NEWS:

Bandiere blu 2015, la regina del mare è la Liguria

ROMA - Assegnate dalla Foundation for Environmental education (Fee) le Bandiere blu 2015, ai Comuni rivieraschi ed agli

Pubblicato:12-05-2015 12:37
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:19

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Assegnate dalla Foundation for Environmental education (Fee) le Bandiere blu 2015, ai Comuni rivieraschi ed agli approdi turistici e presentate questa mattina, alla presenza dei sindaci, nel corso della XXIX cerimonia di premiazione svoltasi a Roma presso la sede della Regione; sono intervenuti a rappresentare due dei partner storici della Bandiera blu Felicio Angrisano, Comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto-Guardia costiera,  e Stefano Laporta, Direttore generale dell’Ispra.

LE LOCALITA’ PREMIATE – I 66 approdi premiati dimostrano che “la portualità  turistica ha consolidato le scelte di sostenibilità intraprese, rispondendo ai requisiti previsti per l’assegnazione internazionale, garantendo la qualità e la quantità dei servizi erogati nella piena compatibilità ambientale” e analizzando i risultati ottenuti in questa edizione, si nota “un trend di crescita delle località Bandiera blu rispetto al precedente anno; sono 147 i Comuni che hanno ottenuto il riconoscimento, 7 in più contro i 140 dello scorso anno, 11 sono i nuovi ingressi, mentre 3 sono usciti“.

In particolare, “la Liguria arriva a 23 località con 3 nuovi ingressi,e guida la classifica nazionale, con 18 località segue la Toscana e con 17 località le Marche; la Campania raggiunge 14 bandiere con un nuovo ingresso ed anche la Puglia arriva ad 11 bandiere con un nuovo ingresso; l’Abruzzo perde 2 bandiere andando a quota 8 mentre l’Emilia Romagna rimane a 9″.


Ancora, “il Veneto raggiunge quest’anno le 8 bandiere con un nuovo ingresso, il Lazio ne conquista 1 raggiungendo quota 8, la Sardegna è presente con 8 località, avendone acquistate due e la Sicilia regredisce a 5 bandiere avendone perse due ma con una nuova entrata; la Calabria mantiene quest’anno le sue 4 bandiere, il Molise conferma le 3 bandiere dell’anno scorso, Friuli Venezia Giulia conferma le 2 bandiere dell’anno scorso come la Basilicata con 1 bandiera”.

Infine quest’anno c’è un incremento per quanto riguarda i laghi: “1 bandiera per la Lombardia, 2 per il Piemonte che ne riconquista una e 5 per il Trentino Alto Adige come lo scorso anno”.

LE NEW ENTRY E GLI ESCLUSI – Ci sono sette comuni in più (11 nuovi ingressi e quattro uscite). A conquistare il vessillo sono: Capaccio (Campania); Terracina (Lazio); Borghetto S.Spirito, Taggia, S.Margherita Ligure (Liguria); Cannobio (Piemonte); Castellaneta (Puglia), Castelsardo, Sorso (Sardegna), Tusa (Sicilia), Rosolina (Veneto). Mentre lo perdono: Silvi (Abruzzo), Rocca S. Giovanni (Abruzzo), Ragusa, Marsala (Sicilia).

I GIUDICI  – Nella fase di valutazione portata avanti dalla Giuria nazionale, hanno dato il loro contributo anche altri Enti istituzionali quali il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo, il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, il coordinamento Assessorati regionali al Turismo, il Comando generale delle Capitanerie di porto-Guardia costiera, l’Ispra, il Laboratorio di Oceanologia ed Ecologia marina dell’Università della Tuscia, il Consiglio nazionale dei Chimici e l’Anci, nonché organismi privati quali i Sindacati Balneari (Sib-Confcommercio, Fiba-Confesercenti), la Fin-sez. Salvamento.

L’iter procedurale messo a punto nell’ambito del Sistema di Gestione qualità, secondo la norma Uni-En Iso 9001-2008, ha guidato la valutazione delle candidature permettendo alla Giuria nazionale, dopo l’approvazione della Giuria internazionale, il raggiungimento del risultato finale; e “147 località rivierasche e 66 approdi turistici potranno fregiarsi, la prossima estate, del riconoscimento Bandiera Blu 2015”, con “147 Comuni italiani, per complessive 280 spiagge, che corrispondono circa al 15% delle spiagge premiate a livello internazionale”.

