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Sanità. Telesca: “Ok a programma triennale invecchiamento attivo”

TRIESTE - La Giunta regionale ha approvato in via

Pubblicato:12-02-2016 17:08
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:57

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SALUTE- TELESCATRIESTE – La Giunta regionale ha approvato in via preliminare, su proposta  dell’assessore alla Salute Maria Sandra Telesca, il programma triennale 2015-2018 di attuazione della legge regionale 22/2014 “Promozione dell’invecchiamento attivo“, che ora sarà sottoposto alla valutazione e al parere obbligatorio della competente commissione consiliare.

   “Il documento licenziato oggi – ha chiarito Telesca – prevede una programmazione triennale degli interventi, in linea con la visione strategica della l.r. 22/2014 e tiene conto delle proposte formulate dalle parti sociali e dai rappresentanti della società civile oltre che delle principali esperienze europee in materia, della riflessione delle direzioni centrali della Regione e della raccolta delle buone prassi realizzate dagli attori del territorio”.

   Il programma raccoglie e ordina gli interventi regionali già in essere secondo un’articolazione che risponde alla visione innovativa della normativa regionale, di sostegno all’autonomia e all’indipendenza della persona e introduce nuovi interventi che rispondono ai recenti indirizzi europei in materia. A livello operativo, il documento triennale risponde a tre obiettivi strategici rivolti all’utilizzo di modelli innovativi di intervento pubblico sia per promuovere la partecipazione delle persone anziane alla vita sociale, civile, economica e culturale, tenendo conto delle necessità di favorire maggiore autonomia e benessere psicofisico, sia per migliorare la qualità della vita.


  A questi obiettivi si aggiunge la necessità di ampliare gli interventi volti alla prevenzione e al contrasto dell’esclusione, dei pregiudizi e delle discriminazioni verso le persone anziane.

   Telesca ha ricordato come la legge regionale n. 22 del 14 novembre 2014 ha avviato, in Friuli Venezia Giulia, un percorso di promozione dell’invecchiamento attivo. “Si tratta di una norma che – ha commentato – rispetto al passato presuppone il superamento delle visioni assistenziali e sanitarie per rafforzare le politiche sul versante del sostegno all’autonomia e dell’indipendenza personale tramite forme di istruzione, nuova formazione, ampliamento delle conoscenze e supporti derivanti dalla ricerca e innovazione”.

   “Con il coinvolgimento e la collaborazione di diversi soggetti del territorio fra cui Regione, Comuni, Aziende per i servizi sanitari, scuole, sindacati e associazioni di volontariato – ha concluso Telesca – puntiamo ad attuare una politica sull’invecchiamento attivo che sia al passo con i cambiamenti demografici in atto, che sia coerente con gli indirizzi europei e che sia trasversale e inclusiva delle varie politiche regionali direttamente o indirettamente coinvolte”.

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