Napoli, De Magistris: “Pd a contropresidio debito? Vedo altre sensibilità”
12 aprile 2018
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Ecco i titoli e il tg politico realizzato dalla Dire.
Puntare sulla pace, lavorando con l’Onu ai tavoli negoziali. Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni chiama le organizzazioni internazionali a intervenire per prevenire l’aggravarsi del conflitto in Siria. “L’uso di armi chimiche da parte del regime di Assad non puo’ essere tollerato”, mette pero’ in chiaro il premier. Sul terreno sale la tensione di ora in ora. Gli Stati Uniti sono pronti a sferrare l’attacco con Donald Trump che avverte via Twitter di poter usare i missili. La Russia e il governo siriano annunciano la presa della citta’ di Douma, citta’ prima controllata dai ribelli.
La crisi siriana accelera la formazione del governo in Italia.
Il secondo giro di consultazioni al Quirinale manifesta le preoccupazioni della politica per un rapido deteriorarsi del quadro internazionale. Lo stesso Mattarella nel corso dei colloqui si è mostrato preoccupato per lo scenario mediorientale. Di qui la necessita’ di uno sprint che potrebbe sfociare nel conferimento di un incarico a una personalita’ terza rispetto ai partiti. Domani saliranno al Colle il presidente Emerito Giorgio Napolitano e i presidenti di Senato e Camera Casellati e Fico.
Il Pd resta fuori dall’ufficio di presidenza della commissione Speciale alla Camera. Tiene l’accordo tra centrodestra e Movimento 5 stelle: dopo l’elezioni di Vito Crimi al Senato, la guida della commissione speciale alla Camera è andata al leghista Nicola Molteni. All’attacco il capogruppo dem Andrea Marcucci: “E’ spartizione totale, questa maggioranza parlamentare e’ di fatto gia’ politica”, ha detto. Francesco Boccia non rinuncia al dialogo sui provvedimenti con i 5 stelle ma li accusa di aver calpestato la prassi parlamentare.
Il lavoro non e’ “mero trasferimento monetario” ma “essere reinseriti in un circuito di diritti e doveri che è la trama di ogni società”. I vescovi italiani nel Messaggio in vista del 1° maggio invitano ad affrontare tre urgenze. “La prima è rimuovere gli ostacoli per chi il lavoro lo crea. “Creare buon lavoro- sottolineano- è una delle più alte forme di carità”. La seconda – proseguono – è avere istituzioni formative in grado di suscitare nei giovani passioni e vocazioni. Infine bisogna costruire una rete di protezione per i soggetti più deboli, uno strumento di recupero della dignità per gli emarginati.
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