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Report Consiglio Grande e Generale, sessione del 12 marzo

Ad intervenire per primo è il Segretario di Stato per gli Affari interni, Guerrino Zanotti

Pubblicato:12-03-2019 09:40
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:13
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Il rinnovo del contratto del settore pubblico, la visita in Giappone del Segretario di Stato Podeschi, gli interventi sulla viabilità a Murata e in via Paolo III, e ancora, la richiesta di finanziamento estero, gli sviluppo giudiziari sul caso Asset, fino al fenomeno del capolarato delle ‘badanti’ in ospedale: la sessione consiliare di marzo si apre oggi con un lungo dibatitto in comma comunicazioni che affronta temi di attualità più svariati. 

Ad intervenire per primo è il Segretario di Stato per gli Affari interni, Guerrino Zanotti, che riferisce sull’esito positivo del tavolo con i sindacati sugli interventi di revisione della spesa corrente. E’ stata infatti trovata convergenza per raggiungere il risparmio individuato in Finanziaria di 2,6 mln di euro per il 2019, senza toccare le retribuzioni dei dipendenti. “Siamo intervenuti invece- spiega il Segretario Zanotti- sulle aree del bilancio che non vanno a deteriorare la qualità dei servizi e la prestazione dei servizi della Pa”. Elenca quindi le aree di intervento: “Voci di spesa per consulenze professionali e legali, spese di rappresentanza e omaggi per gli incontri istituzionali, spese di marketing Aass, quidi per missioni, servizi esterni, ristorazione, materiali dei laboratori, cancelleria, stampati, spese varie ed accessorie”. Zanotti anticipa anche l’apertura del confronto con le parti sociali sul rinnovo del contratto del pubblico impiego e la consegna al sindacato di un documento con le proposte dell’esecutivo, tra cui l’aumento dell’orario settimanale da 36 a 37 ore e 30, a decorrere dal 1° gennaio 2020, e la richiesta anche maggiore flessibilità nell’orario giornaliero per attività ad esempio, come i musei, legati ai flussi turistici. “Ci auguriamo un atteggiamento costruttivo e siamo aperti alle proposte del sindacato- auspica infine- tenendo conto che obiettivo irrinunciabile è la maggiore efficienza dei servizi e avvicinare il lavoro del pubblico dipendente al lavoro del settore privato”.

Sul cambio di impostazione del governo rispetto alla scelta dei tagli lineari degli stipendi, Francesco Mussoni, Pdcs, si dice favorevole. Approva anche la scelta di lavorare per una “maggiore equità della macchina pubblica”, ma resta scettico: “Il problema- sottolinea- è che siamo ancora qui nella politica degli intenti”. Per Dalibor Riccardi, Gruppo misto, le novità introdotte dal Segretario segnano l’inizio della campagna elettorale. “Evidentemente questo governo e questa maggioranza cercano di riprendere il terreno perso in questi due anni”.
Alessandro Cardelli, Pdcs, richiama il governo a riferire sul respingimento delle due richieste di sospensiva presentate da Banca Centrale sul caso Asset, riferite alle sentenze di primo grado che avevano dichiarato illegittimi i provvedimenti di amministrazione straordinaria e di commissariamento dell’istituto. “Perchè c’è il silenzio del governo?”, domanda. “Aveva l’obbligo di riferire su questo- rimarca- e di dire quantomeno cosa pensa di fare. Si parla di migliaia di correntisti sammarinesi coinvolti, dei soci della banca, di chi aveva titoli di obbligazioni subordinate su cui c’è un progetto di legge in corso”. Dalla maggioranza, Lorenzo Lonfernini, Rf, affronta il nodo del reperimento di risorse finanziarie e chiede al governo che fin dai prossimi giorni sia sottoposto all’aula e alle commissioni consiliari competenti, alle componenti sociali ed economiche “un preciso piano che descriva: il soggetto o i soggetti finanziatori; le condizioni del finanziamento; il piano e le priorità in base alle quali queste risorse economiche saranno utilizzate”. E ancora: sull’argomento chiede “un grande senso di responsabilità in primo luogo all’Esecutivo- prosegue- che deve tradursi in solerzia, rapidità e precisione d’intervento per il quale non siamo più disposti a tergiversare perdendo ulteriore tempo prezioso”. Ma richiama al senso di responsabilità anche tutta la classe politica, il mondo sindacale e dell’impresa.


