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VIDEO | “Propaganda disumana”: polemiche contro la Raggi per la clip sugli sgomberi

ROMA - "Un altro insediamento abusivo lungo il Tevere smantellato per ristabilire il decoro lungo le sponde del fiume. La

Pubblicato:12-02-2019 12:30
Ultimo aggiornamento:12-02-2019 12:30
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ROMA – “Un altro insediamento abusivo lungo il Tevere smantellato per ristabilire il decoro lungo le sponde del fiume. La Polizia locale di Roma Capitale è intervenuta in un’area adiacente al Lungotevere Dante, in collaborazione con il Sevizio giardini del Campidoglio e Ama. Sono state demolite 15 baracche ed è stata avviata la pulizia del canneto presente nell’area. La grande quantità di rame, materiale ferroso e rifiuti trovata dai nostri agenti è stata posta sotto sequestro e gli interventi di bonifica si concluderanno nei prossimi giorni. Prosegue la nostra azione per contrastare il degrado e restituire il Tevere alla città”. Lo scrive su facebook la sindaca di Roma, Virginia Raggi, che allega un video dell’azione.

ROMA. CAPRICCIOLI: VIDEO RAGGI SU SGOMBERO TEVERE PROPAGANDA DISUMANA

“Quest’oggi sul profilo Facebook della sindaca Raggi compare un video nel quale viene immortalato, con tanto di allegra musica di accompagnamento, lo smantellamento tramite ruspa delle baracche in cui vivevano 15 famiglie”. Così in una nota Alessandro Capriccioli, capogruppo di +Europa Radicali al Consiglio regionale del Lazio.

“Al di là delle riserve sul fatto in sé, che come abbiamo ripetuto più di una volta lascia assai perplessi se non accompagnato da soluzioni alternative per chi si trova in una situazione di obiettiva ed estrema difficoltà- aggiunge Capriccioli- ciò che colpisce è la spettacolarizzazione di un evento comunque drammatico, che viene vergognosamente trasformato in una forma di sinistro intrattenimento e di bieca propaganda. La marginalità e la miseria delle persone, le loro povere cose alla mercé delle ruspe, nella narrazione del Comune di Roma diventano rivendicazioni muscolari di cui gioire e felicitarsi – come la festosa colonna sonora suggerisce -, anziché esiti di un’attività delicatissima che andrebbe posta in essere con ogni cautela possibile, mettendo al centro la tutela della fragilità e della dignità dei suoi destinatari”.


Si tratta, conclude Capriccioli, “di una pagina letteralmente vergognosa, che si inquadra in un contesto di propaganda cinica e disumana, alimentata ad arte per ottenere facili consensi. Governare i fenomeni, adoperando la dovuta umanità e il necessario equilibrio, è tutta un’altra cosa”.

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