilicata. L’interruzione delle attività estrattive in Val D’Agri, a seguito del sequestro di due vasche posizionate all’interno del Centro Oli Eni di Viggiano e del Pozzo di Reiniezione ‘Costa Molino 2’ in agro del Comune di Moliterno nell’ambito dell’inchiesta sul petrolio in Basilicata avviata dalla Procura della Repubblica di Potenza- scrive Pittella- hanno determinato, a partire dallo scorso 31 marzo, una situazione di forte disagio sociale ed economico in tutta l’area interessata, con inevitabili ripercussioni anche sulle attività al di fuori dei confini regionali, in particolare nell’area di Taranto, ove operano gli oltre 450 dipendenti della Raffineria Eni.

“Dei 400 dipendenti in servizio invece presso il ‘Cova’ di Viggiano- evidenzia Pittella- oltre 350 sono stati, al momento, riallocati presso altri stabilimenti del Gruppo e/o posti in cassa integrazione, mentre sono state notificate le lettere di sospensione contrattuale e degli ordini di lavoro ad oltre un centinaio di aziende fornitrici dell’indotto, presso le quali operano non meno di tremila unità lavorative. In attesa di un pronunciamento della Corte di Cassazione, chiamata ad esprimersi presumibilmente di qui a qualche mese, a seguito di ricorso avanzato da Eni, dopo che il Tribunale del Riesame ha confermato nelle scorse settimane le misure cautelari disposte dal Gip del Tribunale di Potenza, credo- conclude il presidente Pittella- che vadano valutate con attenzione tutte le soluzioni tecniche che possano consentire la ripresa a breve delle attività del Centro Oli di Viggiano”.


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