Il dibattito prosegue con le critiche dell’opposizione sugli interventi alla viabilità, in particolare sulla rotatoria di Murata, ritenuta non prioritaria, mentre la maggioranza difende l’opera ritenendo quello snodo stradale pericoloso e la rotatoria una risposta da tempo attesa da Giunta di Castello e residenti. Il Segretario Marco Podeschi interviene sulla denuncia della Giunta di Borgo sul sito Aass di San Giovanni: “L’Azienda sta lavorando- assicura- e ha dato nei giorni scorsi risposte in termini di progettualità”. Marianna Bucci, Rete, riporta in Aula il tema del caporalato delle badanti in ospedale su cui “Si sono mossi tutti- lamenta- le forze politiche, il Consiglio Grande e Generale, le forze dell’ordine, i cittadini e persino la magistratura sta facendo il suo corso, l’unico che non dà segni di vita è il governo”. Mimma Zavoli, C10, la richiama a una maggior conoscenza della situazione: “Far passare in quest’Aula che c’è gente che non fa il suo mestiere e lascia i pazienti alla merce’ di chiunque- manda a dire- non solo è un messaggio molto falso, è altamente offensivo nei confronti di chi in quei reparti ci lavora”.

A fine seduta il dibattito in comma comunicazioni viene interrotto e proseguirà nella giornata di domani.

Di seguito un estratto della prima parte degli interventi odierni.

Comma 1. Comunicazioni

Guerrino Zanotti, Sds Affari interni
Intervengo per una comunicazione dovuta per l’attività promessa a seguito dell’approvazione della legge di bilancio, in particolare dall’articolo 84 che rinviava azioni per interventi di risparmio e di revisione della spesa corrente. Il governo l’ha portata in essere immediatamente, convocando il tavolo con le organizzazioni sindacali. L’articolo 84 è emendamento all’ex articolo 44 e demandava l’apertura del tavolo con i sindacati per trovare convergenza sugli interventi relativi ai capitoli sulla spesa corrente per raggiungere un risparmio individuato in 2,6 mln di euro per il 2019. Il lavoro svolto in sinergia con le organizzazioni sindacali al tavolo, che hanno dato il loro apporto, indirizzando la revisione di spesa, ha dato buoni risultati. Prima di addivenire al risparmio sulle retribuzioni dei dipendenti, si sono andati ad analizzare il bilancio dello Stato e degli enti autonomi in cui sono possibili interventi in grado di produrre economie. Il lavoro svolto ci ha portato a determinare interventi di previsioni con un risultato di spesa che arriva al risparmio dei 2,6 mln di euro preventivato, senza interventi sulle retribuzioni dei dipendenti. So che questi interventi non trovano il favore di tutte le realtà del Paese, che le categorie hanno richiesto interventi sulle retribuzioni. Noi invece abbiamo cercato di evitare questo intervento che come conseguenza avrebbe portato a deprimere i consumi e l’economia. Siamo intervenuti invece su aree del bilancio che non vanno a deteriorare la qualità dei servizi e la prestazione dei servizi della Pa. Le aree di intervento individuate: voci di spesa per consulenze professionali e legali, spese di rappresentanza e omaggi per gli incontri istituzionali, spese di marketing Aass, quidi per missioni, servizi esterni, ristorazione, materiali dei laboratori, cancelleria, stampati, spese varie ed accessorie.
Sono tutti gli interventi che, in considerazione dei suggerimenti arrivati sul tavolo da parte dei sindacati, individuano tagli di spesa che non incidono sulla qualità dei servizi del settore pubblico allargato. Accogliamo con favore il risultato ottenuto. Non sarà quindi necessario intervenire con un decreto delegato, come indicato dall’articolo 44, ma in prima battuta attraverso una delibera del congresso che va a bloccare tutte quelle voci di spesa afinchè non siano impegnate.
Altro fronte aperto con i sindacati è quello del rinnovo del contratto di lavoro nella Pa: il governo consegnerà in un prossimo incontro fissato per il 21 marzo un documento alle organizzazioni sindacali che verrà approfondito. Gli interventi che il governo propone per il rinnovo del contratto di lavoro va dalla modifica dell’orario- è richiesto l’aumento dell’orario settimanale da 36 a 37 ore e 30, a decorrere dal 1° gennaio 2020. Si è richiesta anche maggiore flessibilità nel nostro orario giornaliero. Per esempio, rispetto l’orario dei musei, da tempo stiamo valutando con i sindacati di renderlo più aderente alle necessità di maggior offerta di accessibilità turistica. Si è chiesto di intervenire sul part- time, cercando formule più appetibili. Si è aperto l’input per il rinnovo del contratto di lavoro, speriamo che dai sindacati giunga una risposta a un’esigenza non più rinviabile, ovvero rendere i servizi della Pa più aderente alle esigenze della società e degli operatori economici. Ci auguriamo un atteggiamento costruttivo e siamo aperti alle proposte del sindacato, tenendo conto che obiettivo irrinunciabile è la maggiore efficienza dei servizi e avvicinare il lavoro del pubblico dipendente al lavoro del settore privato. Crediamo serva un’assunzione di responsabilità per trovare un accordo.
