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Genova, pronti 10 nuovi alloggi popolari in una villa del ‘600

Gli appartamenti si trovano in via Mermi, nel quartiere collinare di Sant'Eusebio in Valbisagno

Pubblicato:12-03-2018 14:27
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:37

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GENOVA – Dieci appartamenti di edilizia residenziale pubblica, dai 30 ai 50 metri quadrati, con soluzioni tecnologiche innovative e improntate al risparmio energetico. Sono stati inaugurati questa mattina a Genova, in via Mermi, nel quartiere collinare di Sant’Eusebio in Valbisagno, dal presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e dall’assessore all’Edilizia, Marco Scajola.

Tra i servizi a disposizione, un impianto di riscaldamento e produzione di acqua calda centralizzato con caldaia a condensazione e termosifoni con i valvole termostatiche; un sistema digitalizzato e a distanza di raccolta dei dati dei consumi di riscaldamento e acqua calda tramite wifi per una corretta ripartizione delle spese; ascensore e, all’esterno, una zona per la sosta, un giardino condominiale e uno spazio a verde a disposizione del quartiere, gestito dal municipio.

Il costo complessivo dell’intervento ammonta a 2,7 milioni, di cui 2,5 milioni di fondi regionali. La consegna degli alloggi, di proprietà di Arte Genova, coincide con la conclusione della riqualificazione dell’immobile storico, risalente alla metà del ‘600, e costituito dai due edifici di villa Odetto e torre Molinari.


“Prosegue il lavoro di rilancio delle Arte liguri voluto dalla nostra giunta- afferma Toti- attraverso l’assegnazione di risorse per rinforzare la missione istituzionale dell’ente che non è solo quella di gestire il patrimonio di edilizia residenziale pubblica ma anche di sostenere le politiche abitative a favore delle fasce più deboli che vivono nei nostri territori”. Il governatore sottolinea che “su Arte abbiamo trovato una situazione non facile dal punto di vista dell’equilibrio economico, stiamo facendo il possibile per dare più operatività all’azienda perché c’è bisogno di più alloggi, consegnati in modo rapido, alle persone che hanno più bisogno”.

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