CHI VIENE PREMIATO – La XXIX edizione della Manifestazione Bandiera blu ha voluto premiare quelle località “le cui acque di balneazione sono risultate eccellenti, come stabilito dai risultati delle analisi che, nel corso degli ultimi quattro anni, le Arpa (Agenzie regionali per la Protezione dell’ambiente) hanno effettuato nell’ambito del Programma nazionale di monitoraggio”, condotto dal ministero della Salute, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e  i Comuni “hanno potuto presentare direttamente tali risultati, in quanto oramai c’è piena corrispondenza tra quanto richiesto dalla Fee e quanto effettuato dalle Arpa, in termini di numero di campionamenti e di indicatori microbiologici misurati”.

Anche quest’anno è stato dato “grande rilievo alla gestione del territorio ed all’educazione ambientale messe in atto dalle Amministrazioni al fine di preservare l’ambiente e promuovere un turismo sostenibile; in tale ottica, alcuni indicatori presi in considerazione sono stati: l’esistenza ed il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla riduzione della produzione, alla raccolta differenziata e alla gestione dei rifiuti pericolosi; le iniziative promosse dalle Amministrazioni per una migliore vivibilità nel periodo estivo; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio; la cura dell’arredo urbano e delle spiagge; la possibilità di accesso al mare per tutti senza limitazioni”.

Inoltre, “non bisogna dimenticare l’azione di sensibilizzazione intrapresa affinché i Comuni portino avanti un processo di certificazione delle loro attività istituzionali e delle strutture turistiche che insistono sul loro territorio”.

Così, “Anche per il 2015 possiamo annunciare con soddisfazione un aumento di Bandiere blu, ben 147, un incremento costante che dimostra, nonostante le ridotte risorse economiche, la volontà di tanti comuni di non mettere al secondo posto l’attenzione per l’ambiente” spiega Claudio Mazza, presidente della Fee Italia- è oramai un dato certo che l’aspetto ambientale di una località ha una forte incidenza sulla scelta di una destinazione turistica”.

Inoltre, il Comando generale delle Capitanerie di porto-Guardia costiera, “oltre all’importante contributo in fase di valutazione, ha dato anche quest’anno il supporto per verificare la rispondenza ai criteri di spiaggia nelle località premiate e l’invio tempestivo degli esiti delle visite di controllo, permetteranno di intervenire e di contribuire al mantenimento degli standard di eccellenza previsti dal programma Bandiere blu”.

Infatti, per Felicio Angrisano, Comandante generale delle Capitanerie di porto, Bandiera blu “è simbolo di quell’impegno profuso dalle amministrazioni comunali a favore di una conduzione sostenibile del territorio, attraverso la cura e l’attenzione per l’ambiente, fine che il Corpo delle Capitanerie di porto-Guardia costiera, condivide e persegue con professionalità ed impegno operando quotidianamente per tutelare e custodire questo prezioso patrimonio”.

Secondo la ricerca interuniversitaria realizzata dagli atenei di Urbino e di Perugia sulle Bandiere blu, pubblicata da Franco Angeli, “per il 94% dei comuni ci sono vantaggi per il rafforzamento dell’immagine; l’88% dei comuni ha riscontrato un aumento di soddisfazione da parte dei turisti”.

Inoltre, dalla ricerca emerge che la Bandiera blu “è decisiva per raggiungere migliori performance, come la raccolta differenziata in spiaggia (91%), sensibilizzazione su tematiche ambientali (85%), depurazione delle acque (77%), raccolta differenziata su tutto il territorio (76%), creazione di aree verdi attrezzate (69%), creazione di zone pedonali (67%) e di piste ciclabili (62%)”.

Ancora, la collaborazione di questi anni con la Direzione generale della Pesca del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ha sviluppato “eccellenti risultati” con il progetto ‘Bandiera Blu-Pesca e Ambiente’, riuscendo a sensibilizzare il mondo della pesca alle tematiche ambientali ed alla valorizzazione delle tradizioni locali ad esso legate”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it