Alessandro Bevitori, Ssd
Sappiamo che il percorso sul rinnovo del contratto nella Pa deve essere portato avanti con la massima condivisione, è un provvedimento che va a sanare e a migliorare il rapporto tra contratto pubblico e contratto privato, va verso questa direzione. C’è un gap infatti che deve essere colmato, la scelta è quella di non toccare l’aspetto retributivo, ma di avvicinare il contratto di lavoro pubblico al privato rispetto all’orario, per migliorare l’efficientamento della macchina pubblica. Sinistra socialista e democratica crede fortemente nell’uguaglianza di trattamento di tutti i dipendenti, pubblici e privati. E’ il primo passo che va in questa direzione. Sottolineo il clima collaborativo instaurato e spero vivamente si possa proseguire in questa direzione con le parti sociali.
Mariella Mularoni, Pdcs
Alcune considerazioni sono doverose rispetto alle azioni concrete attuate dalla maggioranza. Si procede troppo spesso per decreto in questa legislatura, sono stati 350 i decreti emessi, è una prassi che elimina il confronto democratico ed esautora il Consiglio grande e generale dal ruolo legislativo. Si prendono velocemente le decisioni, senza confornto, per poi tornare indietro: ad esempio sul Testo unico per l’edilizia siamo di fronte al’ennesima modifica. Capitolo banche, viene reiterata la necessità di buttare soldi in Cassa: è ancora da ricapitalizzare? Ancora la volete tenere sotto controllo nominando persone ‘gestibili’? Ma quanto costa al Paese? Apprendiamo del viaggio del Segretario Podeschi in Giappone, quali sono stati i costi e quali i risultati di questa missione?Quindi la partecipazione del Segretario di Stato agli Affari interni alla manifestazione di Milano come privati cittadini: è stata una scelta inopportuna, è palese che un Segretario deve pensare al ruolo istituzionale che ricopre. Chissà se sarà stato un gesto gradito dal governo italiano. Di certo, non si può dire che sia positivo per i rapporti con le istituzioni italiane. E ancora, come pensate di risolvere il problema targhe?
I lavori per la rotatoria di Murata: quanto ci costerà un intervento non prioriatio? La Dc ha presentato una interpellanza per chiedere chiarimenti sul progetto e sull’appalto che pare assegnato a una ditta forense. Quindi la mobilitazione della cittadinanza per scongiurare l’abbattimento degli alberi di via Paolo III. Non si potevano valutare alternative? Anche in questo caso si è andati avanti e non si è ascoltata la cittadinanza, né gli alunni delle superiori che hanno firmato la petizione. Studenti che si chiedono perché le istituzioni organizzano la settimana per la cittadinanza, ma poi portano avanti iniziative in direzione contraria.
Fabrizio Perotto, Rf
Sulla missione in giappone del Segretario Podeschi, di cui la collega Mularoni non ha capito la valenza, cerco di spiegargliela: è stato un viaggio ovviamente per sponsorizzare il nostro Paese per sponsorizzare la sua valenza culturale ed ovviamente tutto quello che concerne il fascino che un nostro piccolo paese può avere. Infatti nella giornata del 5 marzo, il Segretario podeschi ha incontrato il sindaco della città di Kyoto, accompagnato dal consigliere d’Ambasciata. Kyoto, insieme anche alla Repubblica di San Marino è inserita nel patrimonio dell’Unesco, oltremodo il sindaco di Kyoto è una persona inserita nelle più alte sfere del mondo culturale giapponese. L’idea è quella di sviluppare dei progetti di collaborazione tra i due Stati. Basti ricordare che Kyoto è una delle piu grandi citta giapponesi ed è attiva per la promozione della cultura e dei valori dell’Agenda 2030 ad esempio delle Nazioni unite.
Altro elemento importante che è avvenuto nella settimana scorsa e che vale la pena ricordare sono le operazioni che il Segretario Renzi ha fatto in Europa, infatti sono tasselli importanti per impostare la San Marino del domani, l’accordo di associazione con l’Unione Europea è un passaggio fondamentale e un canale molto sentito da parte della popolazione sammarinese.
