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Expo. Porceddu-gate, Arru: “Vogliamo l’ok dal Governo, non dall’Ue”

"Non è l'Europa ma il governo italiano a dover autorizzare la Sardegna a commercializzare il porcetto sardo fuori dall'Isola, e dunque a portarlo a Expo 2015,", precisano dall'isola in risposta al ministro Lorenzin

Pubblicato:12-03-2015 16:16
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:10

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porceddu ciboCAGLIARI – “Non è l’Europa ma il governo italiano a dover autorizzare la Sardegna a commercializzare il porcetto sardo fuori dall’Isola, e dunque a portarlo a Expo 2015, sulla base di precise garanzie da parte della Regione sul fatto che non esistono rischi di diffusione della malattia”. Lo precisa in una nota l’assessore della Sanità Luigi Arru in merito alle dichiarazioni del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ieri in Parlamento, che rispondendo a un’interrogazione del deputato Roberto Capelli aveva affermato che è di fatto la Commissione Europea con le sue regole restrittive a sbarrare la strada all’esportazione dei maialetti sardi.
“Già da settembre scorso abbiamo presentato un protocollo al Ministero per ottenere l’autorizzazione alla commercializzazione dei prodotti suini sottoposti alla termizzazione al di fuori della Sardegna, perché pur in presenza della malattia tale trattamento devitalizza il virus e impedisce ogni possibilità di diffusione ad altri suini– precisa Arru- I prodotti termizzati sono sani, sicuri e di ottima qualità. In questi giorni la Regione sta lavorando in stretto contatto sia con il Ministero che con la Commissione Europea, proprio per concordare le procedure che si dovranno attuare in proposito. Sono fiducioso sull’esito di questo lavoro e credo che il Ministero concederà la sua autorizzazione e il porcetto sardo sarà presente all’Expo di Milano. In ogni caso- aggiunge l’esponente della Giunta Pigliaru- siamo pronti a mettere in atto ogni misura necessaria a vincere questa battaglia, non c’è alcun motivo perché il Governo non ci autorizzi”.

L’assessore ricorda poi che il piano di eradicazione della peste suina africana in Sardegna procede secondo le modalità e la tempistica prevista e che il Ministero e la Commissione europea sono prontamente informati di queste attività: “La Commissione Europea ha già fornito un notevole aiuto alla Sardegna non solo approvando e finanziando il piano di eradicazione della peste suina africana predisposto dalla Giunta Regionale e che è stato recentemente avviato- conclude Arru- ma anche con l’assistenza fornita da Alberto Laddomada, veterinario sardo dirigente del settore sanità animale di Bruxelles, che già da qualche mese lavora quasi in pianta stabile a Cagliari, impegnandosi tra l’altro a creare la massima collaborazione tra tutte le parti interessate attorno all’obiettivo della eradicazione della malattia e alla promozione del settore suinicolo sardo“.


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