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Salvini e Di Maio pensano a come ingabbiarlo. Tria a come fregarli

L'editoriale di Nico Perrone, direttore dell'Agenzia Dire, per #DireOggi

Pubblicato:12-04-2019 15:35
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:21

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ROMA – Una cosa è non presentarsi in conferenza stampa, per spiegare ai giornalisti e quindi ai cittadini il poco e niente che c’era nel Def, il documento economico e finanza messo a punto dal Governo. Ma stavolta il ministro Giovanni Tria dovrà prepararsi, perché le due volpi, Matteo Salvini e Luigi di Maio, gli stanno confezionando un bel trappolone, sarà difficile sfuggire.

Ecco perché il ministro dell’Economia sta cercando sponde in alto, sul Colle, per prepararsi una nuova via di fuga. Al centro ci sono gli impegni che Lega e M5S hanno preso con i loro elettori, e che con la campagna elettorale in corso devono per forza portar a casa.

Flat tax, la tassa piatta al 15%, rimborsi ai truffati dalle banche, quoziente familiare, stop all’aumento dell’Iva… sono i punti del contendere. Finora il ministro Tria, con i numeri veri che si ritrova in mano, non ha voluto mettere la faccia, né promettere l’impossibile. Ma per i partiti di Governo si tratta di vita e di morte e stavolta non potrà sottrarsi.


Ecco perché Lega e M5S a breve presenteranno mozioni parlamentari con il chiaro scopo di ‘costringere’ Tria a venire in Parlamento e davanti alle Camere prendere impegni vincolanti. A quel punto il ministro dell’Economia sarà costretto pubblicamente ad assumerli perché poi ci sarà il voto dei parlamentari della maggioranza, e questo ha un suo peso. Riuscirà Tria a sparire di nuovo?

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