Davide Forcellini, Rete
La scorsa settimana in Italia c’è stata la settimana degli ingressi gratuiti nei musei, iniziativa molto interessante. Vorrei portare anche nel nostro parlamento le considerazioni sul turismo culturale. Nel nostro programma elettorale avevamo previsto per il turismo una serie di iniziative: rete wi-fi gratuita nel centro storico, potenziamente della card turistica dando sconti per l’ingresso dei musei, trovare collaborazioni per la promozione dei territori limitrofi, stimolare l’offerta con interventi mirati per l’apertura di locali in centro storico e a Borgo, cicloturismo, eliminazione delle barriere architettoniche …mi chiedo se queste proposte siano mai state prese in considerazioni da Adesso.sm, il paese si sta chiedendo che cosa il governo abbia fatto in questi due anni e mezzo ne settore turistico. La risposta è ‘nulla’, forse meglio così, visto i danni del segretario Michelotti in altri settori. Ma perché il turista dovrebbe scegliere di venire a San Marino piuttosto che altrove? La risposta dovrebbe essere perché a San Marino puntiamo sulla cultura. Rispetto ai luoghi circostanti noi abbiamo qualcosa di più: il nostro centro storico è stato dichiarato patrimonio Unesco. Sono ormai 10 anni e mezzo che abbiamo questo riconoscimento e non ho visto ancora un vero e propro impegno dei vari governi su questo fronte. A nostro avviso si dovrebbe puntare sulle nuove tecnologie a vantaggio di turismo e cultura. Un singolo progetto culturale può dare il là a un’intero sistema culturale. Spero il mio intervento sia da pungolo al governo.
Francesco Mussoni, Pdcs
Nel momento in cui abbiamo un Odg piuttosto fluido, a parte due comma, è infatti un consiglio piuttosto vuoto. Ho sentito solo il Segretario Zanotti del governo. E’ strano in un momento in cui il governo del nostro paese ha chiesto un finanziamento economico importante alla Repubblica italiana, in cui dovremo discutere di riforme strutturali, quali la riforma delle pensioni, e lo spending review strutturale, e la riorganizzazione di questo Stato, c’è il Segretario di Stato Zanotti che interviene e dice una cosa: sull’articolo 88 il governo ha cambiato impostazione. Scelta che rispetto, piuttosto che quella dei tagli lineari. Mi piace tema di una maggiore equità della macchina pubblica, il problema è che siamo ancora qui nella politica degli intenti. La valutazione politica è che governo e maggioranza di questo Paese non sono stati in grado fino ad oggi di fare quel progetto politico alla base della loro riuscita politica: la discontinuità, il cambiamento, il rinnovamento. Il governo oggi conferma la sua limitatezza.
Come può una maggioranza fare una verifica politica e chiedere un finanziamento estero senza avere chiarezza su Cassa di risparmio, per esempio? Questa verifica politica che state continuando a fare, mi auguro riusciate a farla in fretta e riusciate o a trovare soluzioni o ad alzare bandiera bianca. Non c’è nulla di malefico nell’ammettere l’impossibilità di portare avanti i propri impegni. E’ giunto il momento di fare questa riflessione. Ma è una riflessione anche per l’opposizione che dovrà portare avanti anch’essa un cambio di paradigma. Siamo in una situazione di emergenza. Nella sua serietà e buona fede il Sds Zanotti ha detto ‘abbiamo cambiato impostazione sulla Pa’. Ma è palese che serve una diversa visione sul Paese, lontana dalle vecchie logiche, invece anche questa logica dei piccoli passi, di non affrontare le riforme quando vanno fatte non è una logica nuova. Il mio è un invito a finire questo balletto, se avete gli attributi e i requisiti per governare questa fase difficile, fatelo. Se no lasciate che lo facciano altri.
Lorenzo Lonfernini, Rf
Ci troviamo in questi giorni nell’immediata vigilia di importanti decisioni che il governo della Repubblica e quest’Aula dovranno esaminare, ed eventualmente assumere, nell’arco di un breve intervallo temporale. Si tratta di decisioni dirimenti, ma potrei tranquillamente usare l’aggettivo “gravi” per qualificare il livello di consapevolezza che l’intera maggioranza – ma io spero l’intero Consiglio– ha nell’approssimarsi a scadenze importanti che non possono più essere rinviate di fronte ad un Paese che rischia l’asfissia dal punto di vista finanziario. Mi riferisco anzitutto al reperimento di risorse finanziarie fresche di cui il nostro sistema ha assoluta necessità e che se utilizzate nell’ambito di un preciso piano di rilancio e di consolidamento possono senza dubbio stabilizzare il sistema ricreando le condizioni per un suo ritorno alla profittabilità e ad una vitale opera di assistenza ed affiancamento agli investimenti infrastrutturali e agli investimenti imprenditoriali di cui abbiamo ora più che mai necessità. Non nascondiamo però che il passaggio sarà particolarmente delicato perché porterà il nostro Paese a contrarre un debito che si aggiungerà a quello già accumulato nel corso dell’ultimo decennio (che come sappiamo già dal 2014 rasenta i 300 mln di euro ovvero 21-22% del PIL) e che dovrà nel complesso avere le caratteristiche della sostenibilità per le nostre micro dimensioni e dovrà essere accompagnato da riforme in grado di rendere il nostro bilancio attrezzato a sostenerlo consentendo il graduale rientro delle esposizioni nel corso degli anni. Ci aspettiamo quindi che, già dai prossimi giorni il Governo sottoponga agli Organismi preposti (in primis a quest’Aula e alle relative Commissioni Consiliari), alle componenti sociali ed economiche del Paese un preciso piano che descriva: il soggetto o i soggetti finanziatori; le condizioni del finanziamento; il piano e le priorità in base alle quali queste risorse economiche saranno utilizzate.
Su un argomento tanto delicato chiediamo un grande senso di responsabilità in primo luogo all’Esecutivo, che deve tradursi in solerzia, rapidità e precisione d’intervento per il quale non siamo più disposti a tergiversare perdendo ulteriore tempo prezioso. In secondo luogo chiediamo senso di responsabilità a tutta la classe politica, al mondo sindacale, al mondo dell’impresa; il che non significa mendicare neutralità o assenza di critica, ma significa semplicemente che su temi di assoluto interesse nazionale chiediamo a tutti di pensare in primo luogo alla Repubblica, ai suoi cittadini, al suo tessuto economico e sociale evitando di alzare lo scontro su livelli dannosi oppure evitando di avventurarsi in congetture (quando non corroborate da fatti) che possono indubbiamente attirare facili consensi ma anche minare alla radice la fiducia in un sistema economico ed in un intero Paese.
Io non sono un sostenitore del debito pubblico, tutt’altro, la mia indole e il mio modo di pensare mi porterebbero istintivamente a rifuggire da questa ipotesi d’altro canto però se vogliamo svolgere pienamente il nostro ruolo di Consiglieri della Repubblica dobbiamo avere la capacità di guardare al Paese con l’occhio della realtà, abbandonando momentaneamente le nostre personali visioni, avendo la lucidità di riconoscere nella nostra Repubblica – che tutti amiamo profondamente – un Paese che si trova al momento fuori da qualsiasi programma di finanziamento e che non può attingere liquidità da nessun prestatore istituzionale di ultima istanza.
Alessandro Cardelli, Pdcs
Mi sarei aspettato un riferimento sula notizia del respingimento delle due richieste di sospensiva presentate da Banca Centrale sul caso Asset, in relazione alle sentenze di primo grado che avevano dichiarato illegittimi l’amministrazione straordinaria e il commissariamento dell’istituto. Il governo ha l’obbligo di riferire su questa vicenda, dal momento in cui quella scelta è stata avvalorata da questo governo e da questa maggioranza, ovvero il commissariamento, la nomina del commissario Sommella e il passaggio degli attivi in Cassa. Io credo il governo oggi dovesse riferire e fare delle analisi. Quelle due sentenze che dichiarano illegittima la liquidazione coatta sono da oggi esecutive dal momento che è stata rigettata la richiesta di Bcsm. Quei provvedimento sono stati annullati. Perchè c’è il silenzio del governo? Aveva l’obbligo di riferire su questo e di dire quantomeno cosa pensa di fare. Si parla di migliaia di correntisti sammarinesi coinvolti, dei soci della banca, di chi aveva titoli di obbligazioni subordinate su cui c’è un progetto di legge in corso.
Quindi il riferimento su Cassa di risparmio e sulla volontà di nominare un nuovo amministratore delegato in assenza di un piano industriale. A cosa serve dal momento che oggi ci sono un presidente e un direttore generale?
Marianna Bucci, Rete
Posso condividere in parte l’intervento del consigliere Lonfernini, ma lei fa parte di un partito rappresentato proprio da persone che hanno una responsabilità politica diretta sulle infiltrazioni, questa consapevolezza va messa sul piatto. Noi come gruppo abbiamo acceso i riflettori sui poteri forti che trovano tappeti rossi nel nostro Paese, e siamo stati reguarditi. Sarebbe bellissimo trovare collaborazione in quest’Aula, ma a tutti gli effetti, quando ci doveva essere, non c’è stata. Vi siete mossi velocemente su blockchain, senza alcun confornto, sul cda di Cassa, mentre su altri temi siete immobili, come il capolarato in ospedale. Da inizio legislatura abbiamo cercato di sensibilizzare il governo su questo fenomeno. Hai voglia fare comunicati sulla parità delle donne, quando da anni si verificano continui abusi nel nostro ospedale.
Nel caso del caporalato non c’è una strada che non sia stata percorsa: la via istituzionale in forma riservata con il Comitato Esecutivo Iss è stata la prima ad essere battuta, proprio per la delicatezza dell’argomento; poi la presa di coscienza di quest’Aula che nella sua interezza ha condiviso un Odg per dare un indirizzo politico; poi si è arrivati agli esposti in tribunale. Si sono mossi tutti: le forze politiche, il Consiglio Grande e Generale, le forze dell’ordine, i cittadini e persino la magistratura sta facendo il suo corso. L’unico che non dà segni di vita è il governo. Parlo di governo nella sua interezza e non solo della Segreteria alla Sanità, che certamente ha una enorme responsabilità rispetto a questo immobilismo e rispetto all’atteggiamento di indulgenza nei confronti di quella che è una vera e propria attività criminale. Ma mi riferisco a tutte le Segreterie di Stato perchè il caporalato, per essere estirpato alla radice, ha bisogno che ogni Segreteria faccia la propria parte.
Mimma Zavoli, C10
Esprimo la mia solidarietà e contentezza rispetto all’istituzione della giornata aperta con l’udienza in quest’Aula da parte dei Capitani Reggenti che hanno inaugurato una iniziativa dedicata all’educazione alla cittadinanza, è un passaggio non scontato. Si gioca la capacità della politica di entrare in un un ambito non scontato. Sarà una settimana importante e sono contenta che questa bellissima iniziativa abbia cominciato il suo percorso domenica, con l’udienza.
Anche oggi abbiamo sentito in Aula comunicazioni che di comunicazioni hanno poco o nulla, ma sono piuttosto dei proclami politici. Ormai abbiamo questo comma comunicazioni che raccoglie malumori più o meno politici per generare un’attenzione fuori. Anche oggi quindi accuse e sospetti, ce la si prende con un Segretario che è andato in Giappone, senza sapere il perchè, ci lamentiamo di una rotatoria che non è urgente- nonostante tutte le istanze d’Arengo arrivate in Aula- si commenta da solo sentire che sono soldi buttati. Dalla collega che mi ha preceduto ho sentito tutta una serie di denunce di situazione di alcuni reparti e che coinvolgono l’ambito degli assistenti per anziani negli orari fuori dalle visite. Ambiti che non possono essere trattati in modo così spregiudicato, delineando un quadro a tinte fosche, non è solo inopportuno ma pericoloso. Chi ci ascolta pensa che chi parli conosca bene la situazione. Ma far passare in quest’Aula che c’è gente che non fa il suo mestiere e lascia i pazienti alla merce’ di chiunque, non solo è un messaggio molto falso, è altamente offensivo nei confronti di chi in quei reparti ci lavora. Sostenere che ci sono operatori conniventi è un’affermazione molto forti. Attenzione a come si parla. Le ricordo che tante persone invece sono regolarmente assunte, non tutte lavorano in nero, dal primo aprile non sarà possibile usare lavoratrici occasioniali, ma solo tramite le cooperative che fanno questo mestiere. Marco Podeschi, Sds Cultura
Primo tema, su cui la giunta di Castello di Borgo Maggiore ha fatto un’estesa comunicazione pubblica giovedì scorso, dell’impianto Azienda dei Servizi di San Giovanni. Avevo appreso dal Capitano di Castello in una serata pubblica delle problematiche sull’impianto, di questo esposto verso alcune attività di quell’opificio. Con l’azienda ci siamo sentiti in questi mesi, la direzione è fortemente impegnata sul tema dell’igiene urbana e dei rifiuti. Quell’impianto sarò oggetto di interventi importanti anche dal punto di vista economico e non trovo consono che un impianto pubblico non risponda ai requisiti di legge. L’Azienda sta lavorando e ha dato nei giorni scorsi risposte in termini di progettualità.
Poi la rotonda di Murata: quella curva non funziona, ci passano studenti, ci sono attività scolastiche e sportive, lì si doveva intervenire da tempo. Gli alberi di via Paolo III: E’ legittimo che se non svogliamo bene il nostro lavoro veniamo richiamati. Ma se andiamo vedere alle scelte del partito di Mularoni in passato in tema ambientale fa pensare, si vede che all’opposizione si diventa tutti più ‘green’.
Cosa sono andato a fare in Giappone? Forse qualcuno non sa che il Giappone è uno degli Stati più sviluppati al mondo. Che a San Marino è stato costruito l’unico tempio shintoista presente in Europa e che ci sono attivià sammarinesi che hanno scambi in Giappone. Che al tempio venne tempo fa la madre del premier giapponese ma nessun membro di governo andò a presenziare alla sua visita. Il Giappone anche in tema di istruzione offre possibilità di collaborazioni che possono essere sviluppate.
Mi ha colpito molto l’intervento del consigliere Forcellini, su molti temi lei ha ragione e in tema culturale stiamo facendo parecchia attività, sia per riqualificare siti culturali, con le moderate risorse economiche a disposizioni. E’ stata riaperta la Galleria nazionale, il prossimo anno sarà organizzata la biennale dei giovani artisti d’Europa e Mediterraneo. Gli istituti culturali stanno portando avanti un progetto per rilanciare l’immagine e la ristrutturazione non solo della Galleria, ma anche della seconda torre, quindi di riorganizzare il museo di Stato. E’ in atto un progetto per aprire un museo filatelico numismatico in piazzetta Titano, quindi il piano di fattibilità per l’apertura delle cisterne, verrà aperto poi un museo tattile alla fine del mese e una serie di iniziative culturali rispetto all’applicazione di nuove tecnologie sulla cultura: stiamo lavorando per la realizzare di un’app. Noi riteniamo il settore culturale sia uno dei settori inseriti nel piano strategico del turismo, occorre individuare nicchie in cui operare ed evitare investimenti spot.
Marina Lazzarini, Ssd
Quella rotatoria a Murata i cittadini l’aspettano da tempo, ricordo come anni fa una giovane donna fu investita in quella curva e tutto il Paese rimase con il fiato sospeso. Non venite a dire che quella zona è sicura. Chi viene dalla sottomontana e deve svoltare a sinistra si trova in mezzo la strada con le auto che vengono da Città in posizione frontale. Ho un brivido lungo la schiena ogni volta che devo fare la svolta a sinistra. Dobbiamo aspettare il morto per capire che è un bivio pericoloso? Certo che è pericoloso e che i cittadini la rotonda l’aspettano Non venitemi a raccontare che non serve, abbiate più rispetto per i cittadini.
Dalibor Riccardi, Gruppo Misto
Dall’intervento del Segretario Zanotti, constatiamo l’inizio della campagna elettorale. Evidentemente questo governo e questa maggioranza cercano di riprendere il terreno perso in questi anni, in cui hanno portato zero risultati e hanno perso notevolmente consenso.
Inizia una sessione consiliare dove finalmente il Segretario Renzi ci farà un riferimento sull’accordo che sta portando avanti da solo, da due anni con l’Ue, lo ringrazio, finalmente si è accorto che deve rispondere all’Aula consiliare e sarà interessante poter valutare il suo lavoro dopo due anni.
Caos targhe e decreto sicurezza: si registrano perdite ingenti di risorse per la cassa dello Stato e per le polizze assicurative, trovare risposte diventa difficile. Forze di opposizone hanno provato con i loro canali a verificare se c’è la possiblità di intavolare un’apertura di dialogo, sinceramente la risposta non è stata positiva, anzi ha registrato una chiusura totale anche per la sfiducia che questo governo ha. Ancora oggi sono sequestrati mezzi ai sammarinesi e la risoluzione pare tutt’altro che immediata. L’Esecutivo marcia sordo davanti alle richieste della cittadinanza, incapace di un confronto con le forze in Aula, categorie e sindacati.
Teodoro Lonfernini, Pdcs
E’ imbarazzante stare in Aula ad ascoltare e ad avere il pensiero che i nostri concittadini ascoltino opinioni banali di una forma così elementare. Per me è imbarazzante pensare che in un’aula parlamentare i nostri interventi si distinguano come al bar sul fare o no un’opera pubblica o se abbattere una pianta e farlo diventare elemento di dibattito politico. Il tutto di fronte a una serie di problemi veri del Paese che andrebbero approfonditi e che la vostra azione ha portato. Non vi preoccupate della svendita di un patrimonio di ricchezza come quello dei crediti Delta, di come mettete mano a leggi costituzionali sull’ordinamento giudiziario e sul funzionamento del tribunale. Non ve ne preoccupate e fate in modo che il cittadino comune si possa riempire la testa del caso di una pianta o di una rotonda.
Sui Verbali della commissione giustizia secretati e pubblicati sul quotidiano L’Informazione: tempo fa io e il collega Pedini ci siamo mossi per fare denuncia in tribunale, denuncia cui ha fatto seguito un sequestro del giornale, nonostante tutto questo, in totale sfregio delle istituzioni, si continua a provocare attraverso lo strumento della pubblicazione delle questioni giudiziarie. Mi rivolgo alla Suprema Magistratura, ditemi voi se tutto questo è corretto.
Vi siete stupiti che un Capitano di Castello è ricorso a comunicazioni pubbliche sul sito di San Giovanni, ma andate a vedere in che condizioni si trova. In Borgo Maggiore abbiamo un patrimonio pubblico, il primo, che tutti quanti incontrano salendo nel paese che è la scuola di musica. Guardate in che condizioni è da anni. Ma qua passa il messaggio che tutto va bene e che voi avete ereditato una situazione difficile e che prima di voi hanno governato dei banditi. E voi fuorviate le menti. Elena Tonnini, Rete
Parlerò di Telecomunicazioni, in un recente comunicato nostro parlavamo di mancanza di trasparenza di questo settore, in particolare sul progetto di tlc e della nascita di una società di diritto privato a partecpazione pubblica, profondamente legata con Aass. Anzichè curare direttamente Aass di Tlc, se ne occuperà questa società terza, Public Netco. Noi siamo partiti credendo in questo progetto, per noi il settore tlc è strategico per il paese. Ma creare una realtà terza ha permesso di restare fuori dalla regole del pubblico, creando una situazione di fatto fuori controllo, o al massimo con un contrllo che avviene troppo tardi. Le forniture, le norme del personale e le consulenze rischiano di diventare un buco nero. Ma qual è rapporto tra Aass e Public Netco? E’ il Cda di Aass che nomina i membri del Cda di Netco. E’ il Cda di Aass a conferire alla Netco tutti i finanziamenti, i soci della società terza sono i membri del consiglio di amministrazione dell’azienda nominati dalla politica. E’ lo Stato a metterci i soldi, ma lo Stato non c’è, c’è il Cda dell’Azienda dei servizi. Costituendo una società di questa natura si possono di fatto aggirare diverse norme sulla trasparenza con il rischio di creare distorsioni e anonalie. Ci troviamo in una situazione paradossale in cui i membri del Consiglio grande e generale possono visionare i verbali del cda di Aass, ma non quelli di Netco che vive dei conferimenti pubblici di Aass ed è controlata dall’Aass. Sottolineiamo i due livelli di controllo diversi. Neanche la Commissione di controllo della finanza pubblica può chiedere contezza delle spese di Netco. Chi può andare a controllare la legittimità delle spese di Netco?
Matteo Ciacci, C10
I lavori pubblici, i piccoli interventi sul territorio che, nonostante da alcuni in quest’Aula siano ritenuti non prioritari, credo invece possano dare risposte importanti alla cittadinanza, alla comunità e ai Castelli. Mi riferisco al progetto per la realizzazione della rotatoria di Murata. Lo dico per chi ha contestato la priorità dell’intervento. Ricordo che l’ex Segretario al territorio Venturini aveva sospeso i lavori non per l’inopportunità dell’intevento ma perché sussisteva già un progetto avviato in via Piana, quindi per la Segreteria dell’epoca era inopportuno avviare entrambi i progetti per evitare il congestionamento del traffico. Da ex membro della Giunta di Città, che dagli anni 2000 sostiene che quello è un incrocio pericoloso e che l’intervento sia prioritario, credo che si intervenga dopo che da anni è stato approvato il progetto e sono stati stanziati finanziamenti e che da anni tutti gli organi intermedi- Giunta di castello e residenti- chiedono una rotonda in un incrocio molto pericoloso. Lo evidenziano anche le code incessanti in quell’incrocio. Sul merito dell’intervento possiamo essere tutti d’accordo, sulla sua priorità basta ricordare le indicazioni della Giunta, le richieste dei residenti da anni, per un’esigenza pratica di chi vive il territorio quotidianamente. Capisco le posizioni della Dc che negli anni di sua competenza non ha mai dato priorità a quell’intervento, ma allora non ditemi che l’econoia è ferma e che non partono i lavori pubblici. Vi invito a parlare con i cittadini di Murata, zero saranno contrari alla rotonda.
Stefano Canti, Pdcs
Il progetto della rotatoria di Murata è inopportuno in questo momento. Primo perché è vero che, se ci sono dei problemi sulla messa in sicurezza delle arterie stradali, il ragionamento va fatto su tutta la viabilità della Repubbilca di San Marino e vanno individuate le priorità su cui intervenire. E qui la priorietà non c’è, e non lo dice Stefano Canti, ma il report della Polizia civile sulla casistica dell’incidentalità. Le priorità indicate dal report erano altre. Secondo motivo di inopportnità: viene concesso un lavoro pubblico a un’impresa privata, l’economia riparte se si dà lavoro a imprese sammarinesi, non a quelle italiane. Altro motivo il fatto che i due interventi pubblici- la rotatoria di Murata e lo scempio di demolizione delle piante in via Paolo III- inerenti alla viabilità, sono intervento spot che costano 300 mila euro (via Paolo III) più i 900 mila euro della rotonda, quando l’economia è in profonda recessione. Sono in definitiva interventi inopportuni in questo momento. La Federazione sammarinese gioco calcio ha emesso un bando per un campo a Serravalle per 8,5 mln di euro di appalto. Non è possibile in questo momento, perché viene data possibilità alle imprese italiane di partecipare a questa gara di appalto. L’appalto invece deve rimanere a San Mairno, con imprese sammarinesi, e deve essere gestito dal pubblico.

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